A Captain America Fanfiction ⍟
Amelia Miller vive per il pericolo, adottata dallo S.H.I.E.L.D. appena nata, è stata addestrata per diventare l'arma segreta che tutti vorrebbero avere. Nonostante l'impeccabile arte spacca culi, Amelia ha delle abili...
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„𝙳𝚎𝚟𝚘𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎"
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Lo sfondo nero si mischiava ai colori violacei che vibravano nell'aria. Come se mi stessero ipnotizzando. Le palpebre, al momento chiuse, avevano il comando sulla loro stessa apertura e chiusura, non lasciandomi scegliere. Percepivo forti scosse e voci mischiate tra di loro, creando uno scombuglio che mi fece girare la testa prima ancora di rivedere la luce. Ero incastrata e non vedevo una via d'uscita.
«È perché Thanos ha distrutto metà della sua gemma, involontariamente» cominciò quella che riconobbi come la voce di Rocket. Era al mio fianco ma non riuscivo a raggiungerlo, era tutto così ovattato. «Di conseguenza anche i suoi poteri funzioneranno per metà»
Non capivo davvero cosa diceva, anche se era portatore di brutte notizie io non le avrei distinte l'une dalle altre.
«Mi dispiace, povera ragazza. Sembra davvero attaccata ai suoi poteri» questa volta una dolce donna prese parola. Pensai subito a Pepper.
«Lo è. È l'unica cosa di cui si fida più di se stessa» Tony? Si era ripreso? Quanto tempo era passato?
La domanda più importante mi sorgeva in qualche parte del cervello ancora addormentato, ma che più tardi si tradusse nella seguente: perché proprio ora riesco ad attingermi alla realtà che mi circonda? Dove sono finita nel momento del crollo?
«Aggiornamenti?» il suono che più mi deliziava al mondo aveva appena varcato la soglia della porta, avrei creduto. Steve era lontano, ma la sua grande voce si faceva spazio tra le mie orecchie come se fosse musica ascoltata da delle cuffiette.
«Abbiamo fatto un'analisi del suo sangue ed è impregnato di una sostanza sconosciuta» Banner informava del mio stato a tutti, come un vero dottore avrebbe fatto ai cari del paziente. «La parte ancora funzionante della gemma l'ha messa direttamente in uno stato di coma, altrimenti...»
"Altrimenti sarebbe morta". Voleva aggiungere alla frase, ma il tremolio formatosi nella sua gola glielo impediva. Lo avvertivo.
«Il liquido vuole disintegrarla dall'interno come se fosse lei stessa una gemma» proseguì Tony, tirando su con il naso. «Stiamo cercando un modo di trasfusione sicuro»
Quello che ne rimaneva degli Avengers era riunito intorno a me, le altre questioni che gli avrebbero fatti litigare erano state messe da parte. Mi sentivo importante anche da mezza morta.
«Portatela di nuovo qui» Natasha aveva implorato, con un tono di voce che non le avevo mai sentito spiccicare prima. Si sentiva vulnerabile e non le piaceva. Questo era una delle cose che avevamo in comune io e lei.