Jughead
K:"Continuo a pensare che non sia una buona idea Jug. E se ti scoprissero?" domandò la mia ragazza stringendo il volante tra le mani spegnendo i fari dell'auto
J:"Non succederà. Fidati" la rassicurai prendendo il coltellino che portavo sempre con me infilandolo in tasca
K:"Se ti scoprono io faccio retromarcia e ti lascio qui" affermò con tono serio facendomi ridacchiare
J:"Sappiamo entrambi che non ne saresti capace" dissi baciandole una guancia per poi aprire la portiera dell'automobile
K:"Fa attenzione ti prego" sussurrò infine mentre che mi inoltrai nel piccolo boschetto di fianco a quella casa.
Avrei fatto il giro laterale: le luci erano accese perciò, chiunque ci abitasse, era all'interno del piccolo edificio.
Prendendo un bel respiro mi sporsi cercando di trovare un punto d'accesso.
Non osai neppure avvicinarmi alla porta dato che, a quanto riuscivo a vedere, le luci provenivano dal salotto di fronte ad esso.
Trovai la possibilità di entrare nella stanza accanto.
Da quanto ricordavo era la camera da letto e, fortunatamente, era avvolta nel buio più totale.
Feci per avvicinarmi ad essa quando, ad un tratto, sentii qualcosa muoversi verso la mia direzione
J:"Che stai facendo?!" esclamai osservando la ragazza venirmi incontro
K:"Ti copro le spalle, non è ovvio?" chiese appiattendosi contro al muro
J:"Kris torna in auto: stare in due qua fuori rende tutto più complicato" sussurrai a denti stretti
K:"Jughead, posso ricordarti che questo appartamento appartiene ad un agente dell'FBI?!
Se fosse in casa?!" esclamò tenendo la pistola tra le esili mani facendomi sospirareJ:"Va bene ma, fa andare me avanti" rinunciai ricevendo un segno di consenso da parte sua.
Senza aggiungere altro, mi diressi verso il nostro obbiettivo con agilità innata
J:"Ferma" dissi di scatto fermandola con un braccio "Qui va bene. Controlla il perimetro" ordinai voltandomi e iniziando a far leva sulla finestra con il coltellino.
Poco dopo, essa si aprì silenziosa sollevandosi verso l'alto lasciandoci passare
J:"Vieni" mormorai scavalcando il nostro ingresso di fortuna giungendo, come pensavo, nella camera da letto
K:"Io controllo l'armadio" disse lei dirigendosi in punta di piedi verso l'ampio mobile.
Di conseguenza, accesi la torcia guardandomi attorno con attenzione.
Il letto matrimoniale era sfatto e i comodini occupati da una pila di roba infinita.
Sempre restando in silenzio, avanzati verso il cassettone di fianco alla porta aprendolo con un lieve cigolio
J:"Merda" imprecai mordendomi il labbro sperando che non mi avessero sentito.
Kristal posò l'orecchio al muro ma non mi diede alcun segnale d'allarme
K:"Cerca di non farci scoprire" protestò andando verso una porta secondaria lì vicino.
In risposta annuii piano tirando fuori alcuni libri e delle federe pulite
J:"Niente" sussurrai per poi girarmi accorgendomi solo in quel momento della culla di fianco al letto.
Spegnendo la luce e barcollando nel buio, arrivai davanti ad essa trattenendo il respiro.
Feci qualche altro passo e quello che vidi mi lasciò senza parole
K:"È una bambina" affermò con una ounta di sorpresa la ragazza avvicinandosi a me.
Gli occhi grandi della bimba ci strutarono a lungo indagatori come se stesse decidendo se iniziare a piangere o meno
J:"Grace" lessi sul suo body facendola sorridere vivace
K:"Pare che tu le piaccia" affermò guardandomi con la coda dell'occhio "Finisco di controllare il bagno collegato alla camera e possiamo andare" mi avvisò tornando indietro lasciandomi da solo con la creaturina
G:*inizia a parlottare portando un dito in bocca*.
A quella vista ridacchiai incantato.
Lei, incurvò le labbra piccole e rosse in una specie di smorfia divertita ma, la cosa che più mi lasciò di stucco furono i suoi occhi: erano identici ai miei.
Feci per avvicinarmi di qualche centimetro quando sentii qualcosa cadere a terra producendo un piccolo tonfo
K:"Cazzo!" esclamò osservando la cornice che aveva scontrato.
Subito, dall'altra stanza, sentimmo piombare il silenzio più totale
J:"Via di qui!" sussurrai raccogliendo l'oggetto di sfuggita catapultandomi fuori dalla finestra seguito da lei.
Feci per chiudere ma non ne ebbi il tempo dato che, la porta si aprì piano lasciandomi giusto il tempo di nascondermi lì sotto
Ch:"La finestra" disse una voce ovattata che riconobbi essere quella di Charles.
Sentendo poi alcuni lievi rumori, sentii la presenza di qualcuno al di sopra di me
Ch:"Sembra che non ci sia più nessuno" constatò lui
X:"Già" sussurrò una voce che mi risultò così dannatamente familiare
K:"Jug!" mi richiamò la ragazza prendendomi per un braccio trascinandomi via con se.
In un attimo, ci ritrovammo all'interno dell'auto che subito lei mise in moto
K:"Mi dispiace davvero tanto, è tutta colpa mia" disse addolorata facendo inversione ripercorrendo la strada dell'andata ma io non la stavo già più ascoltando.
Tra le mani tenevo ancora quella dannata fotografia che, per poco, non aveva fatto saltare la nostra copertura
J:"Non ti preo.." dissi girandola con disinvoltura per poi sentirmi il fiato bloccarsi in gola.
Accesi la luce che si trovava sul soffitto credendo e sperando di aver visto male ma, questo, rese l'immagine ancora più chiara
Alla mia amata nipotina, che tu possa crescere nell'affetto e nella felicità come è stato per tua madre
- Alice Smith-spazio autrice-
Ma ragaaa
Ma che succede?!?!?!
Non è passato neanche così tanto da quando go pubblicato il capitolo 8 hahaha
Ebbene sì, ora Jughead sa la verità
(O meglio, solo in parte :))
Che dire
Non vedevo l'ora di scrivere questo capitolo HAHAHAHA
Spero che vi sia piaciuto
Ci vediamo presto
Baci
-EliNoRisoff
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Remember that I love you 2||Bughead
Fanfiction[COMPLETA/IN REVISIONE] ||SEQUEL|| Un anno dopo l'evasione dell'ormai ricercata Elizabeth Cooper, il dipartimento di Riverdale, alleatosi con quello di Toledo, è sulle sue tracce. Nel frattempo, Clay Jensen e Justin Foley sembrano scomparsi come la...