Per tutta la vita ho sempre sognato quel genere di amore che si vede nei film, che ti fa aspettare con uno stereo in mano o che ti fa mettere la mano nella tasca posteriore dei jeans. Due ragazzi s'incontrano, si lasciano, fanno pace e vivono felici e contenti, ma nella vita reale la storia non termina affatto così, quello è soltanto l'inizio, perché la vita è bella, è incasinata e non va mai secondo i piani e la verità è che non ho la più pallida idea di cos'abbia in serbo per me, so soltanto che amare, amare davvero, significa rimanersi sempre accanto, scegliersi ogni giorno: all'inizio, durante e alla fine. Ma la vita non è un film, soprattutto se si è nati qua. Carcere, armi, droga, camorra, delinquenza, è questo l'ordine del giorno. È sempre stato così e sempre sarà così. Le persone che hanno provato a cambiare sono finite sotto terra prima di aver compiuto 25 anni, prima di aver vissuto veramente. Non si sta mai tranquilli da queste parti e dopo l'aresto di Ciro tutto è cambiato.
Io, sono cambiata.
Sono passate due settimane dal suo arresto ed io ho solo una costante: ci sono io con me. Solo io.
Ho allontanato tutti, perfino Edoardo. Non riesco a parlarci, a guardarlo in faccia, a stare bene.
Non esco più di casa, mi sono presa una pausa dalla scuola e dalla mia vita, ho bisogno di stare tranquilla e rielaborare tutto.
Sto pensando di tornare in America, o andare a Milano o da qualunque altra parte lontano da qua. Sono forte, è vero, ma non abbastanza da superare tutto e sono troppo orgogliosa per chiedere aiuto. Sono una codarda a scappare? Probabilmente si, ma non me ne frega niente. Ho bisogno di prendere in mano la mia vita e capire cosa sia veramente importante per me.
Non so se e quando uscirà Ciro, non so cosa sia successo effettivamente con suo fratello, non so niente e non voglio sapere niente.
Edoardo ha provato a spiegarmi la situazione, a dirmi che Ciro ha bisogno di me adesso, ma anche io ho bisogno di me.
Parto domani, torno a Miami per un po' e poi vedrò cosa fare.
Ho scritto una lettera per Ciro, spero che gli arrivi.
Devo ancora dirlo a mio fratello, spero non la prenda male.
Non ci parlo da quando mi ha dato la lettera di Ciro, non parlo con nessuno in realtà. I miei occhi sono spenti e le occhiaie sono ben marcate sul mio volto, non provo neanche a dimostrare che sto bene, sarebbe inutile, perché prenderei in giro tutti loro e me stessa.
In casa ci sono Edo e Carmine, almeno dovrò dare spiegazioni solo a loro.
Io:"Edoardo, Carmine, vi devo parlare." Dico raggiungendoli sul divano.
C.D.S:"Dicci Azz." Mi dice Carmine in tono dolce.
Io:"Vedete... La verità è che non ce la faccio. Non ce la faccio senza Ciro. Ho deciso di partire, di allontanarmi per un po'. Non vi chiedo di capirmi ne di condividere la mia scelta, ma solo di accettarla. Tornerò a Miami per due settimane, ma tranquilli che tornerò in tempo per il processo, glielo devo. Però non dite a Ciro che torno, almeno se ci dovessero essere complicazioni non rimarrà deluso. Vi voglio bene e siete tutta la mia vita, ma ogni tanto ho bisogno di staccare anche io." Dico senza neanche piangere, ormai ho versato talmente tante lacrime che probabilmente le ho finite.
E.C:"Hai ragione, non condivido la tua scelta, ma l'accetto, per il tuo bene. Quando parti?" Mi chiede Edo, prendendomi per mano.
Io:"Domani ho l'aereo. Salutatemi voi gli altri, per favore." Dico supplicandoli con gli occhi e loro, fortunatamente, annuiscono.
Salgo in camera a fare le valigie e finisco la lettera per il moro.
Spero non faccia casini, sarebbe solo peggio.
Ciao Napoli, ciao Forcella, ci vediamo tra un po'.Pov's Ciro
Due settimane rinchiuso qua dentro. Due settimane che non vedo Azzurra.
Due settimane che sto impazzendo.
Edo e Carmine vengono a trovarmi tutte le volte che possono, così come gli altri, ma lei no. Lei non è mai venuta e so che è colpa mia. Non avrei mai voluto trascinarla a fondo con me, lei non lo merita, ma la mia vita è questa ed io, non posso farci niente.
La guardia mi ha detto che ho un colloquio, sicuramente sarà Edoardo.
Entro in sala colloqui e vedo il mio migliore amico con una faccia cupa, più del solito.
Io:"Edo, cos'è successo?" Chiedo preoccupato.
E.C:"Ehi Ciro, ho una cosa per te ma prima che tu faccia disastri, sappi che a mio parere ha fatto bene a farlo. Lei sta soffrendo più di tutti, non lo dà a vedere ma io la sento di notte quando piange, sento tutto. Non parla più Ciro, non esce dalla sua camera, non mangia, non suona, non canta, non studia. È distrutta Ciro e quello che ha fatto probabilmente è stata la cosa migliore." Dice lui, trattenendo le lacrime.
Non capisco a cosa si riferisce, quindi mi allunga un foglio piegato in quattro. Sopra c'è scritto:"Per l'amore della mia vita."
Riconoscerei tra mille la sua calligrafia, così con il cuore che batte all'impazzata, apro il foglio e leggo il contenuto."È sempre così. Se devo dirti una cosa importante riesco soltanto a scriverti perchè parlare davanti a te è impossibile: mi perdo, balbetto, oppure sto zitta, come ho fatto anche troppo in questi giorni. Sono troppo incerta e confusa per valere quanto il tuo futuro; è meglio che mi faccia un po’ da parte perchè tu possa accostare il mio ricordo ai tuoi progetti e valutare seriamente quale delle due cose ti somigli di più, sia piu tua e meriti di più la tua energia e la tua attenzione. La mia paura è che un giorno tu possa identificarmi come i tuoi rimpianti, paura che tu non me lo dica e che lasci a me la responsabilità di leggertelo negli occhi. Tra oggi e quel giorno preferisco partire oggi, perchè oggi parto con la certezza che mi ami ancora e ti lascio con la certezza che nonostante tutto e nonostante tutti, ti amo anch’io. Magari un giorno, da adulti, ci rincontreremo e con lo stesso imbarazzo di un tempo, ci saluteremo. Io ti dirò che ho cominciato a fumare, che sono sposata e che ho dei bellissimi bambini. Tu mi dirai che non hai mai smesso di fumare, che anche tu sei sposato..e felice. Ti racconterò della mia vita, che finalmente ho comprato casa, e che il viaggio che avevamo in programma da giovani sono riuscita a farlo. Tu mi dirai che non sono cambiata in niente: ho sempre quella faccia buffa, sempre quei vizi che tu in tutti i modi hai cercato di togliermi. Io ti dirò che nonostante siano passati gli anni continuo a trovarti quei milioni di difetti che alla fine, difetti non sono. Capiremo, guardandoci negli occhi, che è tutto passato, e che senza nessun rimorso continueremo la nostra vita. Ma io, in quel momento, ti sussurrerò che a mio figlio ho dato il tuo nome.
Sempre tua, Azzurra."Se n'è andata. La mia Azzurra se n'è andata ed è tutta colpa mia.
Non me lo perdonerò mai, mai. Adesso ho veramente la certezza di aver portato a fondo tutti quanti.
Mi dispiace, mi dispiace di essere così.
Ti amerò per sempre, Azzurra Conte.
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Il migliore amico di mio fratello
RomanceAzzurra Conte, sorella gemella di Edoardo Conte, era una ragazza tranquilla, una come tante a cui piace studiare e stare in tranquillità. È sempre stata abituata a programmare tutta la sua vita nei minimi dettagli, ma non ha mai fatto i conti con Ci...