- 𝘤𝘩𝘢𝘱𝘵𝘦𝘳 𝘵𝘸𝘦𝘯𝘵𝘺

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„𝙿𝚘𝚛𝚝𝚊𝚖𝚒 𝚅𝚒𝚊"

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„𝙿𝚘𝚛𝚝𝚊𝚖𝚒 𝚅𝚒𝚊"

Tutti prendono decisioni nella vita. Che siano giuste o sbagliate vanno fatte per completare l'arco del proprio destino.
Io lo avevo capito in quel preciso momento quale fosse il mio posto, la mia decisione.

Sembrava proprio che la parte razionale del mio cervello si fosse messa in moto per farmi capire una volta e per tutte che la gente, che camminava al mio fianco sul campo di battaglia, era quella giusta.
Non importava il passato delle nostre azioni finché non ci saremmo guadagnati anche un futuro.

Steve alla mia destra e Natasha alla mia sinistra, seguita da Bucky e T'Challa, che guardavano tutti i nuovi arrivati sulla Terra come prede da cacciare.
Solo una sottile parete, che proteggeva il Wakanda, ci separava da loro, tuttavia pareva tutto più complicato di così; al che i tre mi lasciarono da sola insieme all'uomo dal braccio di metallo e andarono incontro ai due alieni che contemplavano confusi la barriera.

Non sembrava andare molto bene la conversazione, poiché quelle specie di grosse e spaventose navi spaziali si innalzarono ancora di più facendoci tutti allarmare. Ma noi ci aspettavamo proprio questo.

«Si sono arresi?» domandò James al suo amico, appena tornato.

«Non proprio» rispose lui, mandandomi un occhiata preoccupata, prima di ritornare a guardare l'orizzonte.

Il prato oltre la barriera pullulava di schifosi esseri di ignota provenienza.

«Odio gli insetti» borbottai a denti stretti, facendo girare Natasha verso di me solo per poggiare una mano sulla mia schiena in senso di conforto.

«L'abbiamo fatta incazzare» disse lei in cambio.

I piccoli mostri sbattevano e morivano in un solo colpo, allora perché stavano continuando a farlo?

«Si stanno suicidando» accusò, invece, Okoye.

Ed era proprio così, ma più lo facevano, più corpi mozzati entravano nel nostro territorio. La faccenda mi puzzava.

In effetti, neanche dopo qualche secondo, si rialzarono da terra come nuovi. Pronti ad attaccarci. Il fatto era che, questa volta, anche noi lo eravamo.

I guerrieri intorno a noi portarono i loro scudi in alto; Bucky, Bruce, Sam e Rhodey sparavano; le Dora Milaje lanciavano le loro lance, mentre io potevo semplicemente aiutare con tutto il potere a cui avevo accesso.
Nonostante, però, tutto il nostro sforzo, loro avevano di certo una strategia per colpirci alle spalle, così da andare a prendere la loro preziosa Gemma della Mente.

Age Of Caos » Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora