Era la mia unica speranza

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Da lì riuscivo a vedere tutta la battaglia. I vampiri continuavano a lanciare i corpi dei lupi in aria, spezzando loro il collo. Cadevano in molti devastati dalla forza degli immortali. Un ragazzo dai capelli dorati stava sorprendentemente mettendo alle corde Hunter. Lo vidi, in un secondo momento, schivare un affondo del lupo e spingerlo da una parte facendolo cadere. Mi sembrava di essere al cinema, io ero lo spettatore e quella la scena madre di un film, solo che quello a cui stavo assistendo non era una fantasia, ma la pura realtà.

Ma poi la vidi. Aria stava combattendo contro tre lupi contemporaneamente, quando uno di loro riuscì ad afferrarla e a sbatterla contro un tronco. Il lupo così le si avventò contro e con le fauci spalancate cercò di morderle la gola. Un rivolo di sangue scese dalla pelliccia e andò a macchiare il prato verde scuro.

In quel momento potevo giurare di aver sentito il mio cuore spezzarsi. Era una sensazione strana, effettivamente. Ti si mozza il fiato per qualche secondo, poi senti una sorta di vuoto, di voragine, perforarti lo stomaco. E accade, ma non sei più vivo.

La vista del sangue accese qualcosa dentro di me, una furia nascosta e addormentata che ora sembrava emergere con forza, facendo aprire una voragine nel mio petto. I due Beta mi trattenevano ancora per le braccia, cercai di divincolarmi urlando: "Lasciatemi andare!"

Erano forti, mi tenevano fermamente per le braccia e il busto, non sarei riuscito a superarli con la sola forza, dovevo trovare un altro modo. Finsi di stare male, afflosciandomi, cadendo in ginocchio e rimanendo immobile con gli occhi chiusi. Li sentii dire: "Che gli prende?" E sentendo le loro mani mollare la presa, mi trasformai subito in lupo e corsi via da loro, saltando un cespuglio ed entrando nel mezzo della battaglia.

Il frastuono mi investì subito, urla, guaiti e gocce di pioggia si alternavano all'unico rumore che avrei voluto udire. Il battito del suo cuore. Un silenzio assoluto che faceva scomparire anche gli altri rumori.

Mi voltai nella sua direzione, il lupo la guardava con un ghigno soddisfatto, il sangue gli colava dalla bocca sulla gola. Un istinto omicida si impossessò di me. Dovevo ucciderlo, doveva soffrire come lei, dovevo vendicarla.

Ma prima che avessi il tempo di muovermi, un lupo dalla pelliccia scura gli saltò addosso, rotolando con lui. Era Hunter.

Hunter era riuscito ad atterrarlo e sentii che gli urlava: "Cosa hai fatto? La pagherai!" Così gli ruppe il collo, un sonoro crac si diffuse per la radura.

La maggior parte dei lupi era stata sconfitta, mentre altri erano scappati. Ora i tre vampiri erano in piedi uno di fianco all'altro e facevano da scudo ad Aria e al ragazzo biondo che la teneva tra le braccia.

Hunter, che non aveva possibilità di affrontarli, scappò via. Decisi di seguirlo, d'altronde era stato lui a mettere Aria in questa situazione, era lui che voleva farle del male.

Correva veloce in mezzo al bosco, schivando massi e rami bassi. Cercai di stargli dietro, ma era più veloce di me, nonostante fosse ricoperto da ferite.

Ora il cielo si stava schiarendo e non pioveva quasi più, si prospettava una bella giornata. Nonostante questo sentivo ancora la mano fredda del dolore e della solitudine farsi strada nelle mie viscere.

Alla fine riuscii ad accorciare la distanza con Hunter e gli saltai addosso, facendolo atterrare sotto di me. Mi aspettai di vedere un'espressione sbalordita o arrabbiata sul suo viso, invece ne trovai una completamente diversa: tristezza. Tristezza per cosa? Per la morte di Aria? O per la sua sconfitta?

Volevo dirgli quanto lo odiavo, quanto avrei voluto ucciderlo ma mi precedette: "Mi dispiace Nic. Mi dispiace per la sua morte" Mi guardò negli occhi e solo ora notai che non erano più rossi, ma stavano lentamente virando verso un arancio scuro, segno che aveva perso il potere di essere Alpha.

"Ma fammi il piacere! Tu volevi solo questo! Non aspettavi altro!" urlai con il fiatone, poi aggiunsi "Tutte quelle cose carine che mi avevi detto, quando Aria era entrata nel branco, erano solo una finzione, un modo per tenertela buona e al tuo servizio! Sono stato stupido a dirti che era un'ibrida!"

"Io le volevo bene! Volevo creare un mondo nuovo con lei! Era la mia unica speranza, l'unico motivo di riscatto per i licantropi. Non saremmo più stati solo delle bestie odiate da tutti, costretti a essere segregati in una foresta. Ma ora non si può più fare niente" disse sospirando.

"Non hai mai pensato a cosa volessero gli altri? A cosa volesse Aria? L'avresti uccisa dentro, facendolo. L'avresti trasformata nel motivo per cui tutti odiano la nostra razza!" gli risposi arrabbiato.

Non sarebbe cambiato niente. Anzi, avrebbe alimentato ancora di più l'odio e la paura degli umani e prima o poi avrebbe portato ad una vera guerra tra i soprannaturali e gli umani. Ma ora che Aria era morta, non poteva raggiungere questo suo obiettivo, perchè un branco di lupi sarebbe uscito sconfitto contro così tanti umani. Un ibrido invece era molto più forte, aumentando di molto le probabilità di successo. Per questo le unioni tra le specie erano da sempre vietate, oltre per l'odio reciproco, ma anche per questo loro immenso potere. Avendo vissuto la maggior parte della sua vita tra i non-soprannaturali e non essendo stata addestrata da una strega esperta, Aria non aveva raggiunto il suo pieno potenziale e molto del suo potere era rimasto nascosto dentro di lei, nel suo subconscio.

"Uccidimi"

Rimasi spiazzato dalla sua richiesta. Anche se lo odiavo con tutto me stesso, anche se mi aveva privato della mia infanzia perchè voleva che diventassi sempre più forte, più agile e più veloce, allenandomi molto di più di un normale cucciolo, non volevo ucciderlo. Mi aveva cresciuto lui dopo la morte dei miei genitori, era stato lui ad asciugarmi le lacrime e a scacciare i miei incubi.

"Non posso" risposi, spostandomi da lui e lasciandolo libero. 

"Speravo di averti addestrato meglio. Sei debole! Come tutti gli altri. Aria l'avrebbe fatto, mi avrebbe ucciso" disse ghignando.

"Non nominarla! Ora vattene e dimenticala!" Gli urlai e mentre correva via aggiunsi sottovoce: "Così come devo fare io"

Stavo per tornare indietro quando vidi una cascata di luce gialla illuminare la foresta, subito dopo si sentì un boato e infine una corrente di aria calda mi investì spostando i rami degli alberi e facendo volare gli uccelli. Annusai l'aria e sentii un odore familiare: quello di Aria.


NOTA AUTRICE

Dopo una lunga assenza sono tornata! Mi dispiace, ma con la scuola e tutte le cose che ci danno da fare non sono riuscita a scrivere e devo dire che avevo anche poca ispirazione.
Quindi spero che questo capitolo vi piaccia. Non dimenticatevi di dirmi la vostra opinione lasciando un commento o una stellina.
Secondo voi cos'era quella luce alla fine del capitolo? Che cosa è successo?




𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤𝐬𝐭𝐚𝐫 - 𝐁𝐫𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐒𝐨𝐮𝐥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora