Tutti amano, anche la morte

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Il tempo è come se si fermasse, la melodia del ferro che lancia scintille, unito al canto dei morti e della sofferenza. Accanto al re elfico mi sento invincibile, cercando di usare la rabbia mentre i corpi di innocenti si riversano a terra, mentre gli orchi vengono brutalmente uccisi dalle mani degli uomini ed elfi, che dopo tanto tempo, si sono riuniti per lottare. Ma nel mentre penso che tutto stia per finire e i nani di Dein si stiano ritirando, una tromba leva il suono degli alleati nell'aria, supero degli orchi e le mura crollate per vedere il crollo della parete della montagna cadere...

Una pesante campana in oro segna l'arrivo degli alleati, finalmente il re sta diventando tale, correndo fuori dal suo giaciglio per darci aiuto. Dein leva in aria grida che spronano nuovamente il suo esercito

<<Per il re! Per il re!>>

Finalmente sorrido.

Poi in lontananza vedo una cosa, sembra che il nostro caro Legolas voglia attaccare Azok, lo vedo arrampicarsi sul ponte altissimo che collega una montagna all'altra, dove sotto di sé il lago si è ghiacciato. Esco dalla città e comincio a correre, il re elfico ce la fa benissimo anche senza di me e con lui al fianco di Bard sarà difficile perdere.

Mentre corro evito tutte le lame, ma solo una riesce a ferirmi, sento la pelle della spalla destra lacerarsi e delle grida levarsi dietro di me. Prima che io possa voltarmi e uccidere l'orco responsabile, sento che vengo tirata su di peso alzandomi da terra, frastornata mi ritrovo davanti a Thorin, a pochi centimetri di distanza sopra un ariete gigantesco e galoppante. Vedo il dolore e rimorso più profondo nei suoi occhi, ma che sono tornati quelli di una volta.

<<Potrai mai perdonarmi?>> sussurra posando la fronte sulla mia

Credo che il bacio che gli do sia la risposta, finalmente è tornato, purché breve faccio infondere ogni mia frustrazione e amore nel bacio, assaporando finalmente l'odore di quercia.

<<Andiamo ad uccidere quella feccia>> dice spronando ancor di più l'ariete

Voltandomi mi metto in posizione e lo cavalchiamo, puntando Azok, che ci ha visti arrivare. Dietro di me anche gli altri cavalcano un ariete, lancio un segnale a Kili che lo vedo molto entusiasta di lottare, e mentre respingiamo gli orchi con le corna, tento di far volteggiare la spada ma la ferita sulla spalla è profonda e brucia...

<<Luthien sei ferita...>> sussurra Thorin nel panico, mi afferra la spalla facendomi male, ma così fermerà di qualche istante il sangue, posandogli una mano sulla sua sorrido<<Non è niente, ora pensiamo a farla finita con quell'orco pallido>>

Ma prima di raggiungergli sulle montagne devo fermare Legolas, anche se sembra aver cambiato strada. Credo voglia raggiungere il padre.

<<Mi fermo qui, ti raggiungerò tra poco>>

Thorin ferma l'ariete accanto ad un lato della città, mi guarda come se temesse che verrò ferita nuovamente. Prendendogli la mano dopo essere scesa, cerco di fare un sorriso e nascondere la paura.

<<Tornerò Thorin, ora va e sta attento!>> grido

Corro via mentre un suo grido sprona gli altri, comincio a correre il più velocemente possibile. Scavalco agilmente le mura della città e con una capriola sono dentro, ma la vista del sangue mi blocca... tutti quei morti, gli elfi riversi a terra e...

Thranduill osserva agghiacciato la scena, so quanto tenga al suo popolo e questo lo ferisce internamente, posandogli una mano sulla spalla noto con piacere che c'è anche Legolas ora, appena mi vede sorride triste ma vedo che sta bene.

<<Richiama la compagnia...>>

Non si riferiva a nessuno di noi, ma al capo generale dell'esercito, il quale suona un corno mandando l'allarme <<Mio signore, invia questa forza a colle corvo, i nani stanno per essere sopraffatti, dobbiamo avvertire Thorin>>

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