𝕋𝕒𝕝𝕜 𝔽𝕒𝕤𝕥

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"Vedete quel ragazzo laggiù? Quello che sembra sia caduto su un tosaerba? Indossa il maglione più brutto che abbia mai visto" sento Yasmine letteralmente urlare alle sue amiche.
L'intero tavolo si mette a ridere sbellicandosi mentre Eli cerca di coprirsi la cicatrice sul labbro e il maglione color cioccolato con un piatto vuoto. La bionda si guarda intorno con finta naturalezza per concentrarsi su di noi più di una volta ghignando tronfia e altezzosa.
"Non le devi ascoltare, a me piace il tuo maglione" esclamo incitandolo a lasciare il piatto. Lui sorride e mi ringrazia flebilmente, le prime parole uscite dalla sua bocca in mia presenza. Ciò mi porta a sorridere a mia volta, espressione che muta notevolmente quando sento un insulto della bionda diretto alla mia amica Aisha.
"Guardate Schifisha, sembra che abbia mangiato un'intera tavola da picnic" odo la ragazza e mi viene immediatamente voglia di andare a spaccarle la faccia. Stringo i pugni e indietreggio con la sedia facendo strisciare le quattro gambe metalliche pronta a fare una scenata (magari buttandole addosso il suo vassoio).
Appena mi alzo con l'intenzione di dirigermi verso il tavolo di Yasmine, Aisha mi scaraventa sulla sedia facendomi appoggiare le spalle allo schienale.
"Calmati e lasciala perdere" si raccomanda la studentessa dandomi qualche pacca sulla spalla.
Sbuffo e prendo un boccone di polpettone posando gli avambracci ai lati del piatto di plastica di fronte alle mie membra. Durante i restanti attimi di pausa pranzo il gruppo continua a prendersi gioco di ogni ragazzo che gli capiti a tiro e noi persistiamo a parlare ignorandoli.





"A dopo Ash"
"A dopo Jen"
Ci abbracciamo velocemente con i libri in grembo e corro verso i ragazzi che mi aspettano da lontano.

"Jen posso farti una domanda?" è Demetri a parlare.
"L'hai già fatta" affermo riferendomi al suo quesito, i tre ragazzi ridacchiano e Miguel mi da una pacca sulla spalla che mi spinge a guardarlo.
Egli alza gli occhi al cielo sorridendomi, "quanto sei divertente" commenta il ragazzo sarcasticamente; ciò mi spinge a sorridere, sembro una stupida e ne sono consapevole.

"Perché stai con noi?" chiede il Demetri fermandosi a guardarmi dopo aver tossicchiato per attirare la mia attenzione . "Perché non dovrei?" domando io terminando la mia camminata e posizionandomi vicino a loro.

"Non si risponde ad una domanda con una domanda" dichiara lo spagnolo fiero. "Siete simpatici" rispondo ignorando involontariamente la considerazione di Miguel, faccio spuntare le fossette ai lati della mia bocca. Ricominciamo a camminare, supero i tre ragazzi voltandomi verso di loro e iniziando a procedere all'indietro.

"Ma tu potresti stare con quelli lì, sprechi il tuo tempo" afferma Eli in un sussurro indicando una folla di ragazzi agghindati con tute gialle e blu e giacche sportive dei medesimi colori, alcuni indossavano occhiali da sole e giacchetti di pelle color senape, altri ancora avevano interi barattoli di lacca in testa. Riesco a vedere Demetri e Miguel che lanciano delle occhiatacce al loro amico facendogli segno di stare zitto, il ragazzo più pallido bisbiglia qualcosa simile a "chiudi la bocca".

"Se lo desideri potrei andare da loro anche subito" dico alzando le spalle e continuando a guardare il trio. "Ma da quanto potete constatare" mi interrompo per indicare il gruppo di studenti intenti ad accartocciare delle lattine di coca cola semplicemente schiacciandole sulla loro testa "non credo che il loro unico neurone riesca a gestire più situazioni contemporaneamente. Di conseguenza per prestare attenzione a me dovrebbero smettere di fare ciò che stanno facendo e non me lo perdonerei mai, si divertono troppo" concludo.

Prima di girarmi per iniziare nuovamente a camminare li vedo sorridere orgogliosamente e guardare in basso contenti.
In seguito a qualche passo mi volto all'istante con l'intenzione di aggiungere una cosa. Sbatto per sbaglio contro i tre amici e sorrido imbarazzata alzando le mani: non avevo intenzione di andargli contro. Mi allontano leggermente accertandomi che i ragazzi si siano fermati al mio fianco e parlo: "E Eli non ti sminuire così, sei sicuramente alla loro altezza sotto tutti gli aspetti".
Il castano mi sorride dolcemente mostrando i denti e volge il capo dalla parte opposta alla mia. Sicuramente mi abituerò alla sua estrema e perenne timidezza se continuerò a frequentare i ragazzi (non fraintendetemi: voglio diventare loro amica con il profondo del cuore, sembrano delle persone così pure e genuine; inoltre trovo fantastico il fatto che tutti conoscano la differenza tra genotipo e fenotipo. Il problema è che più il tempo passa e più ho paura che siano loro a non voler stringere amicizia con me, spero che siano solo alcune delle mie solite paranoie).

𝘍𝘳𝘪𝘦𝘯𝘥𝘴 𝘢𝘳𝘦 𝘵𝘩𝘦 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘭𝘺 𝘺𝘰𝘶 𝘤𝘩𝘰𝘰𝘴𝘦//𝐶𝑂𝐵𝑅𝐴 𝐾𝐴𝐼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora