Approfondimento: Dural

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In questi capitoli sono elencati tutti i popoli e gli esseri senzienti del continente di Phoel. Dato che non sono in grado di realizzare schizzi di persone (e qualcuno direbbe neanche degli animali guardando certi obbrobri del Bestiario lol) i personaggi sono rappresentati da immagini trovate sul web che si avvicinano il più possibile alla mia idea. L'ordine in cui li troverete non è cronologico e non ha significati in sé per sé. I quattro popoli originari e gli Umani sono apparsi su Phoel nello stesso arco di tempo, dunque non si può parlare di un popolo nativo univoco.

Premetto che le informazioni che state per leggere sono già presenti nel corso del libro; questa raccolta non è in alcun modo una scorciatoia narrativa, il suo scopo è l'essere un glossario consultabile dal lettore in qualunque momento per saziare eventuali dubbi e rinfrescarsi la memoria.

Dural/Nani

I Dural, tradotto nella lingua comune con il termine "nani", sono uno dei popoli originari di Phoel insieme a Ishkra, Uruls e Leisha. Sono la razza più forte fisicamente; sono più alti di quanto ci si può immaginare e raggiungono ampiamente l'altezza media degli adolescenti Umani, senza però superarla. Il loro pattern di colori è piuttosto scuro per quanto riguarda pelle, capelli, occhi (dal marrone al nero, passando per il grigio) e persino il sangue, che è nero. In compenso lo strato roccioso o minerario che ricopre la loro pelle alle estremità degli arti è davvero variopinto e copre una gamma di gemme e minerali impressionante. C'è chi dice che non sono i nani ad aver "copiato" le gemme, ma il contrario, e altri che sostengono che i giacimenti di gemme odierni sono vecchi cimiteri nanici. Nascono nella regione occidentale di Phoel, caratterizzata da un'intensa attività vulcanica, persino superiore a quella del Nord, e vaste lande desertiche o rocciose intervallate da qualche sprazzo verde e specchio d'acqua qua e là. La loro Capitale, Duralda, era un agglomerato di fortezze che cingeva un antico vulcano di tipo effusivo, ormai spento nei giorni in cui si svolge la storia, colmo di grotte minerarie che era l'ideale per le leccornie a base di gemme dei Dural e i lavori di forgiatura che avevano luogo proprio accanto a pozze di lava fumante. Si narra che la roccia di cui era composto questo vulcano di cui si è perso il nome fosse indistruttibile, più resistente della pelle del Dul più coriaceo; soltanto i Manipolatori del suolo, capaci di plasmare e impastare il corpo di Phoel, erano in grado di penetrare quella pietra e scavarvi le labirintiche gallerie che collegavano una fortezza all'altra. La regione dell'Ovest, sotto il loro governo, prese il nome di Impero Dural; alla guida dell'Impero c'era per l'appunto l'Imperatore, solitamente il Dul più tenace che coincideva con un Manipolatore del suolo in grado di rivestirsi la pelle già impenetrabile della roccia del vulcano che sorgeva al centro di Duralda. L'Impero aveva forti mire espansionistiche atte a riportare ricchezze in patria, il più delle volte il bottino di guerra non veniva neanche compreso dai Dural, i quali si divertivano lo stesso a darvi un prezzo. Si narra che non ci sia luogo nel mondo in cui i Dural non abbiamo messo piede per primi; nelle loro scorribande erano spesso accompagnati dagli Ishkra, che si univano a loro per il puro gusto dello scontro. I due popoli, piuttosto rudi e barbarici agli occhi del resto del continente, in guerra formavano un'accoppiata perfetta, una fenomenale diade di attacco e difesa; sebbene tirassero fuori il loro vero potenziale nelle gare di bevute dei grandi banchetti che si svolgevano dopo la vittoria. Le leggende narrano che furono proprio i Dural a scoprire il processo di fermentazione e a inventare l'alcol di Phoel, la prima di una lunga serie di scoperte e invenzioni dovute all'irrefrenabile curiosità e lo sconfinato ingegno dei Dural. Parlano il Dur, una lingua aspra e cacofonica seppur molto semplice e sbrigativa, soprattutto in forma scritta. Venerano il Grifone, Gutarr, che si racconta abbia dato origine a ogni forma di vita di Phoel insieme alla Fenice, al Drago e al Leviatano. Nel corso dei millenni svilupparono gran parte della tecnologia presente a Phoel, dagli attrezzi agricoli a quelli artigianali, passando per lame di ogni genere e concludendo con strampalati macchinari metallici animati a carbone che agevolavano il processo di lavorazione per i metalli. Perfezionarono inoltre l'arte mercantile, la topografia, la musica e l'arte orafa; è grazie a loro che gran parte di Phoel risulta antropizzata, i sentieri sono stati creati e il commercio si è diffuso su larga scala. Loro è anche il merito di aver portato grandi innovazioni nei campi sopracitati. Quando l'Ordine dei Custodi fu istituito in un breve momento di pace tra i quattro popoli e gli Umani, furono nominati rappresentanti Dural, Ishkra, Uruls e Leisha al fine di far perdurare questo raro equilibrio; il rappresentante dei Dural trasmise ai Custodi l'amore per l'avventura e la scoperta, e importantissime nozioni per la sopravvivenza che permise alla branca dei Custodi pionieri di nascere.

Le Cronache di Phoel - Il Risveglio della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora