Capitolo 74

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"Sono così nervoso," sussurrò Harry, battendo il piede sul pavimento. Louis mise una mano sul ginocchio di Harry per farlo smettere di rimbalzare ma non funzionò.

"Anche io." Louis lanciò un'occhiata al ragazzo. "Hanno appena ottenuto i miei risultati quindi non sanno in che fase mi trovo. Lo scoprirò oggi."

C'era silenzio tra loro, un silenzio confortevole ma snervante, e Harry poteva praticamente sentire il suo respiro e il battito del suo cuore nelle orecchie. Harry aveva paura, ma desiderava ardentemente che l'infermiera uscisse e chiamasse il nome di Louis. Voleva sapere, ma allo stesso tempo non voleva, ed era così completamente lacerato.

Louis sembrava altrettanto nervoso, canticchiando ad ogni canzone anche se non la sapeva e si mordeva le unghie. Era un'abitudine che aveva sempre avuto e aveva detto ad Harry che voleva rompere. Così Harry allungò una mano e gli afferrò delicatamente la mano e la tirò via dalla bocca, mettendola invece sul suo grembo.

"Pensi che mi aiuterà?" sussurrò Louis senza fiato. "Sposta la mia mano un po' più in alto."

Harry arrossì profondamente, tirando la mano di Louis sul suo petto e appoggiando la guancia su di essa.

Louis si allungò e gli baciò la testa dolcemente e a lungo, prima di sussurrare all'orecchio del ragazzo: "Posso sentire il tuo battito cardiaco, angelo."

E Harry quasi si ruppe laggiù, quasi cadde a pezzi proprio lì nella sala d'attesa. Perché wow, amava così tanto Louis, più di un milione di parole non avrebbero potuto esprimerlo, più di ogni altra cosa al mondo. E il fatto che il suo amore fosse nel destino del cuore di un altro ragazzo era una delle cose più spaventose che potesse mai immaginare. Louis potrebbe semplicemente andarsene, il cancro ai polmoni potrebbe essere troppo e poof, se n'è andato. E poi Harry non sarebbe mai stato in grado di superarlo, non sarebbe mai stato in grado di vivere con se stesso, non sarebbe mai stato in grado di vivere di nuovo, di sentire qualcosa di nuovo.

"A cosa stai pensando Harry? Stai bene?" chiese Louis a bassa voce, allungando la sua mano per spazzolare via alcuni riccioli vaganti dagli occhi di Harry. Il ragazzo più giovane annuì automaticamente, ma poi iniziò a scuotere la testa, mordendosi il labbro e lottando per trattenere il respiro che aveva bisogno di rilasciare. Aveva paura che se lo avesse fatto avrebbe iniziato a piangere, e non voleva che ciò accadesse.

"Piccolo, potrebbe essere molto meglio di quanto pensi. Vedi? Louis sta bene." Louis si sporse e baciò Harry. "Posso ancora baciarti. Va bene? Io-non sto morendo." Abbassò la voce. "Non sto morendo."

"Louis Tomlinson?" C'era un'infermiera in piedi nella sala d'attesa, con un blocco-appunti in mano. Di circa trenta - quarant'anni. Louis si alzò immediatamente, respirando profondamente anche se dovette emettere qualche colpo di tosse un paio di secondi dopo. Harry gli sorrise tristemente e lasciò che Louis li guidasse mano nella mano per seguire l'infermiera.

"Vieni con me, amore", disse l'infermiera a Louis. "Mi chiamo Drew, per oggi sarò la tua infermiera." Li guidò verso una stanza in fondo al corridoio, e fece sedere Louis sul tavolo con carta increspata. Harry sedeva su una sedia vicina, osservando Drew che si sedeva al computer e digitava alcune cose.

"Va bene Louis. Quindi i tuoi test sono arrivati, piccolo. Il dottore verrà dopo che avrò compilato tutte queste domande necessarie. Mancanza di respiro?"

"Sì," disse Louis tranquillamente.

"Urina scolorita?"

Louis strizzò gli occhi, prima di scuotere la testa. "Uhm, no."

"Hai già smesso di prendere il Prozac?" Drew lo guardava tristemente ogni volta che Louis guardava Harry prima di scuotere la testa.

"Louis, devi smettere di prenderlo il prima possibile. Se ti mettiamo in cura, il Prozac potrebbe interferire con essa."

I sleep naked- Traduzione italiana dal capitolo 64 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora