Passò circa una settimana da quando mi arrivò quel messaggio da Filippo, e in questo arco di tempo io e Harry continuavamo ad avvicinarci sempre di più. Ad essere sinceri ero non avevo idea di come lui avrebbe potuto prendere l'arrivo di Filippo. Appunto per questo non gli avevo ancora detto nulla. Non volevo raccontargli una cosa che per lui sarebbe stata indifferente... Ma chi prendo in giro, avevo paura. Paura di vederlo allontanarsi da me, per colpa della presenza di un mio amico d'infanzia. Paura che potesse fraintendere tutto e non credere a nessuna delle mie spiegazioni.
Finite le lezioni, mi diressi verso il mio armadietto per poter finalmente rimettere a posto i pesanti libri di geografia. Durante quell'ora incrociai lo sguardo di Abbie, parecchio stizzito nei miei confronti, e mi venne l'istinto di scoppiare a ridere. Non le andava proprio giù quella "sconfitta", eh?
Ad una certa, vidi Lucy correre verso di me. "Vittoria ho una notizia importantissima!!" gridò. "Adesso mi dici di cosa si tratta, ma prima riposati un attimo!" risi io, notando che aveva il fiatone per via della corsa che aveva appena fatto. Non l'avevo vista correre così veloce nemmeno nelle staffette organizzate dalla scuola, dovrei preoccuparmi?
"Non c'è tempo per riposarsi!" esclamò lei, prendendomi per il polso e trascinandomi verso le scale che portavano ai dormitori.
In meno di un secondo arrivammo in stanza. Perché tutta questa fretta? A volte è davvero imprevedibile, ma senza questa sua qualità Lucy non sarebbe più Lucy. "Cosa c'è di così importante?!" esclamai, vista la sua eccitazione.
"Indovina un po'... Ho organizzato un appuntamento a quattro: io, Luca, te e Harry!" mi disse entusiasta, come se stesse progettando questo evento da mesi.
"Tu hai fatto COSA?" esclamai incredula. "Sei un fottutissimo genio!".
Devo ammettere che da una parte ero felice, perché non avrei mai avuto il coraggio di chiedere a Harry di uscire, dall'altra invece ero un po' sconcertata dato che non sono abituata a baciarlo davanti ad altre persone, specialmente se una di queste due era... Lucy (ovvero quel tipo di amica che sclera per qualsiasi cosa, ecco).
"Non perdiamo tempo! Dobbiamo prepararci!" mi ordinò lei. "Prepararsi per cosa... Aspetta, non dirmi che l'uscita è oggi!" le chiesi. "Be' sì, quindi vedi di fare in fretta!" mi rispose lei, mentre cercava nell'armadio gli abiti adatti.
Mentre ci truccavamo, Lu' mi disse che anche Luca aveva già messo al corrente Harry dell'appuntamento e che saremmo andati a fare un giro in uno dei tanti parchi di Londra qui vicino, poi mi disse anche che se ci fosse stato tempo avremmo pure fatto merenda assieme.
Uscendo dalla stanza trovammo Luca e Harry che ci aspettavano, il primo salutò Lu' con un bacio e stessa cosa volevo fare io con Harry ma, sentendomi osservata, gli diedi un bacio sulla guancia e nulla di più. Anche se sembrava un po' stranito dal fatto che lo avevo "evitato" cominciò a scherzare con gli altri come al solito.
Quanto sono stata deficiente in una scala da uno a dieci? Dovrei imparare a sfruttare meglio le occasioni... ci lavorerò su, promesso.
Tra chiacchiere e risate, arrivammo al parco: un'immensa distesa d'erba verde, con tante panchine e altrettanti alberi. Ci sedemmo su un tavolino, Harry mi circondò le spalle col suo braccio per farmi stare più comoda e tenermi più al caldo. Fu un pomeriggio tranquillo: parlammo e ridemmo come sempre, l'imbarazzo andò via e potemmo goderci quei bellissimi momenti assieme.
Mentre discutevo con Luca su quale canzone di Harry Styles fosse la migliore, Lucy si alzò in piedi di scatto: "Oddio ragazzi! Una macchina per lo zucchero filato!! Possiamo prenderlo?" esclamò, come se non lo mangiasse da anni. "Va bene, dai. Andiamo io e Spencer a prenderlo" disse Luca, arrendendosi al volere di Lu'.
Harry fece per alzarsi, ma io lo fermai e gli diedi un bacio: "Prendine uno solo di zucchero filato, così lo condividiamo" sussurrai sulle sue labbra, lui annuì sorridente e se ne andò insieme a Luca.
"Non l'avrei mai pensato, ma siete davvero belli insieme" mi disse Lucy. "Sai, non l'avrei mai pensato nemmeno io, eppure eccoci qua" concordai.
Ci alzammo in piedi e aspettammo il ritorno dei ragazzi. Dopo pochi minuti che parlavamo sentii qualcuno che, da dietro, mi disse: "La prego di girarsi, signorina Hopes". Rimasi un po' stranita, perché questa persona mi aveva parlato in italiano, ma mi girai lo stesso. Appena realizzai chi avevo davanti non potevo credere ai miei occhi. Mi coprii la bocca con le mani per lo stupore, mentre Filippo mi diceva: "Dai, stupida, vieni qua" aprendo le braccia, come per chiedermi di abbracciarlo. Senza esitare lo feci, era da più di sei mesi che non lo vedevo e devo ammettere che mi era mancato. Con lui potevo sentirmi a casa.
Tutto questo durò poco.
Il mio sorriso si spense in un attimo appena vidi Harry. Era fermo immobile, mi guardava mentre ero abbracciata a Filippo. Il suo sguardo era colmo di delusione mista a rabbia, ma la sua faccia era inespressiva. Vederlo così mi faceva male, anche perché io in quel momento stavo solo abbracciando un mio amico, ma lui non poteva saperlo. Mi staccai da Filippo e feci per corrergli in contro, ma mi fermai appena vidi che lui diede lo zucchero filato che teneva in mano a Luca. "Ed io pensavo pure che per la prima volta qualcuno tenesse a me..." sussurrò, per poi andarsene.
"W-wow Vitto, cos'è appena successo?" mi chiese Filippo. Comprendevo il fatto che lui avesse dei dubbi in quel momento, ma non avevo tempo di chiarirglieli: dovevo sistemare la situazione. "Ti spiegherò tutto dopo, tu adesso torna in collage con loro" gli dissi frettolosa. Stavo per andare a cercare Harry quando la voce di Luca mi fermò: "Vick... è meglio lasciarlo da solo. Ha bisogno di schiarirsi le idee". Nella mia testa c'era un sacco di confusione. L'unica cosa che volevo fare in quel momento era andare a spiegare tutto ad Harry, così da non perdere una delle persone a cui più tengo in questo mondo, ma questa volta Luca aveva ragione.
Rimasi lì, con lo sguardo fisso nella direzione che lui aveva preso prima di scomparire dalla mia vista, continuavo a sperare che da un momento all'altro potesse ritornare... ma così non fu. Tutto quello che mi rimaneva era una lacrima solitaria che scorreva sulla mia guancia.
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𝐋𝐢𝐭𝐭𝐥𝐞 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐋𝐨𝐯𝐞
ChickLitFinalmente Vittoria parte per un anno di scambio in Inghilterra, a Londra, per studiare in un tipico collage inglese e inseguire la sua passione per la fotografia. La sua vita prenderà un'incredibile svolta quando conoscerà Harry Spencer; lui non è...