(4) i tuoi dannatissimi occhi

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Hinata's Pov
Sono passate due settimane e ho tagliato tutti i rapporti con quelli della mia ex squadra, loro tentano di contattarmi sempre ma io gli ignoro come sto facendo con Kenma. Mi sto dirigendo verso casa visto che non ho più un club. Mentre cammino verso la mia bici mi sento prendere per una spalla e noto che è Akihiko. Perfetto, mi ha già picchiato stamani mattina e di sicuro vorrà darmi boia anche ora.
Akihiko="mi spieghi come fai ad essere ancora vivo? Non hai ancora capito che nessuno ti vuole? Fai schifo a scuola, hai fallito nello sport, il tuo amore è fidanzato con un altra e per lo più sei Gay. Fossi stato in te mi sarei già ammazzato."
Lo so ma ho veramente tanta paura, i tagli sono aumentati e sono diventati più profondi ma ho sempre tentato di gestire la situazione per non esagerare.
Akihiko mi prende e mi lancia a terra e, insieme ai suoi amici, inizia a darmi calci e pugni. Ormai mi stanno massacrando, per fortuna ho il cappuccio così nessuno può capire che sono io. Con gli occhi socchiusi noto in lontananza Kageyama e guarda e poi se ne va, lo sapevo che non avrebbe aiutato una persona in quelle condizioni, ma ci ho sperato lo stesso. Dopo essere stato preso a botte torno a casa e mi vado a fare una doccia fredda. Mentre sento scorrere l acqua sulla mia pelle penso ai suoi occhi. Perché ha degli occhi che mi ricordano il cielo di notte? Ogni volta che fisso il cielo vedo i suoi dannatissimi occhi e questa cosa mi fa soffrire. Ogni minuto di ogni singolo giorno penso se le parole che mi ha detto l'ultima volta che sono andato al club siano state parole vere o solo un momento di rabbia. Spero tanto la seconda ma tanto non mi considera neanche come un conoscente.
Esco dalla doccia, mi vesto mettendomi una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini e mi metto alla scrivania a disegnare, non sono molto bravo però lo faccio come hobby per distrarmi da tutto e tutti.
Mentre disegno ascolto la musica con le mie cuffiette. Come ogni giorno, ormai, il telefono squilla all' impazzata ma io non rispondo. Se rompo i contatti con tutti nessuno si deve preoccupare di me. Io sono in casa da solo ormai da 6 mesi, mia madre e mia sorella si sono trasferite a Tokyo per via del lavoro di mia madre e io ho deciso di rimanere a Miyagi, anche se ora mi pento della mia scelta e avrei dovuto scegliere di andare con loro.
Senza accorgermene sto piangendo di nuovo. Ho disegnato un occhio blu notte con un piccolo punto luce che lo fa brillare, quello è il suo occhio...
Guardo con molta attenzione quel disegno e dalla rabbia e tristezza lo prendo e lo strappo.
Il solito che provo non è paragonabile a nessun altro. Pensare che un altra persona in questo momento lo faccio sorridere e ridere mi fa sentire ancora di più una merda.
Mi alzo dalla scrivania e vado in bagno dove trovo quell'aggeggio infernale ma che in questo momento è il mio migliore amico.
Prendo un gran respiro che comincio la mia opera d'arte... Questa volta non ho disegnato un occhio su un foglio di carta ma ho avviato una danza di tagli sulla mia pelle.
Dopo aver finito mi disinfetto le ferite e mi metto delle bende, le braccia mi fanno un male cane ma mi fanno stare bene. Forse dovrebbe arrivare davvero il giorno della mia fine...

Kageyama's Pov

Abbiamo finito gli allenamenti, da quando Hinata non si allena più con noi la palestra è molto più silenziosa, almeno non torno a casa con un gran mal di testa e non mi devo sforzare a farli arrivare la palla dritta a lui.
Noto che mente mi avvio per casa c'è Noya-san e lo vedo un po'giù di corda.
Kageyama="Ehy  Noya-san, tutto bene?"
Noya="Si... Sto bene... È solo che... PERCHÉ HAI DETTO QUELLE CATTIVERIE A SHOYO! LUI NON TI HA FATTO E DETTO NIENTE! L-lui v-voleva essere solo a-aprezzato. Ma ora lui non si allena più con noi e Sugawara si sente in colpa, invece la colpa non è sua, è di tutti noi che non ce ne siamo accorti. I-io voglio che il nostro corvo ritorni a volare!"
Mi stava dicendo tutto questo con le lacrime agli occhi, non avevo pensato a come ci stesse la squadra nonostante fossero passate già 2 settimane. Forse ero stato troppo cattivo con lui, forse sono io nel torto e non lui.
Io=Noya-san calmati ti prego. Vedrai che lui tornerà, anche se non ci ha detto il perché se ne è andato. Lui ti vuole bene e penso che lui non voglia che noi ci accusiamo di essere i colpevoli. S-se ti farà stare meglio potrei andare a parlare con lui."
Noya="Abbiamo già provato ad andare a casa sua ma lui non apre la porta e non vuole parlare con nessuno. Ho provato ad andare in classe sua a parlarci ma lui non apre bocca, io ho paura! N-non so cosa gli passi per la testa, e se volesse veramente abbandonarci tutti?"
Kageyama="Non credo che voglia arrivare a quel punto, io direi di aspettarlo ancora e se lui non verrà allora dovremmo decidere anche noi di abbandonarlo."
Noya="Perché sei così crudele con lui? Cosa ti ha fatto di male? Dimmelo!"
Cosa mi aveva fatto di male? È vero... Lui non mi ha mai fatto del male, è lui che mi ha dato la forza di dichiarami alla mia fidanzata, facemmo un discorso un giorno dove gli chiedevo dei metodi per dichiararmi e gli chiesi che cosa era l amore per lui.
Noya="Ohi ci sei? Non mi hai ancora risposto."
Kageyama="O scusami, comunque hai ragione, non mi ha fatto niente ma a volte è odioso."
Me ne vado e mi avvio verso casa, ripensando ancora a la chiacchierata di quella volta.

Una lettera solo per te ^ Kagehina^Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora