Capitolo ottavo: Ancora lui

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Il mattino dopo Ginny stava incredibilmente meglio, grazie alle cure di Madame Pomfrey e andò a vedere la partita di Quiddich: Grifondoro contro Corvonero.
Grifondoro stava vincendo quando qualcuno toccò la spalla a Ginny.
"Vattene via" disse lei spaventata.
"Senti mi dispiace per l'altra sera, non volevo".
"Ti ho denunciato al preside e ora sparisci!"
"Dai non fare così" e dicendo ciò la prese sfacciatamente per un braccio.
"LASCIAMI!" gridò lei ma non la mollò.
Arrivarono sotto le tribune e lui le si avvicinò dicendo:"Hai paura?".
"No".
"Bene".
Le si avvcinò ancora di più, i loro visi quasi si sfioravano, ma lei si scansò e quando lui tirò fuori la bacchetta Ginny fu piùveloce.
"Expelliamus!" pronunciò e in un attimo aveva due bacchette.
"Te l'ha insegnato Potter vero?".
Ginny annuì e tirò un sopriro di sollievo quando vide proprio chi sperava vedere arrivare.
"Malfoy! Tu! Come osi parlarle?!".
"Harry va tutto bene" cercò di rassicurarlo la ragazza.
"Che ti ha fatto?".
"Non sono affari tuoi Potter!" ma questa volta fu Draco a parlare.
"Ti conviene tacere!" e si rivolse di nuovo a Ginny, la quale lo rassicurò dicendo:" Mi ha portata qui, nonostante non volesi e poi ha provato a baciarmi (Harry fissò con sguardo infuriato Malfoy) ma mi sono ritratta e prima che lo facesse lui l'ho disarmato".
Harry credette cecamente alla parole della sua ragazza e la abbracciò, poi rivolto a Malfoy disse:"Tu... tu non provare mai più a sfriorara hai capito?!"
"Se no che mi fai?" gignò Malfoy.
Harry prese per mano Ginny e la portò verso il castello. Dovrva essere maturo e la cosa migliore da fare era ignorarlo.
A un certo punto disse:"Davvero non ti ha fatto niente?".
"No, l'ho diarmato prima io" disse Ginny e dopo lo sguardo felice e sollevato di Harry aggiunse:"La partita com'è andata?".
"Abbiamo vinto!" gioì Harry.
Parlarono molto della parita e arrivarono finalmente a cena.

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