Capitolo quindicesimo: Sorpresa!

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Erano le quattro di pomeriggio e Harry non si era mosso dal letto, aveva anche provato a dormire per non pensare ma non ci era riusicto, così fissava il soffitto di quella fredda stanza. A un certo punto, però, sentì un rumore e fece uno scatto, si girò e vede dei vestiti nell'aria. A Harry passarono varie idee per la mente, su che cosa stesse succedendo: 'Ma aspetta, sono i vestiti di Ginny!''Cosa!?' 'Non si sarà mica smaterializzata, è imposssibile dentro hogwarts e non ha ancora l'età!'.
"GINNY!" gridò e iniziò a girare per la stanza borbottanto in ansia, finchè dopo poco sbucarono dal nulla Fred e George.
"Ciao Harry" disse Fred.
"Come va?" completò George.
"Ma ma ma voi.. i vestiti", Harry non aveva idea di cosa stesse succedendo e per un attimo gli parve di star sognando, finchè, ad un tratto, apparve Ginny che disse allegra:"Sorpresa!"
Fred e George scoppiarono a ridere come mai per la reazione di Harry ma lui aveva occhi solo per Ginny, le corse in contro e la abracciò felice. In quel momento un calore improvviso attraversò il cuore di Harry e per poco non riuscì  a parlare per l'emozione:" Mi sei mancata tantissimo".
"Anche tu" rispose Ginny raggiante.
"Ci siamo anche noi comunque" disse Fred.
"Già, un ringraziamento per avertela portata sarebbe gradito" concluse George.
"Ma come avete fatto? Non ci si può smaterializzare dentro Hogwarts".
"Vero ma Silente ha interrotto la protezione per farci passare" e sul volto di Harry apparve un altro sorrriso.
"E i vestiti?" domandò Harry.
"Opera nostra ovviamente" si vantò George.
"Abbiamo appena inventato una polvere in grado di rendere invisible quello che tocca per qualche minuto" aggiunse Fred.
"Siete davvero unici" disse Harry e li ringraziò. Dopo qualche attimo di chiacchiere Ginny prese il comando della situazione:" Fred controlla che non arrivi nessuno. George qui con me ad aiutare Harry, prima finiamo meglio è". Harry non capiava cosa stesse facendo, così domandò:" Ma che succede?".
"Farai la prova di riparazione adesso".
"Ma devo seguire ancora due settimane di ripetizioni".
"No, vedi, anche io lo credevo ma, non fidandomi di quel perfido di Piton, ho controllato il regolamento e ho trovato questo" e gli porse un foglio di carta.
"Non capisco..." disse Harry.
"Puoi fare il test di riparazione dopo due settimane se ti senti pronto e se lo passi non sei costretto a seguire le settimane rimanenti di ripetizioni".
Harry impiegò qualche istante per realizzare il tutto e credere che non si trattava di un sogno, poi disse:" Non esiste un'altra come te qui" e la baciò, dimenticandosi completamente di avere lì Fred e George, che dissero:" Potete fare i piccioncini più tardi se non vi spiace? Abbiamo un lavoro da fare".
Harry diventò subito rosso e Ginny pure, ma si riprese subito e continuò:" Bene, forza Harry, io e George siamo qui per aiutarti, ecco il test".
A Harry parve arabo quel compito ma dopo qualche aiuto di George e qualche consiglio di Ginny, aveva preso il ritmo e era riscito a finirlo.
"Bene, Harry questo è un bel 'eccellente'" ne concluse George.
Tutti sorrisero e Fred disse rapido:" Arriva! Harry lascia il foglio sul tavolo e prendi la mia mano, adesso!". Un secondo dopo tutto stava roteando e si vedevano tanti colori e luoghi diversi susseguirsi in pochissimo tempo, tutto questo durò molto poco. Harry era con i tre davanti a un caldo camino, in una casa davvero magnifica, ricca di addobbi natalizzi, casa Weasley era semplicemente casa.

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