La foresta era silenziosa. Proprio quello che speravo. Non un filo di vento, non un uccellino, niente di niente. Tutto era immobile... Anche io.
La stavo aspettando, non da solo, ovviamente. Bisognava essere ingenui ad affrontare un'ibrida da soli.
Un ibrido era molto più forte di una creatura soprannaturale normale, poiché possedeva tutti i punti di forza dei genitori e riusciva a combinare le due specie. Ma ereditava anche i punti deboli, in questo caso delle streghe e dei licantropi.
Io però non volevo ucciderla, volevo solo portarla dalla mia parte e magari indebolirla un pò, tanto per essere sicuri che non scappasse di nuovo.
Mi serviva il silenzio per percepire il suo avvicinamento. Per fortuna avevamo ancora un legame psichico, anche se piccolissimo, sarebbe svanito completamente nel giro di qualche giorno.
Grazie alla sua speranza nell'aver trovato la casa che stava cercando il legame si era rinforzato molto, quasi quanto quello Alpha-Beta. Non era mai diventata una Beta, forse per il poco tempo che aveva passato nel branco o forse per il suo troppo forte senso di indipendenza. Se fosse diventata Beta avrei potuto avere il potere di sottometterla, in modo più semplice e facile. Invece era rimasta un'Omega, l'ultimo della gerarchia, colui che contava meno. Ma lei era diversa, per me contava più di qualsiasi mio Beta.
Sentii uno scricchiolio dietro di me. I Beta si misero subito in allerta e io mi girai di scatto. Forse era lei. Fiutai l'aria, anche se ero in forma umana, essendo un Alpha potevo sentire gli odori meglio di un semplice umano.
Non era lei. Era Nic.Ero arrabbiato con lui. Mi aveva tradito, ma nonostante questo non l'avevo esiliato, era ancora un mio Beta.
Non potevo lasciarlo andare, somigliava troppo a lei, la mia amata, scomparsa da questo mondo troppo presto."Nicolas, bentornato" Gli feci un sorriso falso.
Uscì dalla boscaglia con qualche ago di pino attaccato alla maglia. Sembrava abbattuto e... Deluso? Deluso per cosa? Dov'era andato?
"Salve zio. Cosa succede?" Rispose stanco, avvicinandosi.
"Ce l'abbiamo in pugno, Nic. Fra poco sarà qui"
Mi guardò sorpreso e sentii le sue pulsazioni aumentare.
"Cosa le farai?" Chiese agitato.
"Oh, non preoccuparti. Non le voglio fare niente" Dissi sorridendogli criptico.
"No zio, ti prego! Non farlo! Non farle del male!" Si avvicinò cercando di fermarmi, ma due Beta lo bloccarono.
"Perché non vuoi stare dalla mia parte? Sono tuo zio! Ti ho cresciuto io! Perché ti interessi tanto a lei?" Chiesi arrabbiato, ma poi un'idea mi balenó nella mente... Non era possibile.
"A meno che... Lei ti piace, non è vero?"
Abbassò la testa e non rispose. Mi stavo spazientendo.
"Guardami e rispondimi! Sono il tuo Alpha!" I miei occhi divennero rossi e utilizzai il mio potere su di lui.
Quando alzò la testa i suoi occhi erano diventati gialli e con fatica disse:"Si, la amo"
Ringhiai. Come poteva essere successo? Proprio mio nipote! Proprio con lei! Ora avevo un'altra scusa per ucciderla dopo il mio scopo.
"Bene! Tenetelo stretto! Voglio che veda tutto!"
Se non avrebbe combattuto con me, non avrebbe combattuto neanche con Aria. Anzi, avrebbe assistito alla sua sconfitta!
Ero deluso di Nicolas. L'avevo cresciuto io, gli avevo insegnato a trasformarsi e gli avevo anche promesso che dopo la mia morte sarebbe potuto diventare il nuovo Alpha.
Lo guardai un'ultima volta. Assomigliava tanto a sua madre, Lisa, la mia amata.
Gli stessi capelli castani, gli stessi occhi e lo stesso carattere: evitare di fare del male a qualcuno, riuscire a salvare tutti.Lisa era morta quando Nicolas aveva 6 anni, per colpa dei Cacciatori del Soprannaturale.
Stavamo cacciando, io e lei, vicini, avevamo adocchiato un cervo.
Ci acquattammo dietro dei cespugli, sotto vento. Il cervo continuò a brucare l'erba non accorgendosi di noi.
Ma quando stavamo per attaccarlo, uno sparo squarciò l'aria e il silenzio del bosco. Mi girai e trovai Lisa riversa a terra in una pozza di sangue.
"Lisa!" Urlai.
Cercai di rianimarla, ma non c'era più niente da fare.
Intanto anche gli altri lupi si avvicinarono spaventati e con loro Max, mio fratello e il compagno di Lisa.
Mi girava la testa a guardare il suo cadavere. In un certo senso anche io ero morto con lei, o quasi morto.
Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata, non potevo rimanere qui fermo a fare niente, dovevo seguirli.
Mi girai e corsi seguendo l'odore della polvere da sparo, le mie zampe si muovevano in automatico, mi sembrava di non essere neanche più nel mio corpo. Corsi per kilometri ma li persi.
"Hunter! Fermati!"
"Torna indietro!"
I pensieri dei lupi del branco continuavano ad assillarmi da quando ero partito, ma quello che mi dava più fastidio era quello di Max:"Non posso darti rinforzi, non voglio perdere altri lupi"
Quanto mi faceva imbestialire! Era morta la sua compagna e lui non voleva muovere un dito! Niente di niente! Era solo un rammollito, l'ho sempre pensato! Ma per mio padre era il figlio perfetto, quello preferito!
Tornai dal branco e accecato dalla rabbia e dalla tristezza affrontai Max in un duello. Ero sempre il secondo con lui, mi aveva preso tutto, pure Lisa.
Ho sempre vissuto sotto l'ombra della sua falsa grandezza.
Mi guardò confuso dicendo:"Hunter? Che fai?"
"Sto solo vendicando Lisa"
Era colpa sua se non ero riuscito a raggiungere i Cacciatori. Ora doveva pagare le conseguenze di quel suo gesto codardo.
"Hunter calmati! Non servirà a niente. Non puoi riportarla in vita"
"È vero, ma posso ucciderti e togliermi un peso"
"Lo sai che non riusciresti a sconfiggermi!"
Max cercò di usare il suo influsso da Alpha su di me, ma non funzionò.
La mia coda rimase alta, le mie orecchie dritte e non mi piegai a lui.
Ringhiai e lo attaccai. Lo morsi al collo spingendolo indietro e facendolo guaire.
Era debole senza la sua influenza. Non era mai stato un bravo combattente.
Cercò di divincolarsi dalla mia morsa ma non ci riuscì, nel frattempo strinsi più forte la mandibola staccandogli una parte di carne.
Ero furibondo, non riuscivo a fermarmi. Ero come impazzito, e più sentivo il suo sangue sulla mia lingua, più continuavo, non riuscivo a fermarmi.
Continuai ad attaccarlo anche quando era oramai inerte a terra. Il suo corpo, oramai ridotto a brandelli per terra, sembrava un frutto caduto troppo presto dall'albero.
Quando mi calmai notai che i lupi mi guardavano tutti impauriti. Mi sentivo molto più forte di prima, più potente.
Mi specchiai in una pozzanghera lì vicino e notai che il colore dei miei occhi era cambiato. Non erano più gialli, ma rossi. Ero diventato Alpha.Un vento improvviso si alzò e la temperatura si abbassò.
Era arrivata.NOTA AUTRICE
Buon pomeriggio!
Vi piace questo capitolo?
Ora che ne pensate di Hunter?
Oramai questo libro è quasi alla fine, mancano un paio di capitoli.
Cosa succederà adesso?
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𝐁𝐥𝐚𝐜𝐤𝐬𝐭𝐚𝐫 - 𝐁𝐫𝐨𝐤𝐞𝐧 𝐒𝐨𝐮𝐥
FantasyUna ragazza, dal passato tormentato, è costretta a fuggire da quella che credeva essere la sua casa per colpa di un dono speciale. Per colpa di questo dono quelli che credeva essere amici divennero mostri egoisti. Così si chiuse in sé stessa e il...