Jughead
J:"Ne sei sicuro?" chiesi nuovamente al ragazzo rileggendo la confessione appena firmata dall'uomo
S:"Non serve che ne sia sicuro io purtroppo" affermò grattandosi il capo "Se questo aiuterà il vostro capo a dormire sereno.." borbottò incrociando le braccia al petto
J:"Sì ma non è una cosa su cui possiamo andare così leggeri: sono già morte molte persone e altre potrebbero esserlo presto. Qui c'è in gioco la sicurezza della città: potrebbe costarci tutto" affermai facendolo annuire
S:"Hai ragione ma purtroppo non sono riuscito a fare nulla in proposito qui" spiegò "Però fuori forse.." mormorò facendomi un cenno "Gli uffici di New York ne saranno molto interessati" spiegò sotto il mio sguardo compiaciuto
J:"Perfetto" risposi chiudendo la testimonianza porgendogliela
S:"Ah, un'ultima cosa" disse fermandomi "Abbiamo ricevuto una chiamata anonima da parte dell'hotel questa mattina: sto andando lì, vieni con me?" chiese facendomi annuire piano
J:"Ok, andiamo" risposi sicuro recuperando la giacca dall'appendiabiti lì accanto.
Senza pensarci troppo su presi il telefono e scrissi a Betty che sarei uscito per delle commissioni: non era il caso di farla preoccupare.
Una volta in auto accesi il riscaldamento stringendomi nel cappotto
J:"Non ti sembra strano?" domandai dopo un po' mentre il ragazzo continuò a guidare normalmente
S:"A cosa ti riferisci?" chiese di rimando tamburellando a ritmo le dita sul volante
J:"Al fatto che, questa segnalazione, sia arrivata soltanto dopo che il direttore è stato arrestato" gli feci notare mentre le nuvole continuarono a muoversi a causa del vento.
In risposta Stiles alzò le spalle sospirando leggermente
S:"Ormai non so più a cosa credere" rispose sincero girando a sinistra al bivio.
Annuii muto, d'accordo su quel che il mio compagno aveva appena detto.
Da quel momento il silenzio regnò sovrano all'interno del veicolo così, iniziai a concentrarmi sul paesaggio esterno.
Strade innevate costeggiavano case dall'aspetto vissuto ma, che a loro modo, conservavano un proprio fascino.
Parchi quasi del tutto deserti a causa delle temperature che avevano caratterizzato la città in questo periodo.
Eppure, seppur tentassi di distogliere l'attenzione dal messaggio che mi era arrivato ieri sera, sembrava quasi impossibile.
Come se qualcuno mi stesse martellando la testa e, ad ogni colpo, la mia resistenza stesse pian piano svanendo.
Seppur mi trovassi tra le braccia di Betty e Grace fosse sdraiata sulla mia pancia, stanotte non ero riuscito a dormire.
Troppi..pensieri per la testa..troppe insicurezze..la paura di non riuscire a proteggerle come l'ultima volta.
Quasi in automatico le mie mani trovarono la strada per la tasca dei miei jeans da cui estrassi il mio cellulare.
Andando sul contatto di mio padre non riuscii a non leggere ancora una volta il messaggio che mi aveva distrutto 'Penny è tornata'.
Poche parole eppure ero più terrorizzato di prima.
Se fosse successo qualcosa ad una delle due..non so se sarei riuscito a perdonarmelo questa volta.
Veronica aveva cercato di rassicurarmi dicendo che avrebbe chiesto ad alcuni dei nostri colleghi di tenere compagnia ad entrambe ma la bionda non era stupida: avrebbe capito che qualcosa non andava..
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Remember that I love you 2||Bughead
Fanfic[COMPLETA/IN REVISIONE] ||SEQUEL|| Un anno dopo l'evasione dell'ormai ricercata Elizabeth Cooper, il dipartimento di Riverdale, alleatosi con quello di Toledo, è sulle sue tracce. Nel frattempo, Clay Jensen e Justin Foley sembrano scomparsi come la...