Capitolo 18

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Mi sveglio pieno di dolori e mi alzo -odio il divano- sbuffo, vado in camera a prendermi i vestiti per sistemarmi, ma noto che manca Yoongi -sicuramente è uscito- devo cercare un modo per fargli tornare questa memoria...

Mi lavo, mi vesto e poi faccio colazione e mentre sono seduto a fissare il vuoto disperato, sento la porta aprisi, così mi giro e vedo Yoongi...

-giorno- mi sorride -giorno- ricambio accennando un lieve sorriso, dopodiché mi alzo e lavo le cose che ho messo in mezzo -scusa se ti tratto come un estraneo- mi dice sedendosi, io alzo le spalle solamente -lo capisco...tranquillo- gli sorriso -DING~DONG- suonano il campanello -vado io...- dice Yoongi...

-YOONGI HYUNG!!!- urla Jo-glian e io entro in panico, Yoongi si gira verso di me e mi mima un "è lei tua figlia" e io annuisco e così lui la prende in braccio e ci parla un po' -io adesso devo andare, poi la vengo a prendere sta sera, la sistemi un po', perché viene a mangiare fuori con me e il mio compagno- mi spiega Jungkook -va bene- gli dico -PAPAAAAAAAA- urla correndo verso di me Jo-glia e io la prendo in braccio -devo fare pipì- mi ride e io l'accompagno in bagno...

-quando hai finito, sai quello che devi fare- gli ricordo e poi esco dal bagno...

-è così piccola e innocente- mi sorride Yoongi -già- aggiungo io -non voglio dirgli nulla di quello che è successo- gli confesso -non ti preoccupare, lo capisco- mi dice comprensivo -posso sapere perchè porta il mio cognome?- mi chiede e subito dopo spunta Jo-glian -papa dove sono le bambole?- mi chiede gentilmente e io gliele prendo e gliele sistemo e lei inizia a giocarci...

Subito dopo torno da Yoongi -quando sono rimasto incito, Jungkook era scappato via, poi ho incontrato te e mi sei stato vicino tutto il tempo e siccome Jungkook, non si era preso le sue responsabilità e tu, invece sì e mi hai sempre supportato, avevamo deciso di mettergli il tuo cognome- gli spiego in breve -ah...ho capito- mi dice confuso...

Arriva la sera, Jungkook si prende Jo-glian -io vado a letto- gli comunico -io esco un po', ho bisogno di una boccata d'aria- mi dice, così esce e io mi corico...

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