Il giorno dopo la stessa storia. Andava a fare colazione, ma non mngiava. Ogni tanto pensava ad Harry, e al modo in cui sarebbe morto. Dopo aver passato la mattina nella cella e il pranzo senza toccare niente, ora era nel cortile, sul solito gradino senza manette.
"Vorrei ucciderli tutti, vederli implorare la morte" pensava. Si guardava intorno, il bruno non c'era. Non le dispiaceva un po' di silenzio.
Rifletteva. "E se Styles fosse utile? Magari una volta fuori potrei ucciderlo, forse dovrei fargli credere che può servire" pensava.
Arrivò il bruno, prese gli occhiali dalla guardia e si mise accanto a lei. Nessuno dei due parlava, June rifletteva sul fantastico omicidio per Harry; lui pensava a quanto potesse essere vera la storia su di lei.
《Dimostrami che puoi controllare le persone da lontano, soltanto con gli occhi》le disse Harry.
Lei teneva lo sguardo basso, non aveva segni d'umore sul viso.
《Perché?》disse June.
《Voglio vedere fino a che punto potrei rischiare》
《D'accordo... guarda quell'uomo》June indicò discretamente un uomo di mezza età, alto, muscoloso e pieno di graffi 《Darà un pugno all'uomo accanto》.
June alzò lo sguardo, aspettando un contatto diretto con il grosso. L'uomo la guardò, si sentì in soggezione. June spostò lo sguardo sul suo compagno per poi tornare a lui, poi strinse un pugno. L'uomo scosse la testa, cercando di implorarla a fermarsi ma lei continuò a fissarlo e lui non poté far altro che girarsi vero il suo amico e mollargli un pugno sullo zigomo sinistro. Dopodiché la bionda abbassò lo sguardo a terra.
《Cazzo!》disse Harry. Era sorpreso, aveva visto con i suoi occhi ciò che la ragazza poteva fare stando ferma.
《Insegnamelo, ti prego》le disse.
《Non sapresti controllarlo》gli rispose.
《Allora insegnami tutto quello che sai》
La ragazza lo ascoltò bene, magari sarebbe stato utile, magari avrebbe davvero aiutato la squadra. Aveva dimostrato fegato a parlargli, evidentemente non era poi così male.
《D'accordo Styles, ti insegnerò tutto quello che so, poi una volta usciti sarai sotto il completo controllo di Jack e mio. Se ci volterai le spalle ti ucciderò, sono stata chiara?》
《Chiarissima》deglutì 《Chi è Jack?》
《Lo conoscerai》.
Passarono i successivi quattro mesi a lanciare coltelli, dare calci, uccidere o far perdere i sensi a seconda da dove colpivi la testa.
L'ora di ricreazione era davvero utile, si incontravano, si mettevano ad un angolo e provavano ogni tipo di attacco o difesa. June gli insegnò come curarsi le ferite e poter stare giorni senza mangiare. Harry ormai era una macchina da guerra ed era pronto ad evadere.
《Harry?》lo chiamò June. Lei ormai guardava in faccia solo lui. Harry non aveva paura di lei perché sapeva che June era capace di controllare gli occhi.
《Dimmi June》le rispose.
《Evadiamo dal carcere》.
Lei le aveva detto la strada, così si alzarono dalla panchina che non avrebbero più rivisto e andarono vicino alle guardie. Harry in poco tempo colpì in testa tutti facendoli accasciare a terra. L'allarme suonò e loro cominciarono a correre, davanti agli occhi degli altri detenuti smontarono la porta che portava al cortile e entrarono nell'edificio. Passarono davanti a celle su celle e alla fine raggiunsero la porta d'ingresso, loro sarebbero passati per di là perché era la via che sicuramente avrebbero controllato meno. Le guardie si misero davanti alle porte e lei con movimenti fluidi le sbaragliò tutte, riuscendo insieme ad Harry a raggiungere e disperdersi nel bosco appena fuori le mura.
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Prison || Harry Styles
Fanfiction《Perché credi che con te la cosa sia diversa? Ho fatto patire la fame senza provare niente. Ho tolto madri a figli senza provare niente. Ho tolto figli a madri senza provare niente. Pensi davvero che con te avrei pietà?》 June Jenson, diciotto anni...