Dal gabinetto, ecco da dove li ha fatti entrare. Mi sono messa davanti alla porta di questo e l'odore che ne usciva non era certo il migliore, li ho aiutati ad uscire e per poco non rigettavo tutto ciò che avevo mangiato. Anche il figlio di Bard aiuta, è un ragazzo molto carino e disponibile, assieme alle due figlie una più grande e l'altra più piccola, che lo hanno accolto in un caloroso abbraccio.
<<Bard? Potresti darmi dei vestiti? Ho bisogno di un bagno>>
Annuisce contento e manda sua figlia più grande, che è più o meno della mia altezza, ad aiutarmi per preparare una vasca e dei vestiti della sua taglia. Mi porge una camicia bianca stretta, userò il mio corpetto di cuoio mentre un paio di pantaloni scuri me li da lei.
Fatta la vasca e vedendo finalmente i miei capelli tornare bianchi, torno nel piccolo salotto dove tutti si stringono in coperte infreddoliti.
<<Non vi staranno a pennello, ma vi terranno caldo>>
La ragazza più piccola, dai lineamenti infantili e una lunga treccia bruna, porge ad ognuno dei vestiti puliti.
<<I nani che escono dal gabinetto ci porteranno fortuna?>> esclama la più piccola, il padre si lascia sfuggire una risata mentre, Duain il solito irritabile, le lancia un'occhiata seccata.
<<Grazie Bard, di tutto>>
Soprattutto per il fatto che si, si è fatto pagare, ma ha speso le monete per pagare il pesce che ha coperto i nani. Thorin mi passa a fianco velocemente per sedersi sul ripiano della bassa finestra, ma nel mentre, dice in modo scontroso:
<<Si anche se alcuni metodi non sono ben graditi>>
Mi lascio sfuggire un sorriso imbarazzato ma Bard non capisce perché gli dia tanto fastidio. Un elfo e un nano assieme? Impensabile.
<<Quella è una lancia del vento nanica> sussurra poco dopo Thorin ammirando fuori dalla finestra, Bilbo si avvicina con una tazza fumante tra le mano <<Sembra che tu abbia visto un fantasma> commenta
Mi sporgo verso la finestra, è una torre dove un'enorme balestra veniva usata per colpire il drago, con spesse frecce nere, le quali solo esse potevano scalfirne la solida pelle.
<<È così, l'ultima volta che abbiamo visto una tale arma, una città andava a fuoco> spiega Balin intromettendosi
<<Se la mira degli uomini fosse andata a segno, molte cose sarebbero cambiate>> ammette Thorin con voce solenne
Dopo qualche ora riesce a lanciarmi uno sguardo triste, senza il drago, non avremmo mai lottato contro gli orchi e io non sarei morta assieme a suo nonno. Mentre il padre, è fuggito e non si è più visto.
<<Parli come se ci fossi stato> ammette Bard incantato e come risposta Thorin dice che tutti i nani conoscono il racconto, ma forse il figlio di Bard non è molto contento della storia raccontata <<Allora saprai che Ghirion è riuscito a ferire il drago, gli allentò una squama sotto l'ala destra, ancora un colpo e avrebbe ucciso la bestia>>
Sembra molto fiero di questo, mi chiedo se Ghirion non sia un loro antenato <<Quella è una favola giovanotto, niente di più>> ride Dualin in risposta.
Ma il momento favola è finito, perché Thorin si fa avanti richiedendo le armi, Bard esce subito dopo dicendogli di rimanere qui, se usciamo e le guardie ci vedono potrebbero arrestarci.
Mentre lo aspettiamo, la sorella più piccola mi si avvicina <<Non avevo mai visto un elfo bianco da così vicino, sei così bella!>> esclama
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Elven Blood
Fanfic( Questo racconto rivisita la storia dei tre Lo Hobbit, ma alcune cose potrebbero essere cambiate) Gli elfi non possono amare i nani... Ecco con ciò con cui sono cresciuta, con la convinzione che il grande re Thranduill avesse ragione e che io, elfa...