Non abbiamo atteso alcun istante prima di rimetterci in cammino, ora privi di cavalli per averli abbandonati prima delle montagne cadenti, il tempo che ci impiegheremo sarà il doppio. Abbiamo camminato per giorni attraversando la fitta foresta, ormai è sopraggiunta la notte e dobbiamo accamparci verso l'alto, almeno su quella piccola collina che ormai si avvicina sempre di più. Thorin sembra essersi ripreso del tutto, gli sto accanto mentre i nani riempiono Bilbo di domande su come abbia fatto a fuggire dai goblin, a quanto pare è stato trattenuto da un essere strano, magro e ricurvo sulla schiena che continuava a fargli degli indovinelli, minacciandolo di morte.
<<Ecco qui è perfetto, speriamo che non saltino fuori altre sorprese>> commenta Kili
Abbiamo scalato una piccola altura dove una roccia accanto ci farà da para vento.
Prendo posto accanto a Thorin che sembra avere lo sguardo perso, con le gambe a penzoloni sul vuoto mentre osserva il panorama. Almeno Gandalf non ci ha ancora abbandonati di nuovo.Appena mi vede gli vedo il viso illuminarsi e rasserenarsi, appoggiandomi alla sua spalla prendo un bel respiro assaporando l'aria pulita della notte.
<<Non abbiamo più parlato di quello che è successo, non puoi capire cos'abbia provato nel rivederti>> posso e anche solo immaginarmelo mi fa star male <<Sono passati cinque lunghi anni>>sospiro
In tutto questo tempo mi ero convinta che, senza di me, la vita di Thorin sarebbe stata priva di pericoli.
Thorin si irrigidisce e temo di aver detto qualcosa di sbagliato, prendendomi il mento tra le dita mi fa alzare lo sguardo, sembra anche più addolorato di prima
<<Sono passati cinque anni?>> esclama sbalordito
Mi volto per il fatto che abbia attirato l'attenzione sia dei fratelli, che di Balin.
<<Pensavo sarebbe stato meglio, che non ti saresti più cacciato nei guai... e non sapevo dov'eri io... pensavo avessi corso meno pericoli. Poche notti fa sei quasi morto>>
Non so cosa dire e questo non fa altro che schiacciarmi dal senso di colpa, una mano stringe la mia con abbastanza forza, come se lo avessi fatto arrabbiare
<<Luthien, tu sei morta per me una volta... >> <<Lo so ma... non so cosa dire va bene? Mi dispiace, sono stata una tremenda egoista e ora vorrei solo rimediare>
Interrompendomi mi bacia con passione, sento tutto il bisogno che aveva dissiparsi in un unico bacio, gli infilo le dita tra i capelli cercando di far durare in eterno questo magnifico momento, passo una mano sulle spalle ed è come se accarezzassi un tronco solido e forte.
<<Come hai fatto quindi a tornare in vita?>> mi chiede come si scosta <<Lady Galadriel mi ha presa e mi ha riportata in vita a Gran Burrone, ancora non vuole dirmi il perché... dice che ho un destino più grande da compiere>> ripeto le sue stesse parole.
<<Non ho mai adorato gli elfi come ora>> ironizza riferendosi al fatto che è stato uno di essi a riportarmi in vita <<Sei... sei mai tornata a Bosco Atro?>> mi chiede poi temendo quasi la risposta.
<<No e non ho intenzione di farlo, non ho voglia di subire l'ira di re Thranduill>> scherzo facendogli fare un sorriso <<Si beh... so cos'avrebbe provato a fare>> la sua voce non mi piace e so il perché, credo che Thranduill mi avrebbe richiesto di sposarlo per diventare la sua compagna.
Non sono mai stata certa che quell'elfo mi amasse, ma forse Thranduill è fatto così e se non ottiene ciò che vuole, preferisce perderla in modo tale da non vederla più, infatti mi ha cacciata dalla mia stessa casa.
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Elven Blood
Fanfic( Questo racconto rivisita la storia dei tre Lo Hobbit, ma alcune cose potrebbero essere cambiate) Gli elfi non possono amare i nani... Ecco con ciò con cui sono cresciuta, con la convinzione che il grande re Thranduill avesse ragione e che io, elfa...