Capitolo 15

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*Niall's pov*

Era stata in assoluto la notte più bella della mia vita. Mi ero sentito talmente giusto, amato, pazzo. Pazzo di lei. Era la prima volta che lo facevo ed ero molto felice di averlo fatto con lei.

E dio, era così bella. Stesa sul mio letto, in mezzo alle candele, al buio. Era così fottutamente perfetta.

Anche adesso, illuminata dai primi raggi di sole mattutini era perfetta.

I suoi capelli castani erano sparsi sul cuscino e i suoi occhi erano chiusi in un sonno felice. Le sue labbra erano leggermente incurvate in un sorriso e sapere che ero io il motivo di quel sorriso mi riempì di felicità.

I ricordi della notte precedente ritornavano come un dolce sogno alla mia mente, ma non era sogno. Era realtà. Una bellissima realtà.

La stanza era ancora in disordine dalla sera precedente, i lumini erano spenti e le lenzuola vecchie erano in un angolo della stanza con gli altri vestiti.

Mi ci sarebbe voluto molto per ritirare tutto, ma non mi importava. Per lei avrei fatto di tutto.

Chissà cosa avrebbe pensato sua madre, o meglio suo padre. Lei avrebbe sicuramente smesso di osannarmi, mentre lui mi avrebbe odiato più del solito.

Ma chissà se la madre l'avrebbe mai scoperto che sua figlia aveva perso la verginità, non lo sapevo nemmeno io.

Ma non mi preoccupavo della loro reazione, ero più preoccupato che lei cambiasse idea.

Okay, forse non avevo ragioni, ma ero sempre stato molto insicuro di me stesso.

Dirle il fatidico "ti amo" era stata la sfida più grande e difficile della mia vita, subito dopo aver accettato che ai miei non importasse nulla di me.

Brutto, eh?

Sentire di essere nati come un errore non era per niente facile da accettare, ma in fondo io ero dell'idea che tutti avevano le proprie "croci" e che quella era la mia.

Fin da quando nacqui i miei genitori erano molto distaccati nel rapportarsi a me, e quando raggiunsi i sei anni cominciarono ad abbassarmi l'autostima.

Mi dicevano che non valevo nulla e che mio fratello era mille volte meglio di me.

Lui crebbe forte, sicuro di sè e amato da tutti. Io ero lo sfigato che non se lo filava nessuno. Ero sempre solo e con l'autostima sotto i piedi.

Poi incontrai i ragazzi, che mi fecero riscoprire le mie passioni e specialmente l'amore per la musica e per il canto.

E lì ero rinato, me ne ero andato di casa e mi ero trasferito con Zayn in quella casa.

Poi era arrivata lei e la mia vita era cambiata ancora una volta in meglio.

La amavo, e tanto.

Avete presente quando state quasi male talmente amate una persona? Ecco, io mi sentivo così. Il mio cuore la sera prima era quasi esploso di felicità, la amavo più di ogni altra cosa davvero.

In quel momento se mia madre fosse stata qui mi avrebbe di sicuro fatto un applauso e con il suo maledetto tono di sempre mi avrebbe detto "bravo, sei anche riuscito a perdere la verginità, quanto l'hai pagata quella povera troia?".

I miei pugni si serrarono, ma subito dopo si rilassarono nuovamente.

Mia madre non c'era, mio padre nemmeno. C'eravamo solo io e lei. Io e la mia principessa.

Un sospiro da parte di quest'ultima mi fece voltate verso il letto.

I suoi incantevoli occhi azzurri si aprirono lentamente e il sorriso crebbe sulle sue labbra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 24, 2016 ⏰

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