Capitolo 15: Una grande famiglia

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Ero ormai tornata a casa dall'ospedale e c'erano tutti: Edo, Ciro, Carmine, Filippo, Totò, Gianni, Naditza e Silvia. Ho notato degli sguardi tra Silvia e mio fratello e tra Nad e Filippo, indagherò.
Sono seduta sulle gambe di Ciro, con cui ormai faccio coppia fissa, e stiamo parlando del più e del meno con gli altri ragazzi.
E.C:"Io capisco che ormai state insieme, ma vi prego evitate davanti a me!" Dice Edo tappandosi gli occhi, riferendosi ai baci sul collo che mi sta dando il moro. Io scoppio a ridere mentre Ciro ribatte.
C.R:"Tranquillo Edo che se dovessimo fare qualcosa saresti l'ultimo a saperlo." Dice il moro ridendo, seguito dagli altri, tranne Edo ovviamente. Io divento rossa come un peperone, non può dire ste cose davanti a mio fratello!
Io:"Ragazze, saliamo in camera mia un attimo." Dico alzandomi e salendo le scale, seguita da loro.
Una volta in camera chiudo la porta e parlo.
Io:"Allora, dovete dirmi qualcosa? Magari che riguarda sia dei capelli ricci sia degli occhi verdi?" Dico, facendo riferimento rispettivamente a Filippo e ad Edoardo. Loro diventano rosse e cominciano a guardare altrove. Bingo!
Io:"Lo sapevo! Maledette non mi avete detto niente!" Dico incrociando le braccia e facendo la finta arrabbiata.
N.E:"Dai Azz, se non fossi stata male te ne avremmo parlato lo sai! Comunque stasera dormiamo tutti qua, anche i ragazzi. Come ai vecchi tempi, con qualche piccola aggiunta!" Dice Nad entusiasta.
Io:"Cosa?! Che bello! È da una vita che non dormiamo tutti insieme, da prima che andassi in America." Dico sorridendo.
Io:"Silvietta, tu devi dirmi qualcosa?" Dico inarcando un sopracciglio. Io l'ho sempre vista bene con mio fratello, ma non c'è mai stata occasione per farli mettere insieme.
S.C:"Lo sai che sono innamorata persa di tuo fratello da sempre!" Dice lei e, proprio in quel momento, entrano lui e Filippo.
Io:"Bene, ora lo sa pure lui. Vi lascio soli, così parlate tutti e quattro." Dico uscendo e lasciando un bacio ad Edo.
Scendo le scale e mi trovo davanti una scena esilarante: Ciro e Carmine che si sfidano a just dance, ovviamente sono negati e sono aggraziati tanto quanto un elefante in una cristalleria.
Scoppio a ridere e si fermano, fortunatamente, prima di rompere qualcosa.
Io:"Siete proprio negati! Solo io e Gianni siamo bravi a questo gioco." Dico fiera, mentre Cardiotrap annuisce.
C.R:"Sfidiamoci allora biondina." Mi dice con un occhiolino.
Io:"Accetto, ma facciamo a coppie. Io e Cardio contro te, Cà e Totò. Tanto anche se siete in tre fate pena." Dico convinta. Loro accettano e parte la sfida.
Iniziamo a ballare e io e il mio compagno di squadra ci muoviamo benissimo e soprattutto, grazie a molti anni passati a ballare insieme, siamo in perfetta sincronia.
La sfida finisce dopo un paio di canzoni dato che noi siamo già a 1000 punti e loro malapena a 200.
Io:"Allora Ricci, chi sono i migliori?" Dico battendo il 5 a Cardio.
C.D.S:"Si ma non vale! Ciro nemmeno ballava, ti guardava e basta, come può essere un buon compagno di squadra se sembra uno stoccafisso?" Si lamenta Carmine.
È bellissimo ridere con loro, mi fanno stare tranquilla e mi fanno pensare che nella vita non tutto è perduto.
Dopo una decina di minuti passati a discutere scendono gli altri quattro, e intuendo le mani delle coppie unite capisco che finalmente si sono messi insieme.
F.F:"Ragazzi, vi devo dire una cosa."
T.O:"Si lo sappiamo, state insieme." Replica Totò.
G.V:"Zitto Totò, quello è palese, magari vogliono dirci altro." Dice Gianni, tirandogli un coppino dietro la testa. Sempre i soliti.
F.F:"Si effettivamente il biondino ha ragione. Ecco vedete, mi trasferisco qua. Posso continuare la scuola e poi, sinceramente parlando, siete più mia famiglia voi che mio papà a Milano." Dice con una leggera malinconia.
Vado da lui e lo abbraccio.
Io:"Sei il benvenuto qua Fili, ormai sei un fratello." Dico baciandogli la guancia. Gli altri ragazzi sono felici della notizia fortunatamente.
Iniziano a cucinare tutti insieme, dato che si è fatta ora di cena, ma a me hanno costretto a stare sul divano dicendo che devo riposarmi.
Li guardo cucinare e penso che non potrei essere più fortunata di così, siamo una famiglia ormai e ci sosteniamo a vicenda. Tutti hanno storie complicate alle spalle ma penso che sia questa la cosa che più ci unisce, il fatto che nonostante abbiamo perso molto, chi più e chi meno, abbiamo trovato un sostegno, un appiglio a cui aggrapparci per non affondare. Ciro è tornato ad essere spensierato e tranquillo, Edoardo non potrebbe essere più felice di così e stessa cosa vale per le ragazze, Carmine si è praticamente trasferito qua e la cosa mi fa solo che piacere, i ragazzi invece sono felici di stare con noi, perché nonostante siano arrivati dopo nelle nostre vite, sono entrati subito nella nostra quotidianità.
Siamo la famiglia migliore che potessi desiderare.

Il migliore amico di mio fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora