Capitolo 11

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Due giorni.

Due giorni che Harry viveva con me.

Due giorni con Harry quasi a digiuno.

Due giorni con Harry e i suoi incubi notturni.

Due giorni in casa con un Harry triste e depresso.

Non ero nemmeno andata a scuola.

Avevo paura che Harry facesse stupidaggini. In quei giorni aveva cercato due volte di tagliarsi e l'avevo beccato per un pelo.

Mi alzai per un'altro giorno a casa.

Mi lavai il viso e cercai di sorridere.

Ma niente. Vedere Harry piangere tutti i giorni mi faceva male.

Che fosse "contagio emotivo"? Non sapevo, ma faceva male.

Non appena lui si fosse restabilito sarei andata da Trisha e gliel'avrei fatta pagare.

Scesi di sotto e salutai mia madre con un bacio sulla guancia.

"Hai visto Harry?" chiesi.

"Sì... è in cortile" disse sorridendo.

"Grazie".

Uscii fuori e lo trovai seduto sul bordo della piscina.

Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui.

"Hey... come stai?" chiesi abbracciandolo.

"Male..." rispose sospirando.

"Dai vieni che facciamo un po' di colazione e poi ti porto fuori".

"No. Ti ho già detto che non voglio uscire" disse secco.

"E invece usciamo... andiamo a fare shopping e poi andiamo al cinema ok?" chiesi speranzosa.

"E va bene..." sbuffò e io sorrisi.

Andammo in cucina e ci sedemmo vicini.

Lui come al solito cominciò a guardare il vuoto finchè mia madre non gli diede una tazza di latte fumante.

Lui la bevve lentamente e io mi lasciai scappare un sorriso.

Aveva mangiato dopo due giorni di 'non ho fame'.

"Dove mi vuoi portare?" chiese.

"Voglio portarti a fare un giro al parco" dissi e lui annuì.

"Hai più sentito qualcuno?" chiesi mentre camminavamo nel parco.

"No" sospirò.

"Senti ho voglia di un gelato... tu vai a prenderlo io ti aspetto qui" disse sedendosi sulla panchina e io, sebbene controvoglia, lo lasciai solo.

Presi due gelati alla menta dal gelataio e quando mi voltai mi venne un tuffo al cuore.

Harry non c'era più.

Lo cercai in tutto io giardino con lo sguardo, ma di lui non c'era traccia. Le mani cominciarono a tremare e il mio respiro aumentò.

Lasciai i due gelati al gelataio e gli feci segno di tenermeli finchè non sarei tornata. Se sarei tornata.

Lui annuì e io corsi verso la panchina dove avevo lasciato Harry.

Mi guardai intorno e quando vidi un palazzo diroccato piuttosto alto mi venne un'idea.

Corsi verso il palazzo e vidi un ragazzo sul balcone più in alto.

Harry.

Corsi da lui e lo ritrovai a piangere sul bordo del cornicione.

"Harry..." dissi piano per non spaventarlo.

"Non ti avvicinare o mi butto" disse e io indietreggiai.

"Harry perfavore ragiona! Non buttarti! Pensa a tutti quelli che ti vogliono bene!" dissi sentendo le lacrime arrivare.

"Tutti quelli che mi vogliono bene? Chi? Dove li vedi 'tutti quelli che mi vogliono bene'?" urlò sporgendosi.

"Perfavore Harry... pensa a me... ai ragazzi... fallo per noi" singhiozzai.

"E se foste falsi anche voi?" disse e il mio cuore si spezzò in due.

"Come puoi pensarlo? Io... perchè dubiti di me?" chiesi cercando di fermare le lacrime.

"Non si sa mai in questo mondo di merda!" urlò.

"Per favore Harry... ti chiedo per favore... non farlo" dissi e lui si voltò verso di me.

"Non posso" disse e si lasciò andare.

Io corsi verso il cornicione e gli presi il polso prima che mi scivolasse via.

"Lasciami! Rischio di portarti giù con me!" urlò ma io non gli diedi retta.

"Davvero Tress! Lasciami!" urlò.

"No... se non ti fai riportare su vengo giù con te" dissi.

Delle braccia forti mi cinsero la vita.

"Niall" dissi riconoscendolo.

"Tienilo... non lasciarlo andare" disse e io annuii.

"Lasciatemi cazzo!" urlò Harry e si divincolò finchè non persi la presa sul suo polso.

Harry precipitò giù.

Chiusi gli occhi lasciando andare un urlo di paura.

Riaprii gli occhi e lo vidi. Non era caduto, qualcuno lo aveva fermato.

"Ragazzi venite a darmi una mano!" urlò Zayn dal piano di sotto e io presi per mano Niall.

Corsi di sotto e presi l'altro polso di Harry.

"Lasciatemi!" urlò di nuovo Harry e Zayn perse il polso di Harry.

"L'ho perso!" urlò Zayn.

Io, con tutta la forza che avevo in corpo mi sporsi e presi l'altro polso di Harry.

Zayn mi aiutò e lo tirammo su.

Io salii sul balcone e quando Harry fu seduto sulla ringhiera gli lasciai il polso ma persi l'equilibrio.

Caddi in avanti e, stavolta non c'era nessuno a prendermi.

Caddi di testa e, dopo un forte colpo, chiusi gli occhi.

Ero morta?

You and I || Niall Horan ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora