Capitolo 15

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Piero

Ignazio mi risponde in un modo bruttissimo, non lo aveva mai fatto, ed è lì che capisco davvero quello che ho appena fatto.

Lui si è accorto subito che avevo cambiato umore, si è preoccupato per me, ha appoggiato la sua mano sulla mia gamba per infondermi il suo calore ed io mi sono comportato da vero stupido.

Ma in quel momento non ero in me, la paura si era impossessata del mio corpo, anzi, della mia mente e non ho capito più nulla.

Me la sono presa con l'unica persona che davvero mi fa stare bene, proprio oggi che per noi è un giorno importantissimo.

Lo guardo e noto la sua freddezza, il suo distacco.

Per fortuna Arianna e Gianluca non si sono accorti di nulla.

Dopo dieci minuti andiamo a pagare, Gianluca ha insistito per offrire lui la cena ed alla fine ha vinto perché ci ha detto che è il ragazzo più felice al mondo nell'aver incontrato noi e ci tiene ad offrirci tutto ciò.

"Buonanotte ragazzi" esclama Arianna salutandoci con due baci sulle guance

"Notte Ari"

"Grazie per la bellissima serata" dice Gianluca abbracciando prima me e poi il mio fidanzato

"Grazie a te per la compagnia"

"Buonanotte piccioncini" esclama Arianna con un sorrisino.

Io mi giro a guardare Ignazio che accena un sorriso, ma senza entusiasmo.

"Ciao ragazzi" dico io non riuscendo a proferire altro.

Arianna e Gianluca salgono in macchina e vanno via.

Ignazio si avvia alla sua macchina ed io lo seguo.

Una volta in auto accendo la musica e lui subito la spegne.

"Ho mal di testa"

"Ignà..."

"Non voglio sentire niente, Piero" risponde con tono gelido.

I miei occhi si riempiono di lacrime così mi giro dall'altro lato per non fargli capire nulla.

Guardo le strade fuori dal finestrino e le lacrime si intensificano.

Questa doveva essere la nostra notte, la serata più bella di tutte e come sempre rovino ogni cosa.

È sempre colpa mia.

Arriviamo sotto casa, posteggiamo e ci avviamo verso casa.

"Buonanotte" esclama Ignazio iniziando a camminare per strada sorpassando casa nostra.

"In che senso? Dove stai andando?" gli dico io con paura

"Dormo al ristorante questa notte" spiega senza nemmeno guardarmi negli occhi

"Cosa? E perché?"

"Piero, lasciami da solo"

"No, non ti lascio da solo. Parliamone"

"E di coa vuoi parlare? Di come mi hai trattato al ristorante?"

"Io... non ho riflettuto"

"Mi dispiace per te, ci dovevi pensare prima"

"Ignà, scusami, davvero"

"Piero, io mi sono preoccupato per te, lo capisci? Mi hai trattato come una persona estranea" sussurra mentre il mio cuore accelera sempre di più.

"C'è stato un motivo"

"Evidentemente più importante di me"

"Assolutamente no, niente e nessuno è più importante di te" esclamo con tutta la sincerità del mondo

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 31, 2022 ⏰

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