Aprii gli occhi lentamente. La testa mi faceva un male pazzesco e la pancia ancora peggio. La stanza attorno a me era molto graziosa. Le pareti erano bianco panna e c'era una libreria subito accanto al letto blu su cui ero sdraiata. C'erano delle foto di automobili e soprattutto tante foto di golf.
C'era persino un soprammobile sulla libreria con una pallina da golf e una mazza in miniatura.
"Finalmente ti sei svegliata... mi hai fatto preoccupare" una voce familiare. Niall era seduto al fondo del letto e mi guardava preoccupato.
"Niall...dove sono?" chiesi confusa. "A casa mia... ho già avvertito i tuoi" rispose lui avvicinandosi. "Oh" riuscii solo a dire questo. Ero ancora scossa per oggi. Nel guardare il biondo mi accorsi che aveva il labbro tagliato nel mezzo e un leggero livido accanto all'occhio.
"Cosa ti è successo?" chiesi accarezzando il piccolo livido. "Quel cretino mi ha picchiato... Ma è okay... Dovrebbe solo imparare a non prendersela con le nuove" rispose. Mi avvicinai e cominciai ad accarezzare il labbro. Lui gemette di dolore.
"Ti sei disinfettato?" chiesi. "No...non serve" rispose Niall. "Non scherzare! Vai o mi alzo io!". "Grazie mammina ma faccio da me". Risi per come mi aveva chiamata. Lui ridacchiò, andò in bagno e tornò poco dopo con un batuffolo di cotone in mano. Una volta sul letto cominciò a tamponare leggermente il labbro.
"Non vuoi finire in bagno di disinfettarti?" chiesi." Cosa? No... non ti lascio sola" rispose. Arrossii. Erano le parole più dolci che mi avesse mai detto un ragazzo, dopo mio fratello. Già, mio fratello. Il mio sguardo si rabbuiò e lui sembrò notarlo. Non mi capitava molto spesso di pensarlo e quando lo facevo il cuore faceva così male.
"Ehi! Tutto ok?" mi chiese. "Si..." mormorai. Il suo sguardo cercava informazioni.
Dovevo dirglielo?
"Stavo pensando a mio fratello" ammisi.
"Tuo fratello? Racconta...".
Decisi che glie l'avrei detto. "Ecco... mio fratello si chiama Luke, ha 22 anni e..." mi scappò una lacrima. No Tress, tu sei forte, non devi piangere. "Se non ti va di parlane... va bene". "Tranquillo..." presi un respiro profondo e poi parlai ancora "Se ne è andato quando avevo 10 anni..". "Oh". "E... ora mio padre mi odia perchè secondo lui è colpa mia se se ne è andato" Scoppiai a piangere e lui mi abbracciò. "Ci sono io ora" sussurrò Niall.
Quelle due parole furono come una carezza per me. Era strano che mi confidassi così presto con un ragazzo, ma sentivo di potermi fidare.Mi asciugai le lacrime. "Grazie... davvero" mormorai. "Prego..non c'è di che" rispose lui altrettanto piano.
"Vuoi che ti porto dai tuoi?" mi chiese Niall dopo un po'. "Non so... non è che non voglio ma sono ancora molto debole.." risposi io.
"I tuoi mi hanno detto che hanno arredato la loro camera da letto... quindi c'è un letto" disse lui
"Non vorrei disturbare quindi... Sì tornerei a casa volentieri" risposi.
"E... Pensi che ti verrebbero a prendere?" chiese.
"No... Non credo proprio".
"Se ti porto io?".
"Va benissimo!" esclamai forse un po' troppo forte.
Niall arrossì e mi scappò una risatina.
"Non fare commenti sul mio aspetto, so di essere rosso" disse ridendo.
"Non commenterò" risposi unendomi alla sua risata.
"Andiamo?".
"Ok!" risposi alzandomi.
Gemetti, la testa diventò pesante e in poco tempo mi ritrovai distesa sul letto.
Avevo sempre avuto dei problemi di debolezza, sia fisica che morale, e bastava pochissimo per distruggere il mio equilibrio.
"Ce la fai?" mi chiese.
"Si si" risposi.
Mi alzai ma stavolta caddi in avanti e Niall mi prese giusto in tempo.
"Caspita... sei più debole di quanto pensassi" disse pensieroso il biondo.
"Vieni qua" continuò.
Mi prese in braccio e mi portò nella sua auto.
Una volta a casa era ormai ora di cena.
Niall mi aiutò a sedermi e poi fece per uscire.
"Niall" lo chiamai.
"Si, dimmi" rispose lui girandosi.
"Non... non resti?".
"Oh io... non vorrei disturbare...".
"Vuoi scherzare? Hai aiutato mia figlia.. sarai sempre il benvenuto qui" rispose mia madre.
Mio padre borbottò qualcosa che non capii e alzò gli occhi al cielo.
"Ok...allora grazie" rispose sedendosi accanto a me.
Dopo cena andai a distendermi, seguita da Niall.
"Non vai a casa?" gli chiesi sdraiandomi sul letto.
"Se mi lasci... vorrei rimanere fino a quando ti addormenti" rispose lui.
"Certo".
Mi infilai il pigiama mentre lui era girato e mi coricai sotto le coperte.
"Notte Niall" mormorai.
"Notte Tress" rispose lui.
Mi diede un bacio sul naso. Io sorrisi, chiusi gli occhi e in un attimo mi addormentai.
|SPAZIO PER ME|
Ciao!!! Scusatemi se non ho aggiornato ieri ma non ho avuto tempo...
Votate e pubblicizzatemi un po'. Scusate ancora.
Spero vi piaccia!!!!! A prestooo
Kia
STAI LEGGENDO
You and I || Niall Horan ||
FanfictionTress è una ragazza qualunque. Un giorno deve trasferirsi e la tristezza si impadronisce di lei. Ma il primo giorno di scuola a Seattle è un misto di emozioni incontrollabili. In quel giorno lei conosce la perfezione. Il suo nome? Niall Horan. "Non...