𝘁𝗵𝗲 𝗿𝗲𝗱 𝘁𝗵𝗿𝗲𝗮𝗱 𝗼𝗳 𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝘆. [ᴛ. ᴋᴀɢᴇʏᴀᴍᴀ]

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Attenzione: il punto di vista è di Kageyama.

Dopo pochi minuti al suono della campanella il professore di letteratura giapponese entra in classe a lenti passi e si ferma alla cattedra facendo un inchino.

"Ohayogozaimasu, mina" ci saluta semplicemente.

Noi ci alziamo per ricambiare l'inchino e il saluto.

"Ohayogozaimasu, Yamada-Sensei."
Diciamo in coro per poi risederci dopo il consenso dell'insegnante.
Comincia l'appello, e finito quest'ultimo afferra il libro e comincia a sfogliarlo finché non si ferma in una pagina.

"Aprite il libro di testo a pagina 135. Kageyama-Kun, ti dispiacerebbe leggere il titolo?" Chiede sorridendo e alza lo sguardo verso di me.

Annuisco e leggo la scritta in caratteri rossi:"La Leggenda del Filo Rosso del Destino". Leggo scandendo bene le parole.

"Esatto, oggi parleremo della leggenda del Filo Rosso del Destino. Esso si dice che colleghi attraverso un filo rosso due anime destinate a stare insieme per sempre."

"Che cazzata. Non ci credebbe nessuno, dopotutto le leggende non sono sempre vere."
Penso tra me e me. Senza però rendermi conto di essermi bloccato durante la lezione.

"Kageyama-Kun?" Mi chiama per l'ennesima volta Yamada-Sensei nell'intento di svegliarmi da quello stato di trance.

"U-uhm sì!" Balbetto in preda all'imbarazzo per la figuraccia.

"Non starai già pensando a chi potrebbe 'lei' o 'lui', vero?" Ridacchia il Sensei ma torna subito stabile.

"Potresti leggerci il brano su questo argomento?"

"Certo.. Il filo rosso del destino è una leggenda popolare di origine cinese diffusa in Giappone. Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella. Il filo ha inoltre la caratteristica di essere indistruttibile: le due persone sono destinate, prima o poi, a incontrarsi e a sposarsi."

"Bene, Satou-Kun, vorresti continuare tu?"

Dalla noia comincio a guardarmi in giro, e mi soffermo sulle mie mani, come assicurarmi di non possedere quel maledetto filo. Eppure..
Un sottile filo scarlatto è attorcigliato al mio mignolo sinistro.

"Ma chi potrebbe mai essere? Che aspetto avrà? Sarà il caso di andarlo o andarla a cercare? Tsk. Non importa."

Cerco invano di sciogliere il nodo della fibra cremisi, ma dopo vari tentativi lascio perdere.

Le lezioni sembrano non finire mai, durante la pausa pranzo, però il mio filo è direzionato verso la porta e le classi delle sezioni avanzate stavano passando

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Le lezioni sembrano non finire mai, durante la pausa pranzo, però il mio filo è direzionato verso la porta e le classi delle sezioni avanzate stavano passando.

Ed è lì che la vedo...

"..È lei.."

La ragazza, notando il mio sguardo su di lei, si volta e ci guardiamo per le prima volta negli occhi.
Mi rivolge un sorriso dolcissimo prima di congedarsi e andare via.

"Spero di rivederla presto..."

...

"Dannazione! Non riesco a far nessuna alzata giusta."

"Cosa 'le' succede, Oo-Sama? Come mai 'è' così distratto oggi~?" Domanda Tsukishima prendendomi in giro e sento Yamaguchi ridacchiare.

"Non sono affari tuoi, Tsukishima." Rispondo infastidito.

"WOOOAH KAGEYAMA! HAI UNA RAGAZZA?" Chiede intervenendo Hinata con gli occhi brillanti dalla curiosità.

"Il re non si sarà mica innamorato, vero? Mi dispiacerebbe davvero molto per la 'sua' anima gemella~" Continua Tsukishima.

"Tsukishima, non andare oltre." Lo ferma Daichi.

Dall'uscita della palestra riesco a scorgere il club Arte di andarsene tra cui..lei.

Invento una scusa per uscire dal posto dove stavo e la raggiungo.
"Uhm.. io devo andare.

È ormai lontana, sembra impossibile raggiungerla in tempo, così la chiamo da lontano e mi avvicino lentamente.

"Oi!"

Lei si volta nella mia direzione e alza un sopracciglio confusa.

"Oh, ti serve qualcosa?" Mi chiede gentilmente.

Le parole non mi escono dalla bocca, ma prendo una manciata di coraggio e cerco di sbiascicare la mia idea.

"Uhm.. vuoi... tornare a casa..insieme..a me?"

Non posso vedermi, ma sono sicuro che le mie gote siano arrossate, perciò, per non farmi vedere in questo stato, abbasso la testa guardando lateralmente al terreno.

Non posso vedermi, ma sono sicuro che le mie gote siano arrossate, perciò, per non farmi vedere in questo stato, abbasso la testa guardando lateralmente al terreno

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Una risatina però mi fa rialzare lo sguardo e attira la mia attenzione.

"Certo, mi farebbe molto piacere!"

Ci incamminiamo verso casa sua in un silenzio tombale, né io né lei spiccicava parola.

"Kageyama Tobio, vero?"

"Hm? Oh, sì. Sono io. Tu invece.. come ti chiami?"

"[y/n] [y/s], sai, la scuola parla molto di te!"

"Allora saprai anche del mio passato. Tu venuta a conoscenza di quello non avresti paura di me?"

"Ahah, perché dovrei aver paura della mia anima gemella?"

Angolino di Akumu:
Strano che io abbia scritto più One-Shot nell'arco di pochi giorni, ma mi sentivo più motivato e con più idee.
Nonostante questo, ho molte idee ANGST, ma non mi piace far star male le persone, e piangerei pure io mentre scriverei.
Quindi.. cerco di renderle in meglio e magari senza far morire completamente qualcuno.
Detto questo, vado a studiare una ricerca che sennò i miei compagni mi ammazzano.
Alla prossima storia~

Sunday 21 February 2021
Akumu.

𝕆𝕓𝕝𝕚𝕧𝕚𝕠𝕟。haikyuu x Reader (One-Shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora