Hisoka

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Era passato qualche giorno dalla festa. Alla fine quella fatidica notte Kurapika si era rifiutato di parlarmi dei suoi veri problemi perché c'era  anche illumi di cui ovviamente non si fidava. Ci aveva rifilato qualche scusa mediamente credibile e poi era scomparso verso la sua camera, come si erano affrettati a fare anche tutti gli altri dopo che eravamo stati scoperti, io e Illumi compresi.
Dal canto mio, avrei tanto voluto continuare le nostre attività notturne anche in stanza ma il mio compagno si era rifiutato categoricamente di procedere con la overused scusa della stanchezza e dunque abbandonandomi solo in preda alle mie passioni, come sempre!
Decisi quindi di dedicarmi alla nobilissima arte dell'autoerotismo e feci in modo di fare più rumore possibile nel lettino di fianco al suo sperando, se non di catturare le sue attenzioni, almeno di impedire che passasse una notte tranquilla. Come al solito Illumi mi ripagò con il suo tipico silenzio.

In ogni caso qualche giorno più tardi finalmente potei avere la mie conversazioni solo con Kurapika. Il ragazzo era seduto sull'erba, le mani sulla sua faccia mi impedivano di vedere la sua espressione, ma dalla sua postura intuivo che le sue emozioni variavano da un range di super depresso ad assolutamente devastato.
<Capisci?!> Mi sussurrava pieno di disprezzo. <C'è l'ho davanti agli occhi e non ci posso fare nulla!> Poi alzava la testa, guardava Kuroro seduto sotto l'unico albero del giardino (ovviamente a leggere) e ritornava a maledire il destino stringendo i denti.
Kurapika aveva scoperto che Kuroro faceva parte del Ragno. E non ne faceva solo parte anzi, era il figlio del capo della Brigata, dunque acerrimo  nemico del mio angioletto. E allora qual'era il grande dilemma? Non aveva ottenuto esattamente ciò che voleva? Ma riportiamo esattamente le precise parole di Kurapika per capirci meglio che qui la situazione si stava facendo complicata:
<Quella sera alla festa> mi disse <quando eravamo umh...vicini. Kuroro mi ha sussurrato all'orecchio che avevo degli occhi bellissimi, che li riconosceva, in quanto erano il segno distintivo del mio clan. E mi ha anche detto che capiva perché suo padre li aveva voluti rubare, siccome erano così belli!>
A ciò io ero sbottato. Praticamente Kuroro l'aveva sommerso di complimenti, gli aveva fatto  passare la serata della vita- appartati in qualche angolino di quella maledetta baita- e gli aveva anche confermato che era il figlio del capo del Ragno. Praticamente tutto quello che Kurapika desiderava e anche oltre. Non capivo cosa il biondino volesse di più. Anche se effettivamente farsi il figlio di colui che ha massacrato la tua famiglia effettivamente, forse, sarebbe troppo perfino per me. Sotto quell'aria da angioletto innocente si nascondeva quindi un'audace puttanella? Ma ehy, non stiamo a giudicarlo troppo duramente le persone hanno kink strani e Kuroro era un ragazzo indubbiamente attraente...
La verità è che non era  quello il problema di Kurapika, ma bensì il fatto che Kuroro gli aveva anche rivelato, insieme a tutte le altre cose, che suo padre non aveva la più pallida idea di dove lui fosse. Comprensibile e logico. Il governo non sbandiererebbe mai in giro dove sta il figlio di un ultra criminale. Dopo averlo arrestato avevano dichiarato al pubblico che semplicemente Kuroro non era più un pericolo per la società e la storia si era conclusa così. Ma ciò significava anche che se Kurapika fosse riuscito a vendicarsi su di lui, suo padre (il suo vero bersaglio) non lo sarebbe mai venuto a sapere. Non l'avrebbero mai fatto trapelare fuori dalla Yancy. E per questo il biondino si torturava.
<Vuoi la mia più sincera e onesta opinione, angioletto?> Gli dissi già stanco delle sue lamentele. Per un volta volevo aiutare. Lui alzò gli occhi e si girò a guardarmi speranzoso. Molto cute. Non quanto Illumi (gli mancava decisamente quell' aspetto da serial killer che adoro così tanto in un uomo) ma era comunque carino.
<Dimentica la Yale> la sua bocca si aprì per protestare ma io lo zitti, non avevo ancora finito. <Non sei fatto per questo posto. Fai il bravo, esci di qui. Sei buono alle lezioni, sei intelligente, scommetto che ci riusciresti in un attimo. Nel frattempo diventa amico di Kuroro. Anche lui non starà alla Yale per sempre. Prima o poi lo faranno uscire perché anche lui è bravo, non credo di averlo mai visto senza un libro in mano. Ma a differenza tua è nato nel crimine ed è destinato a ritornarci. Non può vivere una vita da normale cittadino con un padre simile. Ci sarà sempre qualcuno come te che lo ricondurrà alla violenza. Quindi quando tornerà da suo padre tu lo saprai e potrai vendicarti. Hai capito cosa devi fare baby gurl?> Gli chiesi, soddisfatto dal il mio monologo super lungo. Stare vicino a Kurapika mi aveva fatto imparare numerose nuove parole. La sua influenza su di me era decisamente positivo. Kurapika però mi guardò per nulla impressionato. Perché ero destinato ad essere attratto da giovani che mi trattavano così freddamente? Che fossi masochista?
<Quale pazzo sarebbe disposto ad essere  mio amico quando sa la mia storia? Kuroro deve perlomeno sospettare che trami qualcosa nell'ombra contro di lui! Suo padre ha ucciso i miei genitori... > Mi rispose infine, scuotendo la testa. Piano bocciato ma io non demordevo.
<Non mi sembrava farsi tutte queste paranoie la sera della festa quando eravate attaccati uno all'altro...> Lo stuzzicai, facendo l'occhiolino. Lui si portò le mani al petto come per pregare e le guance gli si tinsero di rosso. Avevo fatto biingo!
<È una cosa che non si ripeterà.>  Sussurrò imbarazzato. Ma io non ne ero così convinto.
<Okay allora diventa mio amico, al posto di amico di Kuroro~> Kurapika alzò gli occhi al cielo per l'ennesima volta da quando era uscito con me durante la pausa pranzo.
<Punto numero primo.> Disse alzando una delle sue lunga dite ossute. Ignorando che "primo" non è un numero. Per essere uno che fa così il saputello...ma non lo interruppi.<Chi vorrebbe mai essere amico tuo. Molestatore. Punto numero secondo, cosa mi porterebbe di vantaggioso l'essere tuo amico?>
Io mi portai una mano al cuore fingendomi ferito. <Non so se ti voglio più come amico sai? E pensare che avrei potuto dirti tante cosine interessanti....anche riguardo al Ragnoooo> lo torturai con la mia infantile petulanza finché alla fine non fu costretto a cedere.
<Okay. Amici. Va bene?> Ma io mi sentivo in vena di cattiverie. <No, no! I veri amici si danno un bacetto sulla guancia.> Lui fece un verso strozzato. <Prima le informazioni.> Mi disse con un sussurro pieno di risentimento.
<Okay sei pronto?> Gli dissi rilassandomi in un sorriso consapevole. Sapevo che stavi per sganciare una bomba e gongolavo solo al pensiero di vedere la sua reazione <Sono entrato nel Ragno!> La mascella di Kurapika si aprì in una maniera ridicolmente cartonesca e i suoi occhi praticamente strabuzzarono fuori dal cranio. Io risi. Era esattamente come mi immagino avrebbe reagito, forse anche meglio. <Te l' avevo detto che ti sarei stato utile. In ogni caso, ogni cosa ha un costo, anche il mio aiuto.>
L'espressione di Kurapika si fece buia.
<Avanti cosa vuoi?> Mi chiese.<Soldi? Fama? La mia vita?> Io sospirai, perché le persone si aspettano sempre il peggio da me??
<Copiare. Ti prego fammi copiare agli esami di settimana prossima.>
Kurapika scoppiò a ridere, finalmente lasciando andare quel respiro che non so se si era accorto di star trattenendo.
E se vi state chiedendo perché non potessi copiare da Illumi. Beh andiamo, seriamente, potremmo anche esserci messi le mani nei pantaloni a vicenda in più di un'occasione ma, ciò non toglie che pur di non passarmi nemmeno una risposta sarebbe disposto a dare fuoco a tutta la scuola. Su queste cose non scherza. L'educazione la prende moooolto seriamente.

Nota dell'autrice:
Ma salve. Guarda, guarda, chi si rivede. Scommetto che nessuno (se esiste ancora qualcuno che legge questa ff) si aspettava un aggiornamento. Eppure eccolo qui. Fresco, fresco, nemmeno riletto. E vi chiederete, cosa è successo? Ho riguardato HxH? Sono diventata improvvisamente una persona responsabile che finisce ciò che inizia? Una manna dal cielo? Ovviamente no hahaha. Ma recentemente ho assaggiato il mio stesso veleno. Ero su Archive of our Own (sito maledetto) e improvvisamente sono incappata in una fan fiction non di hxh. Non era perfetta i personaggi erano decisamente ooc e aveva qualche buchetto di trama. Ma l'ho amata comunque, come amerei un libro vero, forse anche di più. Mai i miei occhi si posarono su un literary piece che mi rappresentasse più di quello. Così divertente e dolce, così terribile e crudele allo stesso tempo. E i plotwist, e quel senso di impotenza tipico dell'età adulta, e quella sterna ribellione ad un destino di sofferenza del protagonista... Nulla da dire, signore, ci ho pianto sopra per ore. E poi boom leggo "discontinued". Dal duemila-cazzo-diciotto. Il mio cuore si spezza. Guardo in alto, al cielo, e finalmente capisco: è la giusta, divina, punizione. Uccisa con la mia stessa arma. Devo fare pentimento per i miei peccati, solo così la maledizione si spezzerà ( illusa!) Allora corro su wattpad e aggiorno. Sia mai che la mia buona volontà sia ripagata dal divino. Detto questo sono determinata a finire questo scempio una volta per tutte (ho perfino ri corretto i capitoli precedenti ha-ha!). Se c'è qualcuno che ancora la legge, goite anime pure, è il vostro giorno di festa, Veronike ha aggiornato!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 04, 2023 ⏰

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