Capitolo 14

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Ho iniziato a cercare un lavoro per poter andare a vivere da sola. Siccome sono ancora all'università e non ho tante possibilità, ho deciso di fare la cameriera.

Quindi lunedì inizierò a lavorare in un ristorante qui vicino alla casa di Nicole. Penso che sia arrivato il momento di andare a visitare mia madre e mia sorella per dare  anche a loro la notizia. Piano piano sto iniziando a perdonarle, ma andiamo a piccoli passi.

Detto questo mi vesto e vado verso casa di mia madre. Una volta arrivata lì vedo Edward che sta parlando con April.  Ma che cazzo hanno loro da dirsi?

Senza pensarci due volte cado verso di loro.
"Emma!" Esclama sorpresa mia sorella.
"Che cazzo ci fai tu qui?" Chiedo ad Edward senza nemmeno calcolarla.
"Sono semplicemente venuto a vedere come sta la famiglia della mia ragazza non posso,"

Sto per tirargli un pugno in faccia giuro!
"Edward sparisci adesso!" Gli dico direttamente ignorando la sua scusa patetica.
"Ma dai piccola non fare così-"
"Edward è meglio se te ne vai " sta volta è stata April ad interromperlo. Edward finalmente se ne va, ma non prima di lanciare un'occhiata strana ad April. C'è qualcosa di strano qua...

"April che cazzo ci faceva lui qui?"
"Vedo che non perdi tempo sorellina " Risponde lei sarcastica.
"April rispondi alla domanda"
"Stava cercando te e io lo stavo mandando via tutto qui, so che non lo volevi vedere" non so se credere a quello che mi sta dicendo, ma sinceramente non ho voglia di litigare con lei.
"Comunque sono venuta per dirvi una cosa, la mamma dov'è?"
"È andata a prendere delle cose per la cena, a proposito ti va di restare qua per cena?"
Ci penso un attimi prima di rispondere.
"Sì, perché no"

"Cos'hai intenzione di fare con Edward?" Chide April un po' troppo curiosa se me lo chiedete.
"Niente deve capire che tra noi due e finita punto "

"Hai qualcun'altro?"
"A dire il vero sì, più o meno..."
"In che senso più o meno?
"Nel senso che non abbiamo ancora ufficializzato le cose, stiamo semplicemente uscendo insieme"

"Ora voglio sapere di più però"
Anche se non l'ho ancora perdonata del tutto è pursempre mia sorella quindi decido di raccontarle di Felix.

Dopo una ventina di minuti arriva anche mia madre con la spesa.
"Emma sei tornata!" Esclama lei felice correndo ad abbracciarmi.
"Sì, e rimane anche per la cena " aggiunge April.

Una volta sedute a tavola decido di sganciare la bomba. 
"Allora sono venuta a dirvi che lunedì inizierò a lavorare in un ristorante e poi appena potrò andrò a vivere da sola."

"Ma questo è meraviglioso tesoro,  sono contenta per te"
Esclama mia madre, April invece non dice nulla.

"April tutto bene?" Le chiedo.
"Sì,  sono contenta anche io per te." Si certo...

"Io credo che dovresti seguire l'esempio di Emma" dice la mamma ad April.

"Grazie mille mamma" Risponde la diretta interessata.
"Molto buona la cena comunque "

"Grazie tesoro. Sappi che anche se te ne vai definitivamente sta volta, puoi sempre venire qua quando vuoi soprattutto quando ci sarà anche la mia nipotina o nipotino "

"Certo" rispondo corto. Una volta finito il mio piatto decido di tornare alla mia casa temporanea. Quindi mi alzo e saluto mia madre e mai sorella.

"È stato un piacere averti qui tesoro" dice la mamma abbracciandomi.
"Ciao Emma " dice April e poi va in camera sua.

Siccome la Niki non abita lontano decido di fare una passeggiata. Una volta arrivata a casa deciso di andare in camera sua per raccontarle com'è andata con mia madre e mia sorella.
Solo che sta volta purtroppo dimentico di bussare...

"Oh mio Dio Emma chiudi la porta!" Strilla lei imbarazzata.
Non ci posso credere di averla appena vista darsi da fare con Adam.

Penso che aspetterò in camera mia e le parlerò dopo. Appena entro in camera sento il telefono squillare. È un numero sconosciuto.

"Pronto?" Rispondo
"Lei è la signorina Emma Jonson?
"Sì, sono io"

"Sono la mamma di Felix, devi urgentemente venire all'indirizzo che ti sto per mandare "

Ok ora mi sto preoccupando seriamente...

Una volta che mi arriva il messaggio capisco subito di cosa si tratta.

Cose belle nei momenti sbagliatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora