Wake up.

7 1 0
                                    

Al di fuori della finestra si potevano udire i cinguettii degli uccellini che erano posati sugli alberi nel giardino.
Hoseok si voltò verso il lato destro del suo letto e posò il palmo della sua mano sul suo fianco e si trascinò fuori dal letto.
Aprì la prima porta alla sua destra ed entrò nel bagno, si guardò allo specchio e prese un profondo respiro.
Aish.
"In che guaio mi sono cacciato solamente per lavoro?
Perché non mi sono fatto i cavoli miei quel giorno invece di stipulare un contratto di lavoro con Namjoon per non finire in galera?
Ugh, domani mattina quel malato mentale di sicuro controllerà il petto di tutti quanti solo per essere certo di chi sia stato la sua preda della serata prima."
Prese un sospiro e poi, si tolse l'asciugamano dalla ferita, cercando di pulirsi la pelle e poi, si riguardò la pelle.
"Aish, è troppo ovvia da lasciare così.
Aprì un cassetto e poi, prese un pennarello per farsi una scritta sulla pelle; ci posò sopra una gazza per nasconderlo e sopra di esso ci mise una plastica per far finta di avere un tatuaggio che deve ancora guarire." 
Di sicuro, questo piano non sarebbe durato a lungo ma in quel momento, in quella situazione non riusciva a farsi venire una migliore idea.
Pulì il lavandino e rimise tutto a posto, recandosi di nuovo al proprio posto letto cercando di non svegliare Chittaphon.
Fallendo nel tentativo visto che l'altro si voltò verso la luce proveniente dal bagno e con voce assonnata chiese:

<<Taemin? Sei rientrato?>>

Alla sua domanda Hoseok iniziò a sentirsi a disagio e poi, si sedette sul suo letto.

 
<<Uhm, ti sembro Taemin? >>


<<Ah, no, sei tu, lo stronz* che non sa guidare. >>


<<Buon giorno, Semaforo. >>


<<Stavi cercando di accecarmi con quella luce? >>


<<Scusami principessa se non ti ho avvertito, ma avevo bisogno di curarmi la ferita. La prossima volta la avviserò in modo tale che non procurerò alcun malanno ai suoi occhietti delicati. >>


Chittaphon sorrise e poi, tirò un cuscino verso la gamba del proprio Hyung e riposò la sua testa sul soffice materasso, per tornare nel mondo dei sogni.
Hoseok portò il proprio letto verso quello di Chittaphon e per  poi sdraiarsi, guardando verso di lui... sperava che il giorno seguente sarebbe andato tutto per il meglio e che non avrebbero dovuto occuparsi di un suo attacco di panico durante la gara.

8h30


I raggi del sole entrarono dentro la stanza, svegliando i due ragazzi che avrebbero voluto dormire di più, avvolti in quelle lenzuola. Chittaphon si alzò di scatto e tirò giù le lenzuola, facendole arrivare giù al suo ginocchio e posò le sue braccia dietro la testa, guardandosi intorno, cercando di rintracciare lo sguardo del suo amato ma fu solo una delusione.
L'unico sguardo che si ritrovò fu quello di Hoseok che stava diventato tutto rosso come un pomodoro mentre era solamente in mutande e si stava cambiando.


<<Wow, che fisico da bagnino, mio caro incapace guidatore a cui va tolta la patente. >>

Hoseok tirò la sua maglia al ragazzo, che se la tirò giù dalla testa, ridendo.


<<Torna a dormire, pervertito! >>


<<Ugh, quante storie. Dici tanto di aver vissuto tutto e poi ti vergogni se ti vedo solamente in biancheria intima. >>


<<Ma fammi il piacere, semaforo--
Torna a sbavare dietro Taemin e lasciami cambiare. >>


<<Lo farei se tu non avessi le mutande a pois viola. >>

Are you calling me a sinner?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora