Illumi

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Guardare Hisoka dormire non era diventata una mia abitudine e non lo sarebbe divenuta nel futuro.
Mi ripetevo questo, tutte le notti insonni che passavo seduto ad osservarlo sul ciglio del suo letto.
Lo stavo facendo solo perchè non mi fidavo di lui e non volevo che tentasse una qualche impresa (tipo imbucarsi ad una festa della Brigata Fantasma) invece di dormire.
Normalmente, aspettavo il sorgere del sole accanto a lui e, poi, intorno alle cinque, mi concedevo qualche minuto di sonno. Non sapevo se Hisoka dormisse veramente o stesse fingendo: i suoi ipnotici occhi dorati erano chiusi ed il suo respiro rallentava notevolmente ma poteva essere una farsa. Per smascherarlo sarebbe bastato ascoltare il suo battito cardiaco, ma, per quanto i miei sensi fossero sviluppati, non ero un animale: non vi era modo di sentire il cuore di un altro essere umano senza entrare in diretto contatto con quello. Avrei dovuto appoggiare il mio orecchio al suo petto e avvolgere le mie dita al suo polso o sotto il collo...
La cosa mi infastidiva. Avevo la sensazione che fosse proprio questo ciò che Hisoka bramava: il contatto fisico.
Se avessi tolto il sottile lenzuolo bianco sporco che ci divideva e avessi poggiato il mio orecchio al suo petto, avrei spezzato quell'accordo muto che si era formato nel nostro rapporto ancora acerbo. Ma provavo anche una strana sensazione, curiosità mista a rimpianto, forse... In quelle due settimane che avevo speso con lui, nelle attitudini infantili e capricciose di Hisoka, rivedevo molto Killua. La curiosità era un sentimento che non provavo da molto tempo, in fondo un perfetto assassino non deve essere curioso. Deve svolgere il proprio incarico, senza provare emozioni, senza chiedersi cos'abbia fatto la vittima per entrare nella lista nera del committente di turno.  Così quando finalmente decisi ad agire, continuai a mentire a me stesso, con la scusa del: "meglio essere sicuri che non abbia in mente di fare casini".

Erano le tre e venticinque di mattina e la luce lunare filtrava della finestra, illuminando il suo volto placido. Sembrava che stesse realmente dormendo.
Per prima cosa rimossi la coperta e la lasciai cadere sul pavimento.
Poi, appoggiandomi a lui, presi il suo polso destro e, tentando comunque di mantenere più distanza possibile tra i nostri corpi, poggiai la mia testa sul suo petto.
Non mi stupii affatto quando trovai i suoi battiti regolari e lo vidi aprire gli occhi di scatto. Con un sorriso vittorioso, sfilò i suoi polsi dalla mia stretta e invertì le nostre posizioni: ora ero io sdraiato sotto di lui.
Conoscevo circa una decina di mosse differenti per ucciderlo, anche se ero sotto di lui ma ricordandomi il contesto in cui mi trovavo decisi di non agire.
《Che cosa cosa credevi di fare?》 Gongolò lui tronfio, inclinando la testa leggermente. Sospirai: ero stato uno stupido ad abbassare la guardia, lo sapevo che stava solo fingendo, ma ci avevo provato comunque.
《Volevo solo sentire il tuo battito cardiaco》Risposi schietto. Lui ridacchiò e si avvicinò ancora di più.
Ora potevo sentire le sue labbra sfiorare il mio orecchio mentre parlava e il suo respiro rovente sul mio collo.
《Sai invece cosa vorrei io?》sussurrò con un sibilo.
Non sapendo se la domanda fosse retorica o no, gli risposi comunque:
《Probabilmente performare un atto sessuale con me》per un attimo Hisoka restò senza parole, quasi lo avessi schiaffeggiato nuovamente. Poi si ritrasse e incominciò a ghignare, lasciando i miei polsi, ma rimanendo seduto sopra di me.
Era dannatamente pesante.
《Punto numero uno: quale sedicenne dice "performare un atto sessuale " ; Punto numero due...》, ma lo interruppi:《Comunque sia, se queste sono le tue intenzioni vorrei persuaderti a non seguirle, vista la loro inutilità: siccome siamo entrambi maschi da questa nostro rapporto non nascerebbe nessuna vita.》
Il ghigno scomparve dalla faccia di Hisoka che mi guardò dritto negli occhi, improvvisamente serio.
《Non so cosa tua abbia capito, ma io non voglio fare un figlio con te, vorrei solo fare sesso.》
Pensai a ciò che mi aveva appena detto, ma continuai a non comprendere le sue intenzioni. Perchè una persona dovrebbe voler fare sesso con un' altra persona se non per procreare?
Il ragazzo sopra di me intanto sembrò aver capito la mia confusione perchè per un attimo mi parve che i suoi occhi dorati si fecero meno desiderosi e più umani.
《Illumi...》la sua voce era leggermente roca《Seriamente non sai come funziona? Si può sapere di cosa parli di solito con i tuoi amici?》
Avrei voluto rispondergli che io non avevo amici, nè ne avevo alcun' bisogno, ma restai silenzioso e continuai a guardarlo aspettandomi che continuasse a parlare.
Ma non lo fece.
Hisoka sospirò e si avvicinò nuovamente a me. Le sue braccia mi circondarono ed i nostri corpi ormai erano totalmente in contatto tra loro. Una strana sensazione di calore sembrò avvolgermi ma, un attimo prima che lui mi baciasse gli tirai una testata sul naso.
Del sangue cominciò a sgorgare a fiotti e gli sporcò il mento, colandogli sulle sue labbra.
Anche se era stato un gesto impulsivo, non mi preoccupai, sapevo di non averlo ferito gravemente: ero stato attento a non rompergli il setto nasale.
《Ma che ...》ringhiò lui portandosi le mani al viso.
Mi era venuta un' idea.
Intrecciai le mie dita con le sue, scostandole dal naso ancora sanguinante e portai le nostre mani a contatto. Le sue erano più grandi e bagnate di rosso, con le unghie curate, lunghe e affilate. Aveva le nocche scorticate di chi fa a pugni un giorno sì e l'altro anche.
《Ti darò ciò che desideri ma, in cambio tu non dovrai creare problemi. Va bene?》 Lui mi fissò imperturbabile, annuì e fece per fiondarsi nuovamente su di me ma, pronto lo fermai.
Non era il primo bambino impaziente con cui avevo avuto a che fare e sapevo bene che i premi vanno dati dopo e non prima.
Lui sbuffò nuovamente e guardandomi intensamente mi chiese: 《 E se invece prendessi adesso ciò che desidero? 》
《Incomincerei ad urlare, un insegnante accorerebbe e tu verresti messo in isolamento senza avere più la possibilità di toccarmi.》Gli dissi senza battere ciglio. Intendevo tenerlo buono fino a quando guardarlo non sarebbe stata più una mia responsabilità.
Per sottolineare il concetto avvicinai i nostri volti e passai la mia lingua sulle sue labbra pulendo il sangue che lì si era raggrumato. Seguendo la sottile scia rossa rimasta sul suo mento abbassai le mie labbra e le schiusi leggermente succhiando il liquido rimasto. Sentii l'insolito sapore metallico diffondersi piacevolmente nella mia bocca e il calore di prima ritornare nel mio corpo.
Non fu difficile capire che il mio gesto aveva fatto piacere ad Hisoka visto il modo osceno in cui il suo corpo era premuto contro il mio.
Mi fermai di scatto e districai le nostre mani, scivolai via dal letto e diretto in bagno presi il rotolo di carta igienica. Gli infilai due pezzi di carta su per le narici e tornai nel mio giaciglio. L'ultima cosa che vidi prima di chiudere gli occhi fu la faccia imbronciata di Hisoka. Avrebbe di sicuro escogitato qualcosa, ma per ora mi sentivo in controllo.

Nota d'autrice:
Non so come mai ma Wattpad non mi fa rispondere ai commenti! Sappiate comunque che ringrazio tutti quelli che stanno leggendo e votando questa storia. Se avete domande non esitate a scriverle e sappiate che normalmente aggiorno una volta al mese

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