Ero ancora attaccata alle labbra di Ciro, volevo spostarmi ma probabilmente questa era solo una stupida bugia che raccontavo a me stessa. Il mio corpo faceva di tutto per rimanere ancora più attaccato al corpo del moro, mentre lui mi ha preso in braccio e mi ha fatta mettere a cavalcioni su di lui. La situazione sta degenerando, quindi devo prenderla in mano io dato che lui non è in condizione, di conseguenza mi stacco a malincuore dalle sue labbra.
Io:"Ciro, sei ubriaco." Dico staccandomi.
C.R:"È vero, sono ubriaco, e tu sei bellissima. E domani mattina sarò sobrio, ma tu sarai sempre bellissima. Per favore, resta con me sta notte. Non ti tocco se non vuoi, non lo farei mai, ma ho bisogno della tua vicinanza per stare bene."
Vederlo così vulnerabile mi fa tenerezza, sembra un bambino e forse lo è. Ci sono momenti in cui bisogna accettare di essere umani e cedere alle proprie tentazioni.
Acconsento a dormire con lui, infondo è già successo.
Io:"Va bene Ciro, dormo con te ma tieni a bada gli ormoni." Dico sorridendo mentre mi alzo.
Mi tolgo la maglietta e i pantaloni sotto il suo sguardo, è l'unico che non m'imbarazza. Indosso la sua maglietta e mi metto sotto le coperte con lui che, in risposta, mi cinge la vita con un braccio e mi attacca al suo petto.
C.R:"Buonanotte, mia salvatrice." Mi dice sprofondando nel mondo dei sogni.
Sostiene che l'ho salvato, ma è il contrario. Lui mi ha salvata, in ogni modo in cui una persona può essere salvata.
Mi addormento sorridendo, dopo avergli baciato la fronte.--------La mattina dopo-------
Dei raggi di sole entrano dalla finestra, costringendomi ad aprire gli occhi. Non so che ore siano, so solo che sta notte ho dormito benissimo.
Ciro sta ancora dormendo, sembra cosi tranquillo che mi dispiacerebbe se dovesse svegliarsi. Mi stringo di più a lui, come se la lontananza tra i nostri corpi mi facesse male, ed effettivamente è così.
Questo ragazzo mi ha stravolto la vita. Non so di preciso cosa provo per lui, ma è diverso dagli altri. Non mi sono mai innamorata nella mia vita, nemmeno di Cameron, perché sapevo che prima o poi sarebbe finito tutto, sapevo che l'amore non dura mai, nemmeno se è vero, per questo non ci ho mai creduto più di tanto. Sono stata fidanzata un paio di volte, ma nessuno è mai stato tanto importante da meritarsi un mio "ti amo". Non so perché io sia così, probabilmente la morte prematura di mio padre prima ed il matrimonio di mia madre dopo, mi hanno segnata nel profondo.
Penso che la mia unica anima gemella sia Carmine. L'unica persona all'infuori della mia famiglia che mi ha accompagnata in tutta la mia vita, nel bene e nel male. C'era quando avevo bisogno, quando volevo stare sola, quando il mondo mi schiacciava e cercavo solo una via d'uscita da tutto. Ed io c'ero quando io lui voleva scappare dalla sua famiglia, quando aveva bisogno di un rifugio, prendevamo la sua moto e andavamo via per qualche ora, non avevamo una meta precisa, ci bastava avere il vento nei capelli e stare insieme.
E poi, è arrivato Ciro, con quel suo modo di fare così antipatico che probabilmente se all'inizio non fossi stata costretta a conviverci l'avrei mandato a fanculo subito. Ma poi, l'ho conosciuto meglio ed ho capito che sotto quella stupida corazza c'è solo un ragazzo che ha bisogno d'amore, che ha bisogno di una vera famiglia ed è quello che io ed Edo proviamo ad essere per lui. Tutti meritiamo una vita felice, tutti, pure Ciro Ricci.
Ed a proposito del moro, si è svegliato.
C.R:"Buongiorno principessa." Dice stropicciandosi gli occhi.
Io:"Buongiorno." Dico sorridendo e accarezzandogli una guancia con le nocche.
C.R:"Mi ricordo tutto di ieri sera, anche se ero abbastanza fuori, ma non potrei mai dimenticare il nostro primo bacio." Mi dice guardandomi negli occhi.
Non so cosa dire, quindi lo abbraccio forte. Pensavo avesse dimenticato tutto, pensavo fosse abbastanza ubriaco da non ricordare niente, probabilmente ci speravo perché almeno non avrei dovuto dare spiegazioni del perché ci sono stata. Non lo so, fatto sta che adesso non so cosa fare.
C.R:"Ti va di andare in un posto oggi?" Mi chiede, cambiando discorso.
Io:"Dove vuoi andare?" Chiedo alzando il viso dal suo petto.
C.R:"È una sorpresa principessa." Mi dice baciandomi la fronte. Proprio in quel momento, entra in stanza Edo.
E.C:"Allora Ciro ti sei rip.. CIRO! AZZURRA! COSA FATE? MI VOLETE FAR MORIRE A 17 ANNI? MANNAGGIA A VOI!" Urla Edo come una vecchia psicopatica. Io scoppio a ridere e Ciro gli tira un cuscino in piena faccia. Successivamente ci alziamo e andiamo a vestirci.
Indosso un jeans semplice e una maglietta di Ciro infilata dentro i pantaloni. Successivamente scendo a fare colazione.
Ciro mi guarda con sorridendo, come se fossi la cosa più bella del mondo e mi fa scoppiare il cuore nel petto.
E.C:"Azzurra siediti, dobbiamo parlare." Dice mio fratello ed io faccio come dice.
E.C:"Allora, non so esattamente cosa siete voi ed inoltre penso che se venissi a saperlo sverrei seduta stante, però vi accetto. Tu sei mia sorella e meriti tutto l'amore del mondo, anche da un altro che non sia io o Carmine. Mentre tu, Ciro, sei il mio migliore amico. So benissimo quanto hai sofferto e soffri tutt'ora, so che non le faresti mai del male. Te l'affido, ma se le succede qualcosa, per me sei morto." Dice serio. So che non farebbe mai niente a Ciro, ma sono sicura che ci metterebbe due secondi a sbatterlo fuori di casa se dovesse accadermi qualcosa.
Lo abbraccio e successivamente anche Ciro fa la stessa cosa.
C.R:"Tranquillo fratm, lo sai che non farei mai niente per farle del male." Dice avvolgendomi la vita con un braccio e dandomi un bacio sulla guancia.
C.R:"Ora però dobbiamo uscire, ci vediamo stasera." Dice prendendo le chiavi della macchina.
Io:"Ti voglio bene Edo." Dico abbracciandolo.
E.C:"Anche io scricciolo, ora vai che il tuo uomo ti aspetta. Ah Azzurra, è quello giusto." Dice accarezzandomi una guancia. Io gli sorrido ed esco dalla porta, seguendo Ciro.Siamo in macchina da un'ora ormai e ancora non mi ha detto dove stiamo andando.
Io:"Dai Ciro, dimmi dove stiamo andando!" Dico incrociando le braccia e mettendo il muso. Ciro ride ed io penso che non ho mai sentito un suono tanto bello.
C.R:"Sei bellissima con il muso, ma non ti dirò dove siamo diretti." Dice.
Io fisso lo sguardo sulla strada quando ad un certo punto vedo una macchina ferma, di traverso, vuota.
Io:"Ciro, frena!" Urlo terrorizzata.
C.R:"Sto frenando Azz, ma non va!" Urla di rimando.
Poi, come se tutto andasse a rallentatore. La nostra macchina viene sbattuta giù dal guardrail, e l'ultima cosa che vedo è lo sguardo terrorizzato di Ciro mentre mi prende la mano.
Poi, il vuoto.
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Il migliore amico di mio fratello
RomanceAzzurra Conte, sorella gemella di Edoardo Conte, era una ragazza tranquilla, una come tante a cui piace studiare e stare in tranquillità. È sempre stata abituata a programmare tutta la sua vita nei minimi dettagli, ma non ha mai fatto i conti con Ci...