Capitolo trentaseiesimo: Libri e risate

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Sembrava strano essere finalmente tornati alla normalità dopo tanto, erano passate solo due settimane, è vero, ma entrambi parevano aver ritrovato il sorriso. Anche per Ron e Hermione era molto più facile, non si dovevano più schierare con nessuno dei due. Un pomeriggio stavano studiando in sala comune e Ginny era particolarmente stufa, provò a lanciare qualche occhiata a Harry, ma lui non capì ciò che voleva dire e lei si rassegnò. I compiti di pozioni erano davvero noiosi e perfino Hermione lo riconosceva. Ma quel pomeriggio fu risvegliato da Ginny, che a un tratto disse:"Basta io non ce la faccio più".
Hermione sobbalzò, Ron concordò con la sorella e Harry si svegliò di scatto dai libri e non poté che darle ragione, era estenunte svolgere tutti quei compiti.
Poco dopo Ron intervenì:"Per me possiamo mollare tutto subito".
"Perfetto" rispose lei molto tranquilla alzandosi dal tavolo.
Harry inarcò le sopracciglia, voleva uscire e lasciar perdere lo studio ma se non finiva il compito per Piton era nei guai.
Hermione era letteralmente sconvolta dal comportamento dei suoi amici e del suo ragazzo, così disse:"Rimettetevi subito seduti! Non abbiamo finito".
"Nessuno di noi può farcela a terminare i compiti Hermione, se tu non vuoi venire con noi resta pure qui" protestò Ron.
Per quella volta anche Hermione lasciò stare, incredibile ma vero, chiuse i libri e uscì a divertirsi, senza pensare minimamente alle reazioni che avrebbero avuto i professori il giorno seguente, non le importava, a nessuno di loro importava. A volte è necessario staccare la spina ed era quello che loro quattro avevano appena fatto.
Quando tornarono in sala comune Harry e Ginny si appartarono in un angolo della sala a parlare e quando si scambiarono un bacio Ron percepì nuovamente il senso di iperprotezione verso la sorella, aveva accettato la sua relazione con Harry ma l'irritazione che provava non era del tutto svanita.
"Prima o poi li ammazzo" disse tra sè e sè Ron mentre si alzava, per andare a dormire.
"Cosa hai detto?" chiese Ginny.
"Niente".
Quando rimasero soli Harry e Ginny si stesero sul divano a leggere, Ginny era appoggiata al petto di Harry, che le accarezzava i capelli.
Restarono così per parecchio tempo e, senza rendersene conto, si erano addormentati e si era improvvisamente fatto giorno.
"Che ore sono?" domandò Ginny stiracchaindosi.
"Non lo so, ma penso sia presto".
Dalle scale scesero in quel momento Fred e George, che dissero:" Ciao sorellina, ciao Harry".
"Ma che ore sono?" chiese di nuovo Ginny, che si era alzata e gli stava andando incontro.
"Le sei e mezza" rispose George.
"Non ditemi che avete dormito qua?" chiese loro Fred ridendo.
Ma erano ancora entrambi troppo addormentati per sostenere una conversazione e decisero così di andare a prepararsi.

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