Ignazio
Oggi ho un mal di testa terribile, ho appena finito la lezione di canto e sto chiudendo tutto per tornare a casa, non riesco a suonare, ogni rumore mi da fastidio.
Spengo le luci e dopo aver chiuso la porta mi avvio verso l'uscita, ma passando davanti l'aula di Piero mi fermo e sorrido.
Chissà se è qui ancora.
Busso con due dita e aspetto.
Sento un "avanti" dall'altro lato della porta e apro entrando nella stanza.
Il profumo di Piero mi avvolge immediatamente.
Ed eccolo, seduto davanti il suo pianoforte con l'aria concentrata, quanto è bello.
Oggi ha una camicia azzurra sotto un maglioncino color panna, il ciuffo alto e quegli occhi sempre così dolci e curiosi.
"Bosco"
"Ciao Piero, posso disturbarti due minuti?"
"Certo, adesso bussi?" mi dice lui con un sorrisetto
"Dai Piero che l'altro giorno non l'ho fatto di proposito" dico assumendo un viso dolce ma stanco a quanto pare perché lui mi guarda preoccupato e si avvicina a me
"Lo so, scherzavo. Ma cosa hai Igna?"
"Niente perché?"
"Mi sembri stanco"
"Effettivamente si. Poi è da questa mattina che ho un mal di testa atroce, non so nemmeno io come ho fatto a fare lezione, ogni minimo rumore mi infastidisce"
"Povero il mio Ignazio" sussurra mentre delicatamente con le dita mi accarezza il viso. Io chiudo gli occhi e mi rilasso.
"Hai preso qualcosa?"
Rispondo alla sua domanda scuotendo semplicemente la testa.
"Male Bosco. Se prendi una medicina passa in fretta"
Apro gli occhi e mi ritrovo i suoi a pochissimi centimetri.
"Non voglio prendere la medicina"
"Non fare questa vocina da bimbo. Se vengo con te mi prometti che la prendi?"
"Vuoi venire a casa mia?"
"Beh si, solo per assicurarmi che ti rimetti e poi vado via. Ma solo se vuoi" mi risponde imbarazzato
"No guarda ti pare che voglio un piccoletto che suona il pianoforte divinamente e che adoro baciare a casa mia?" lui mi guarda confuso e io scoppio a ridere.
"Certo che ti voglio, scemo" e lo bacio.
Finalmente sento di nuovo il sapore delle sue labbra a contatto con le mie e anche se sono passate solo poche ore ero già in astinenza.
"Andiamo allora? Sei con la macchina?"
"No, sono venuto a piedi"
"Vieni sempre a piedi?"
"Da quando mi hai accompagnato a casa si, spero sempre di strapparti un passaggio"
"Ehi ma questo è sfruttamento"
"No, questo si chiama voler passare del tempo con il ragazzo che mi piace"
"Ah, così ti piaccio?"
"Non ti eri ancora accorto di questo particolare?"
"Oh si, ma sentirselo dire è ancora più bello" Piero per dispetto mi pizzica un fianco e poi mi bacia mentre mi tiene stretto a lui.
Dopo aver preso tutte le sue cose ci dirigiamo nel parcheggio, carichiamo le borse nei sedili posteriori e partiamo.
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Musica e cucina: un mix perfetto per innamorarsi
FanfictionSecondo voi cosa può succedere quando due persone che non si sono mai visti si incontrano, o meglio, si scontrano per uscire da un luogo che amano entrambi? E quanto sarà importante il cibo nelle loro vite? Piero e Ignazio, un girasole, una rosa ara...