In questi capitoli sono elencati tutti i popoli e gli esseri senzienti del continente di Phoel. Dato che non sono in grado di realizzare schizzi di persone (e qualcuno direbbe neanche degli animali guardando certi obbrobri del Bestiario lol) i personaggi sono rappresentati da immagini trovate sul web che si avvicinano il più possibile alla mia idea. L'ordine in cui li troverete non è cronologico e non ha significati in sé per sé. I quattro popoli originari e gli Umani sono apparsi su Phoel nello stesso arco di tempo, dunque non si può parlare di un popolo nativo univoco.
Premetto che le informazioni che state per leggere sono già presenti nel corso del libro; questa raccolta non è in alcun modo una scorciatoia narrativa, il suo scopo è l'essere un glossario consultabile dal lettore in qualunque momento per saziare eventuali dubbi e rinfrescarsi la memoria.
Umani/Ildur
Gli Umani sono noti nella lingua comune di Phoel con il termine "ildur" (ovviamente la storia è raccontata in italiano, quindi questo termine potrebbe apparire solo nel caso qualcuno parlasse le varie lingue, cosa che dubito accadrà ma non si può mai sapere). Sono la razza "mezzana" di Phoel, più forti fisicamente di Leisha e Uruls, ma più deboli di Ishkra e Dural. Anche la loro altezza ha le stesse caratteristiche, infatti sono più bassi di Leisha e Uruls, ma più alti di Ishkra e Dural. Hanno la maggior differenza etnica tra i membri di una stessa specie (praticamente identica a quella presente nella nostra realtà) e il sangue di colore rosso. Nascono nella regione centrale di Phoel, poi battezzata Entroterra, caratterizzata da vaste pianure fertili, attraversate da una vera e propria rete capillare di fiumi e torrenti, intermezzate da dolci colline. La loro Capitale, Marvìa, fu il primo insediamento a essere edificato dagli Umani in seguito alla loro dichiarazione di indipendenza che li liberò dalla schiavitù perpetrata dai quattro popoli originari. Nominarono loro capi un giovane guerriero di nome Earl Phels e la sua consorte, Merida, anch'ella combattente, (c'erano e ci sono tuttora poche distinzioni tra uomo e donna nella società Umana e che anche le donne scendessero in guerra era ed è prassi comune) che originarono l'attuale dinastia reale Umana e condussero in battaglia il loro popolo. Divenuti cavalieri e poi regnanti, una volta conquistata la libertà, si dedicarono alla costruzione della loro civiltà, che sviluppò e in certe occasioni anche migliorò i mestieri e le arti che gli Umani avevano svolto al servizio dei loro ex-oppressori. Gli Umani si dimostrarono essere ugualmente giusti, compassionevoli, audaci e ingegnosi rispetto agli Uruls, ai Leisha, agli Ishkra e ai Dural e infusero queste qualità riscoperte in un pantheon di quattro Dèi, non più mitologici ma umanoidi, in cui potessero rispecchiarsi: Stigo, Nima, Emga e Holso. La loro aspettativa di vita è la più bassa tra i popoli di Phoel, ammonta infatti a un massimo di 120 anni. Nel corso dei secoli il loro numero crebbe e la loro civiltà ebbe una fioritura in ogni campo, portandoli a poter rivaleggiare in battaglia con i quattro popoli; a quel punto, come prima cosa si assicurarono che la loro terra non venisse più usata come teatro di guerra dei popoli originari che, collocati geograficamente ai quattro confini dell'Entroterra, la attraversavano per dimezzare i giorni di marcia per le incursioni in territorio nemico. In questo periodo di stop alla guerra, fu istituito l'Ordine dei Custodi come ponte di unione tra gli Umani e gli altri popoli, come punto di partenza per un futuro di collaborazione e mutuo scambio culturale che continuò per quasi un secolo. Poi, con il fallimento della diplomazia e le rivalità riaccese, gli Umani dichiararono guerra al resto del continente e, durante il regno di Re Ludwen, riuscirono a sottomettere gli altri popoli; seppur non con l'appoggio dell'intera società Umana, Ludwen ripagò i figli delle Bestie con lo stesso odio e disprezzo mostrato ai suoi simili ai tempi della schiavitù.
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Le Cronache di Phoel - Il Risveglio della Fenice
خيال (فانتازيا)(Primo libro delle Cronache di Phoel) Da qualche parte, perso nell'oceano del tempo e a cavallo del confine tra mito e realtà, esiste un titanico continente: Phoel. Leggende arcaiche, bestie fantastiche e misteri fitti quanto il pelo di un Pium...