Capitolo sedicesimo: Il segreto nascosto

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Era bello essere finalmente a casa, vedere quelle luci, quelle pareti, quei mobili così familiari a Harry. Osservava ciò che conosceva  a memoria ancora con tanta ammirazione e felicità. Ginny lo guardava con un sorriso a 180°, Fred e George si battevano il cinque, per la buona riuscita del piano, e ecco arrivare Ron, che abbracciò immediatamente l'amico con tale gioia da quasi soffocarlo.
"Vorrei arrivare vivo a sta sera" disse Harry stretto in un grande abbraccio.
"Sì scusa" rise Ron e arrivò anche Hermione in quel momento, che dopo aver stretto Harry, guardò nervosa Ginny, poi Ron, poi fece un'espressione agitata e, mentre Harry non stava comprendendo la situazione, lo prese per mano e portò fuori dicendo:"Vieni!".
Harry rimaneva sempre un po' spaesato dal tono deciso di Hermione e dalla sua capacità di coinvolgere, quindi la seguì in silenzio. Arrivarono fuori e cammirano in giardino aspettando che qualcuno parlasse.
"Beh beh beh io io ti devo dire una cosa" cominciò Hermione.
"Dimmi" disse Harry tranquillo.
"Beh beh beh io, sai, io avevo questo problema, no in realtà non era un problema, però avevo questa faccenda in sospeso e no non era una
faccenda in sospeso" proguì Hermione, confondendo ancora di più Harry, che disse:" Hermione mi stai confondendo".
"Scusa, sono un disastro" e si sedette per terra.
Una volta accanto a lei Harry prese il comando della situazione e disse:"Lo sai che con me puoi parlare sempre, stai tranquilla".
"Io mi sono messa con Ron" disse Hermione così velocemente che Harry non capì una parola di ciò che aveva detto.
"Temo di non aver capito, parla leggermente più piano"
"Io" scandì Hermione "mi" e Harry le fece cenno incoraggiante di continuare, "mi sono messa con Ron".
"DAVVERO?" gioì Harry "Ma è fantastico! E da quanto, come?!".
Hermione fece una risata di sollievo, finalmente si era tolta un peso, e disse:" Da una settimana in realtà, mi piaceva da un po' ma non glielo avevo mai detto e una sera abbiamo giocato a obbligo o verità e, quando Ginny ha obbligato Ron ha dire chi gli piaceva, lui ha detto il mio nome sovrappensiero, poi è andanto in panico ovviamente ma alla fine abbiamo parlato ed era reciproco".
"Sono così contento per voi Hermione" e la abbracciò raggiante.
Dopo poco rientrarono e si misero a parlare con tutti, Harry, in particolare, con Ron e fu davvero bello per Harry parlare con i suoi amici dopo tanto.
La sera, Harry andò in camera di Ginny, per stare soli, non si ricordava bene la sua stanza ma gli piacque assai.
"Sapevi di Ron e Hermione?" domandò Harry.
"Sì" rise dolce Ginny "Sono carini dai".
"Molto" disse Harry "Ma" aggiunse.
"Cosa?".
"Ora voglio anch'io la mia principessa però" e in uno sguardo entrambi capirono cosa stava per succedere.
"No, non ci provare" disse Ginny.
"Hai esattamente tre secondi a partire da... passati!" e iniziò a rincorrerla per tutta la stanza, con l'intento di farle il solletico, e lei a scappare.
"Tregua" disse dopo un po' Harry e mentre la baciava lei gli fece il solletico per rivincita e altre risate ricoprirono l'atmosfera, finalmente bella.

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