"la amo ma la odio"

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Erano circa le 20:00 di sera, in casa ero sola, gli altri erano usciti e sarebbero tornati molto tardi.

Cinque da quello che ho capito non è andato con loro, ma non sentivo nessun rumore, forse si era già addormentato.

Il che è una cosa positiva, così posso girare per casa senza aver paura di incontrare il suo sguardo di odio nei miei confronti.

Scendo in soggiorno per andare a prendere un bicchiere d'acqua dalla cucina.

Ma sento frugare nei cassetti.

Saranno dei ladri.

Bhe hanno sbagliato casa.

I rumori provenivano dal bar del soggiorno.

Ritorno sopra e prendo una pistola di Alex e scendo dinuovo in soggiorno seguendo i rumori.

Faccio piano in modo da aver un effetto sorpresa e attaccarlo prima che mi possa attaccare per primo.

Giro il piano del bar, da dove sentivo i rumori.

Stavo per sparare, quando mi accorgo che non era un ladro

Era Cinque.

Ed era ubriaco fradicio.

Per terra c'erano circa 3 bottiglie di vodka vuote.

Cazzo.

All'inizio non si accorge della mia presenza.

Arianna:cavolo Cinque che stai facendo.

Prima che potesse prendere un'altro sorso da un'altra bottiglia glie la prendo dalle mani.

Cinque:ehy quella è mia.
Arianna:per stasera basta bere, su andiamo.
Cinque:chi sei.
Arianna:come chi sono, non mi conosci?

Evidentemente aveva bevuto troppo, non stava capendo niente.

Cinque:no.
Arianna:meglio così.
Cinque:dove sono?
Arianna:a casa tua.
Cinque:e che ci fai tu a casa mia.

Se gli avessi detto chi sono anche se era ubriaco si sarebbe arrabbiato.

Arianna:oh bhe sono una tua...conoscente.
Cinque:una mia conoscente?
Arianna:oh si, ci conosciamo proprio bene.
Cinque:non mi ricordo.
Arianna:lo so...perché ti sei messo a bere.
Cinque:ho sempre pensato che bere facesse sparire tutti i miei problemi, ma sai che ti dico? Non è così.

Metto il suo braccio intorno al mio collo e lo porto a peso morto il più lontano possibile dal bar della casa.

Cinque:La ragazza che ho amato più della mia vita mi ha lasciato.

Era tutta colpa mia.

Cinque:e io la amavo.

Non volevo pensare a quello che stava dicendo, sentirlo parlare di me in quel modo mi distruggeva, e mi distruggeva ancora di più vederlo in queste condizioni, soprattutto se era tutta colpa mia.

Lo porto in bagno e lo faccio corigare nella vasca.

Poi prendo il doccino, glie lo punto in faccia e lo apro in modo da svegliarlo del tutto.

Arianna:va meglio?
Cinque:no, mi vuoi uccidere?

Che cosa si fa per far riprendere qualcuno dall'alcol?

Cinque:non so chi tu sia, ma ti do un consiglio.
Arianna:...
Cinque:non amare mai alla follia una persona, perché finirà per farti rimanere di merda...basta vedermi.
Ho 58 anni e vado ancora dietro ad una persona che non mi ama.
Arianna:lei ti ama Cinque.
Cinque:e che ne sai tu.

~non capisco se tu sia il mio sogno o il mio incubo peggiore~ ❤FIVE HARGREEVES❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora