capitolo 14

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LUDO:
Era sera tardi e Tom ancora non si era fatto vivo. L'ho chiamato diverse volte e non mi ha mai risposto. Mi stavo iniziando a preoccupare.
Continuavo a chiamare senza ricevere nessuna risposta, così decisi di chiamare Emma.

"Emma sai dov'è Tom? Non mi risponde al telefono" le chiedo preoccupata.
" io pensavo fosse già tornato Lu. Solitamente a quest'ora già è a casa" mi risponde Emma.
" ma non c'è. No mi risponde al telefono, è in ritardo...sono veramente preoccupata. E se fosse successo qualcosa?" Continuana a dire nel panico.
" ma no tranquilla. Si sarà dovuto fermare di più per lavoro. Non ti preoccupare arriverà "
" ho un brutto presentimento Emma" le dissi
" se ti senti più tranquilla provo a chiamarla io o a chiamare qualche collega dai " mi risponde
" grazie mille Emma. Scusa per il disturbo" le dico
" tranquilla. Mi faccio sentire io" mi dice tranquillamente.

Ero veramente preoccupata.

"Tom dove cazzo sei "

EMMA:
Ludovica mi ha chiamato completamente nel panico. Non è possibile che Tom non sia ancora tornato.
Mi sono messa a fare un po di chiamate. Il regista del film per la quale Tom ha fatto il provino ha detto che è andato via ore fa...cazzo.
Poco dopo mi squilla il telefono...numero sconosciuto

"Parlo con la signorina Watson?"
"Si mi dica"
" chiamo dall'ospedale. Il signor Felton si trova in sala operatoria. È stato accoltellato" mi disse un ragazzo
" o mio dio. Ce la farà? Come sta? Posso venire li?"
" certo che può venire ma...non sta molto bene. Mi dispiace..."
" ok. Grazie mille..."

Cavolo...e ora che gli dico a Ludovica. Vado subito da lei, dobbiamo andare da Tom.

LUDO:
Sono le undici di sera e non ho ancora nessuna notizia ne di Tom ne di Emma.
I miei pensieri vengono interrotti dal campanello della porta. Corro subito ad aprire.

Io:" Tom!"

Apro la porta ma...non era lui.

Io:" DAVID!VATTENE FUORI!" Sbattono porta ma lui la blocca con il piede.
David:" tranquilla. Stavolta Tom non ci disturberà" mi dice tirando fuori un coltello sporco di sangue.

Ho sentito il mio cuore spezzarsi in mille pezzi. No...non può essere.

Io:" CHE CAZZO HAI FATTO?!"
David:" quello che andava fatto troia!"

Lancia il coltello a terra e si avvicina a me. Io indietreggo ma il muro non mi permette di continuare. Mi fermo e lui mi tira uno schiaffo, poi un altro e un altro ancora.

Io:" BASTA! TI PREGO BASTA!"
David:" ancora non hai capito che devi stare zitta quando sei con me?!"

Continua a tirarmi degli schiaffi e a lasciarmi lividi ovunque. Sembrava non finire mai.
Ad un certo punto ho sentito uni strano rumore e un urlo, ma avevo troppa paura per aprire gli occhi. Non so come, riuscì ad aprirli e vidi Emma che aveva accoltellato David alla gamba.

Io:" EMMA!"
Emma:" ehi Lu! Come stai?!"
Io:" bene ma...Tom...cosa è successo?"
Emma:" è in ospedale. È ridotto molto male. I medici non sanno se ce la farà "
Io:" no no no...ti prego dimmi che è solo un brutto incubo"
Emma:" mi dispiace così tanto..."
Io:" possiamo andare da lui? Ti prego..."
Emma:" ma certo!"

Andammo subito all'ospedale. All'inizio non mi volevano far entrare ma Emma è riuscita a convincerli.
Entriamo in una stanza e lo vedo. Lui era lì, ma allo stesso tempo era come se non ci fosse. Occhi chiusi, immobile.

Dottore:" mi dispiace ma è in coma. Non sappiamo se e quando si sveglierà "

Sentivo le lacrime scorrere lungo le mie guance.
No no no no no

Sono corsa verso il lettino e ho abbracciato Tom.

Io:" ti prego amore svegliati..." dico piangendo
Emma:" Lu ho parlato con i dottori. Puoi restare qui quanto vuoi, notte, giorno...quando vuoi. Ora se vuoi ti lascio sola con Tom"
Io:" va bene grazie. Notte Emma "
Emma:" notte" dice lasciandomi un bacio.

Non mi muoverò di qui finché Tom non si sveglierà.
Mi sdraio accanto a lui e gli accarezzo il viso, mentre gli lascio dei baci sulla fronte e sulle guance.

Io:" ti prego amore mio...io senza di te non vivo. In poco tempo sei entrato nella mia vita e l'hai migliorata. Io...io ti amo Tom...non posso perderti" gli dico piangendo.

Non faccio altro che coccolarlo e dargli baci.
La notte gli farò compagnia,  quindi mi fermerò qui.
Erano passate ore e non riuscivo a smettere di piangere. Infinite lacrime mi rigavano il viso.
Dopo un po riuscii a prendere sonno, fortunatamente. Mi sono addormentata accanto a Tom.

VERO AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora