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Con espressione stupita in volto, la temuta regina di cuori guardò davanti a lui l'ormai biondo che posò un vassoio pieno di bicchieri di caffè, lo guardò confuso inarcando un sopracciglio "dato che non mi avete detto che tipo di caffè desiderate, e visto l'errore compiuto l'altra volta, ho deciso di portarvi tutti i tipi di caffè presenti al bar" il ragazzo dai capelli rossi si ammutolì, non se lo aspettava di certo "ah e quasi dimenticavo, ho bisogno di un giorno di riposo" l'espressione stupita mutò in una di pura confusione "e per quale motivo dovresti averne bisogno?" disse prendendo il bicchiere contenente il caffè da lui desiderato "tra non molto dovrò sposarmi e sia la mia famiglia che quella della mia futura sposa hanno deciso di fare una cerimonia se si può dire così" il capo di Felix smise di bere il suo amato caffè alzando lo sguardo verso il ragazzo davanti a lui, si alzò e si avvicinò al biondo che confuso e spaventato cercò di allontanarsi pian piano finendo a schiena contro il muro, il viso del rosso si avvicinò lentamente al collo dell'altro respirandone il profumo "e tu la ami?" Felix ebbe i brividi nel sentire la soffice voce del capo sfiorargli la pelle con delicatezza, e ciò non scappò di certo all'altro che avvicinò ancor di più il suo viso quasi dal toccare la sua pelle con le proprie labbra "n-no è solo questione di eredità..." aveva difficoltà nel restare concentrato in quella situazione, era tutto nuovo per lui, non capiva il motivo dei brividi, il perché avesse balbettato, il perché si sentisse a disagio, non lo capiva ma comunque non gli dispiaceva "è sbagliato sposare una persona che non si ama sai?" altri brividi si fecero strada sulla sua spina dorsale sentendo le labbra dell'altro sfiorare la sua pelle mentre parlava, stava soffocando, non era spiacevole sì ma queste sensazioni lo stavano comunque facendo impazzire, doveva andarsene il prima possibile "l-lo so ma non ho scelta" cercò di spingere via il corpo che gli impediva di scappare ma era un po' impossibile per lui "tutti hanno una scelta, il punto non è che non puoi, ma non vuoi ribellarti Alice" ed ecco che di nuovo quel nome fuoriuscì dalle sue labbra, non potendone più, il biondo spinse violentemente il corpo lontano dal suo per poi dirigersi verso la porta "ma chi è questa Alice?? Non ne posso più, io non sono Alice, sono Lee Felix punto!" e detto ciò uscì da quell'ufficio lasciando il rosso solo ad annegare nei suoi pensieri.
Jieun fu interrotta nell'udire l'amico borbottare vari insulti e non ci voleva tanto per capire che fossero tutte dirette al capo, cercò di tranquillizzarlo e farlo rilassare ma nulla, probabilmente aveva troppi problemi in testa per poter calmarsi.
Durante il suo lavoro, Felix, sentì le solite urla da parte del loro capo che chissà chi stava sgridando questa volta, ma si sorprese quando vide non tanto lontano da lui, un ragazzo abbastanza giovane, vestito di bianco, un viso con dei lineamenti delicati, sembrava arrivasse da una favola, continuò a guardarlo per un po' finché non notò che il suo sguardo fu ricambiato, e rimase confuso nel vedere che prima lo guardò con sguardo stupito, per poi però essere sostituito da un sorriso tenero che era in grado di fare sciogliere chiunque, ma non il capo del biondo a quanto pare dato che non smise neanche un secondo di discutere di cose che non interessavano a nessuno, Felix allora ricambio il sorriso con uno imbarazzato, si girò poi verso la sua amica e si avvicinò il più possibile a lei cercando di non fare ascoltare a nessuno la loro conversazione "chi è quel ragazzo tutto vestito di bianco?" "hai presente quell'azienda che il nostro capo riteneva sua nemica?" il biondo annuì velocemente curioso di sapere chi fosse "ecco lui ne è il capo" con espressione stupita, guardò nuovamente il ragazzo cercando di non essere beccato, era tutto l'opposto del suo capo, a vederlo dava una sensazione di serenità e tranquillità, sarà per l'abbigliamento tutto di bianco, non lo sapeva, ma il pensiero di dover lavorare in un posto con un capo come lui non gli dispiaceva di certo, ma poco dopo fu riscosso dai suoi pensieri quando vide il rosso avvicinarsi a lui "hai il permesso di avere il tuo giorno di riposo" Felix sorrise internamente, un po' di riposo gli ci voleva "ma in cambio dovrai lavorare di più negli altri giorni" tutta la felicità presente fino a qualche secondo fa, sparì lasciando spazio a tristezza e rabbia che non ebbe il tempo di scatenare dato che il capo se ne andò.
Tornato a casa, si sedette sul proprio letto sospirando, tutto questo lavoro lo stava uccidendo, e in più il pensiero di doversi sposare tra qualche giorno, rendeva il tutto peggiore, per non parlare della questione "Alice" era intenzionato a scoprire a tutti i costi cosa significasse, ma non sapeva da dove, aveva guardato le carte di adozione pensando che magari andando a vedere l'orfanotrofio si sarebbe ricordato di qualcosa, ma dentro di se aveva anche paura, aveva paura di conoscere il sé stesso del passato, aveva paura di scoprire chi era, e ciò lo impediva dal continuare le sue ricerche, sospirò nuovamente sdraiandosi sul letto abbracciando a se il cuscino, altre domande si aggiunsero al suo povero cervello che ormai era stanco di provare a capire qualcosa di questi strani avvenimenti, tentò di dormire ma inutile dirlo, non ce la fece, man mano che si aggiungevano avvenimenti e indizi, il tutto diventava sempre più confuso per lui.

  wonderland;;hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora