A Captain America Fanfiction ⍟
Amelia Miller vive per il pericolo, adottata dallo S.H.I.E.L.D. appena nata, è stata addestrata per diventare l'arma segreta che tutti vorrebbero avere. Nonostante l'impeccabile arte spacca culi, Amelia ha delle abili...
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song: Dark Red by Steve Lacy
„𝙲𝚞𝚕𝚘 𝙳'𝙰𝚖𝚎𝚛𝚒𝚌𝚊"
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Non esiste il "momento giusto", c'è il tempo e quello che si sceglie di fare con esso.
Nick me lo ripeteva sempre prima di ogni missione. Dove c'era bisogno del mio intervento, io ero pronta ad ascoltare. Diceva che mia madre era solita ribadire questa frase, ogni volta la stessa storia, gli era venuta la nausea. Fury non mi aveva mai confessato la causa della sua morte, nonostante la mia continua lagna. Non avrebbe mai ceduto alle mie preghiere però. Nick Fury, la persona più testarda al mondo, quasi più di me. Perciò, fin da quando ne ho memoria, avevo provato ad investigare da sola, in segreto.
Era abbastanza difficile lavorare alle spalle di Nick, la persona che mi aveva adottata. Ma proprio perché ero stata addestrata da lui che riuscivo a manipolarlo, in un certo senso. Recitavo la parte della ragazza ubbidiente, così da avere più libertà. Un esempio fu proprio il giorno in cui, posso dire, che la mia vita cambiò radicalmente.
«Amelia!» chiamò Nick appena entrato in palestra.
Non feci caso a lui in un primo momento, stavo facevo il culo al mio allenatore e non volevo perdere. Avevamo scommesso.
Quindi vidi, con la coda dell'occhio, un Fury infastidito e impaziente, che aspettava che il suo agente preferito smettesse di essere così egocentrica.
Continuò a chiamare il mio nome, sbattendo i piedi a terra per catturare la mia attenzione, che riuscì a prendere solo una volta che misi al tappeto il soggetto che mi trovavo davanti. Lo aiutai ad alzarsi, dopodiché mi misi un asciugamano intorno al collo e mi feci strada verso l'uomo dall'occhio bendato.
Una volta davanti a lui, mi porse una bottiglietta d'acqua, che bevvi tutta in poco tempo. «Allora? Cosa c'è?» chiesi.
«Sei richiesta per la missione di stasera» disse lui coinciso.
«Sono richiesta da chi?» sorrisi divertita.
«Da me» cominciò a camminare intorno alla mia figura sudaticcia. «Mentre gli altri saranno impegnati a liberare gli ostaggi, tu devi prendere un po' di informazioni per lo S.H.I.E.L.D.. Tutto chiaro?» finì ritornando davanti a me, porgendomi una chiavetta USB argentata.
La presi in mano e la analizzai per pochi secondi. «Ci sarà chi penso io?»
«Non infastidirlo, Amelia,» disse puntandomi il dito contro. «Non deve distrarsi per nessun motivo»