Capitolo 3

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Sono appena arrivata a casa dall'ospedale,e sono ancora scossa da quello che ho appena scoperto.  So che la mamma e Nicole hanno ragione sul fatto che lui sia il padre del bambino,ma adesso siamo in una situazione difficile ,per non parlare del fatto che mi ripeteva sempre che lui odia i bambini e che non sa,se gli vorrà mai,quindi figuriamoci adesso. Abortire per me non è un opzione ,perché questo bambino non ha nessuna colpa. Adesso sono chiusa a chiave in camera mia immersa nei pensieri. Di certo Edward non è l'unico problema,io sono pure al college e adesso con la gravidanza dovrò interrompere gli studi. Un bussare alla porta mi sveglia dai miei pensieri. 

"Emma tutto bene?" 

"si mamma sto bene" 

"posso entrare" 

Con riluttanza mi alzo e apro la porta 

"Mamma sono così spaventata" non c'è la faccio e crollo 

"lo so tesoro,ma io e la Nicole saremo qui per te e ti aiuteremo non sarai sola e poi io non vedo l'ora di conoscere mia nipote"

"mamma è ancora presto per sapere il sesso sono incinta solo di 2 settimane" 

"lo so ,ma nella nostra famiglia nascono solo femmine" 

" questo si vedrà" 

" dai adesso vieni giù che ti ho preparato da mangiare ,adesso devi mangiare per due" 

"arrivo mamma"

Quando scendo in cucina non faccio neanche in tempo a sedermi perché qualcuno suona il campanello 

"vado io" dico e vado ad aprire ,quando apro la porta rimango scioccata vedendo l'ultima persona che mi aspettavo di vedere d'avanti alla porta di casa mia...

Cose belle nei momenti sbagliatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora