Mi svegliai guardandomi attorno. Non ero più nella foresta, bensì ero coricata su un divano in un salotto. Di fianco al divano c'erano due poltrone rosse come il divano. In fondo alla stanza c'era un grosso camino in pietra e di fianco un mobile in quercia. Due finestre dall'altra parte del muro facevano luce nella stanza.
Notai che qualcuno mi aveva medicato le ferite e mi aveva avvolto una fascia attorno alla gamba ferita. Faceva meno male ma ero ancora debole. Non sapevo chi mi aveva portata qui, forse era l'ombra che avevo visto nel bosco?
Poco dopo entrò nella stanza un uomo con la carnagione chiara, i capelli lunghi e castani e occhi castano chiaro. Vestiva in modo inusuale, di altri tempi. Sembrava avere una trentina d'anni.
Appena entrato, mi alzai di scatto ma subito mi girò la testa e fui costretta a risedermi.Il ragazzo allora si avvicinò velocemente dicendomi:"Devi stare attenta, non sei nel pieno delle forze. Devi riposare".
"Chi sei?" Chiesi confusa.
Non sapevo chi era, dov'ero e cosa voleva da me. Poteva essere un alleato dei miei perseguitori, ma se fosse stato così non mi avrebbe medicato. O forse a loro servivo viva e in salute?
"Sono Nicolae, ti ho trovata nel bosco ed eri ferita, così ti ho aiutato. Come ti senti?" Mi rispose, guardandomi con tenerezza.
Sembrava sincero, forse voleva veramente aiutarmi. Ma un pensiero mi passò immediatamente per la testa: e se stesse facendo il doppio gioco? No, non potevo fidarmi di lui, nonostante mi abbia salvato la vita. Dovevo riuscire ad andarmene il più presto possibile!
Risposi:"Sto bene, grazie. Ora però devo andare".
Mi alzai, la testa girava ancora. Cercai di camminare per uscire dalla stanza ma la gamba faceva male e persi l'equilibrio. Per fortuna Nicolae mi prese al volo e mi fece sedere, dicendomi:"Te l'ho detto, devi riposare. Te ne potrai andare quando starai meglio. Vuoi qualcosa da mangiare?"
Avevo fame, così accettai. Ritornó poco dopo con un panino in mano e me lo porse. Esitai un po' prima di prenderlo.
Lui allora disse:"È buono, tranquilla. Non ti avveleno!" E si mise a ridere. Presi il panino e incominciai a mangiarlo.
Poi dissi:"Grazie, io sono Aria".
Lui sorrise e disse:"Bene, ora devo andare. Se hai bisogno di qualcosa al piano di sopra ci sono i miei fratelli. Ho già raccontato a loro di te, ti aiuteranno anche loro. Ci vediamo stasera" Detto questo si alzò e uscì dalla stanza.
Provai a riaddormentarmi per riprendere le forze. Avevo deciso di scappare quella stessa notte.
Mi svegliai di soprassalto per colpa dell'incubo che avevo appena fatto.
Avevo sognato ancora quei mostri, quei bastardi, che mi rincorrevano cercando di catturarmi. Ma questa volta la freccia che mi lanciarono colpì la mia schiena, facendomi cadere e perdere il fiato. Poi mi catturarono e mi riportarono in cella. Perdevo molto sangue e non sapevo per quanto sarei stata in vita.
Ero tutta sudata e avevo paura. E se mi avessero ritrovata? Cosa mi avrebbero fatto? Dovevo andarmene da qui, dovevo scappare molto lontano. Avrebbero perso le mie tracce e si sarebbero arresi. Almeno lo speravo.
Oramai era notte così mi alzai. La testa non girava più ma la gamba faceva ancora male. Zoppicando presi uno zainetto trovato lì vicino e cercai la cucina. Prima volevo rifornirmi di cibo e bevande. Aprii il frigo e presi tutto quello che poteva starci dentro. Poi andai nell'atrio, era molto grande con una scalinata sontuosa al centro che portava al piano di sopra, mentre dall'altra parte c'era un portone di legno massiccio che mi avrebbe permesso di uscire. Rimasi bloccata per un po' con la bocca aperta, meravigliandomi della sontuosità della stanza. Non avevo mai visto niente di simile, i proprietari dovevano essere ricchi.
Tirai su il cappuccio della mia felpa per nascondermi meglio nel buio e decisi di stare per qualche tempo in città, almeno fino a quando non mi sarei ripresa del tutto. Stando in città, in mezzo alla gente, avrebbero fatto più fatica a trovarmi.
Stavo per aprire la porta quando una voce mi fece sussultare:"Ehy, cosina dove vai?"
NOTA AUTRICE
Buona domenica!
Spero vi stia piacendo la storia.
Si, lo so, questo capitolo fa un pò schifo ma serve per quello che succederà dopo.
Le cose si scopriranno con calma man mano che si andrà avanti nella storia. Non potevo spiattellarvi subito tutto, no?
Spero la continuerete a leggere e se trovate degli errori fatemelo sapere!
Ci vediamo mercoledì 29 con un nuovo capitolo.
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𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤𝐬𝐭𝐚𝐫 - 𝐁𝐫𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐒𝐨𝐮𝐥
FantasyUna ragazza, dal passato tormentato, è costretta a fuggire da quella che credeva essere la sua casa per colpa di un dono speciale. Per colpa di questo dono quelli che credeva essere amici divennero mostri egoisti. Così si chiuse in sé stessa e il...