Capitolo venticinquesimo: Il rientro a scuola

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Come ogni anno, ad Hogwarts vi era cena di ritrovo dopo le vacanze di Natale, anche se tutti gli addobbi, con cui avevano lasciato la scuola, erano stati rimossi e tutto sembrava essere tornato alla normalità. Ron e Hermione erano già seduti quando Harry e Ginny arrivarono, stavano discutendo delle lezioni di incantesimi, ma vennero bruscamente interrotti da Harry, che disse:"C'è qualcosa di strano qui".
Ron gli toccò la fronte e Harry si irritò per la mancata serietà che spereva avessero gli amici.
"Ron smettila" disse Ginny.
"Non sono totalmente in me in quello faccio" aggiunse.
"Ginny hai solo dei ricordi dell'anno scorso, va tutto bene" disse Ron senza capire la serietà che aveva Ginny.
Lei si sentì offesa, suo fratello pareva essere del tutto indifferente alle sue preoccupazioni, quando lei avrebbe sperato in tutt'altre parole di conforto. Così si alzò e gli disse:" Sei davvero incredibile sai, quando sto con Harry hai sempre qualcosa da dire o lamentarti, ma quando cerco di parlarti di qualcosa che mi spaventa non te ne importa nulla" e dicendo ciò se andò.
"Ginny aspetta!" tentò Ron ma lei era già uscita dalla sala grande, così si rivolse a Harry:" Io... mi dispiace... non pensavo fosse seria".
"Lo è" disse Harry.
"Cos'è successo?" chiese Hermione.
"E' caduta due volte e non è da lei".
"Credi che?".
"No Hermione, ho distrutto il diario".
"Allora qualcuno le sta lanciando incantesimi" disse Hermione.
Ron rise e lei aggiunse:" Ron mi hai stufata, è una cosa seria".
"Scusa ma è troppo assurdo" rispose lui.
Harry si alzò e fece per andarsene ma Hermione lo prese per un braccio e trattenne, poi gli sussurrò:"Le sta solo lanciando incantesimi, non la sta possedendo come aveva fatto il diario ma devi stare attento".
Harry annuì e si diresse nella torre di Grifondoro, fino ad arrivare in camera di Ginny, che aprì la porta e fece:"Harry".
"Scusa non volevo disturbarti".
"Figurati, entra pure".
Appena entrò vide una ragazza fissarlo, probabilmente era una compagna di Ginny.
"Anni ci lasci un momento perfavore?" domandò Ginny all'amica.
"Certo" rispose lei e uscì dalla stanza.
Quella camera era ben arredata e ordinata, a Harry venne in mente la sua di camera, sicuramente piena di disordine e contuò a girarsi intorno e ammirare quella stanza.
"Che succede?" domandò a un tratto Ginny, distraendo Harry dai suoi penseri e facendolo tornare alla realtà.
"So cosa ti sta accadendo".
"Non mi succede niente".
"Ginny con me non devi fingere, lo sai".
"Sono seria Harry, e scusa che ci fai in camera mia a quest'ora?".
"Qualcuno ti ha fatto degli incantesimi oggi".
"Te lo ripeto, nessuno mi ha fatto niente e smettila di insistere. Ora se non ti spiace devo riposare, domani ho un appuntamento".
Harry non ci vide più, lo stava prendendo in giro o cosa.
"Un appuntamento?? e con chi???".
"Non sono affari tuoi!".
"Oh certo, sono solo il tuo ragazzo".
"Sono stanca, ora pure tu con questo iperprotettismo".
"Ti senti bene?" domandò lui perplesso.
"Mai stata meglio" e aprì la porta per farlo uscire.
"Ginny perfavore torna in te".
"Oh ancora con questa storia, io sono in me e se non ti vado bene così arrangiati, sentiti libero di uscire con chi vuoi".
"Mi stai lasicando?".
"Sì" e dicendo ciò gli sbattè la porta in faccia.
Harry si sentì vuoto, triste, sconvolto, non sapeva cosa stesse succedendo a Ginny e voleva scoprirlo ma la tristezza prese il sopravvento e si dimenticò per un breve istante che Ginny non era in sè.

Hinny nasce l'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora