Shit.

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Le goccioline d'acqua mi scivolavano sul corpo accarezzandomi, lenendo in parte il dolore che avevo dentro; passai ben trenta minuti sotto la doccia per cercare di tranquillizzare i pensieri che mi trascinavano sempre più giù.

Non volevo dipendere da nessuno, che i miei sentimenti si attaccassero tanto a qualcuno da schiacciarmi; quella sera avrei ricordato a me stessa che ero io stessa la mia ombra e la mia luce, e non avevo bisogno di nessuno mi completa o benissimo da sola.

Uscii dalla doccia e mi asciugai i capelli a volte passando tra loro la spazzola un po' troppo forte...dovevo evitare di prendermela con loro o se no sarei rimasta calva, non sarei stata un bel vedere. Sospirai e andai a scegliere i vestiti da mettere.

Un altro problema...che diamine mi sarei dovuto mettere?

Il mio armadio a volte sembrava più quello di un maschio. Non che la cosa mi dispiacesse, affatto, anzi a loro andavano anche le cose più comode e fighe.

Scelsi un paio di pantaloncini a vita alta che mi coprissero il sedere, una magliettina smanicata nera con la scritta I fall in love dove love era tagliato e sotto era scritto shit! al suo posto; sopra questo misi una camicia verde militare sbottonata e infine ai piedi degli anfibi neri. Presi una borsa nera con delle piccole borchie nella parte bassa che andavano a formare una linea. Mi truccai leggermente e mi buttai sul letto.

Almeno ero decente, e non mi sarei messa i tacchi per nessuna ragione al mondo: volevo ballare se ci riuscivo, non rompermi i piedi. Si erano fatte in fretta le nove e un quarto, tra ritrovamenti melodrammi e altro. Potevo dire che le mie emozioni oggi fossero sulle montagne russe; un clacson suonò e mi risvegliò dai pensieri presi la borsa le chiavi di casa il cellulare e i soldi e uscii di casa.

Vidi la macchina nera sportiva parcheggiata davanti al vialetto e mi affrettai a salire.

"Sei arrivato anche prima!" mi lamentai.

Lui mi guardò alzando un sopracciglio "Non sei una di quelle oche che impiega due ore a mettersi lo stucco sulla faccia per sembrare decente"

Alzai gli occhi al cielo "Preferisco non aggravare la mia condizione diventando un clawn"

Un luccichio divertito gli illuminò lo sguardo e le sue labbra piene si piegarono in un sorriso.

"Tu non ne hai proprio bisogno."

Sbuffai "Certo e ora guida su. Quanto siete incoerenti voi maschi, tu sei il primo che va a farsi le oche."

Si sentì il rombo del motore e partimmo.

"La parola chiave è farsi"

Lo guardai stranita "Cosa?"

Lui scosse leggeremente la testa "Piccola ingenua, noi giochiamo certo ma sta tutto lì. Divertirsi."

Girai il volto appoggiando la fronte al finestrino "E poi pretendete di trovare la ragazza seria, siete penosi."

"La ragazza deve catturarci" rispose convinto.

"Certo, è nostro compito catturare dei grandi e grossi babbuini."

Josh rise "Puoi dirmi che non ti è mai piaciuto nessuno? Se hai questi pensieri nei riguardi dei ragazzi non me ne stupirei, non mi stupirei nemmeno di sapere che non hai mai avuto un ragazzo."

Non sapevo che genere di relazione ci fosse tra me e Christopher, se analizzavo il nostro rapporto non trovavo comunque una risposta. Invece alla prima domanda che mi pose l'avevo eccome se l'avevo. Ero caduta nella shit per così dire.

Mi salvai dal rispondere perché eravamo arrivati e uscii di macchina come un fulmine.

"Non credevo fossi così emozionata all'idea di venire."

Infatti non lo ero per niente, chi me lo aveva fatto fare? Da quando ero tipo che andava in posti del genere? Non avevo mai messo nemmeno mezzo piede in un posto simile, la mia natura me lo impediva -okay stavo esagerando-.

Mi diede una pacca sulla schiena "Dai su entriamo."

No ti prego! Portami via!

Vedendo che rimanevo impalata mi trascinò di peso.

Entrai...e trovai quello che mi ero sempre immaginata. Una pista in cui tutti si strisciavano l'uno sull'altro senza la minima decenza solo alcuni gruppetti si salvavano. In fondo uno spazio libero dove vo erano tanti tavolini con delle poltrone lunghe e comode nere. Mi focalizzai su di quello.

La luce era soffusa e nel lato della pista da ballo era assente solo delle luci alternate di vari colori permettevano di vedere qualcosa. C'era anche un secondo piano ma era riservato, area VIP.

I ragazzi ci aspettavono al tavolo più vicino al bar, Liam si stava sbracciando per farsi vedere.

Ci fecero posto e ci sedemmo, io finii tra Josh e Connor.

Aggrottai le sopracciglia e mi feci due conti "Ma Felipe?"

"Tranquilla principessina è andato fuori a fumarsi una sigaretta" mi sorrise Liam.

"Principessina lo dici a Josh" risposi. A me principessina? Glielo infilo su per il... Calmati su, non esagerare.

Il biondo si mise a ridere, Josh mi diede un pizzicotto.

"Ahia! Ma che ho detto di male?" mi strofinai il braccio dolorante "in fondo quella volta a casa nostra non hai avuto problemi con Joseph a..."

Strabbuzzò gli occhi e mi tappò la bocca prima che potessi continuare.

"Oh" Connor appoggiò i gomiti sul tavolo e sorrise divertito "per caso ci stai nascondendo qualcosa? Pensavo non avessi segreti con noi" continuò facendo il finto offeso.

Nessuno riusciva a mettere all'angolo Josh, e quelle poche volte in cui capitava era molto esilarante. Forse perché ogni volta mi supplicava invano di non farlo e si metteva a saltellare come una foca ammaestrata.

"Ma come fai a ricordarlo?? Avevi solo sei anni!" sibilò nervoso.

Gli leccai la mano e quel punto mi liberò.

Allontanò la mano disgustato e se la asciugò sui jeans "Dio che schifo!"

"Ben ti sta" annuii soddisfatta mentre intorno a noi tutti stavano ridendo anche Dimitri non riuscì a non sorridere.

Felipe arrivò al tavolo e scivolò accanto proprio a quest'ultimo "Ehy ragazzi cosa mi sono perso?" poi mi fece un cenno come saluto che ricambiai.

Liam prese la palla al balzo "Carol stava per raccontarci come Josh si era trasformato in una bella principessina giusto Carol?"

Iniziai a narrare nei piccolo particolari di come Josh avesse perso una scommessa con mio fratello e avesse preso il mio vestito da barbie e il lago dei cigni con il tutù e glielo avesse messo.

Liam e Felipe avevano le lacrime agli occhi, Connor invece sembrava soddisfatto e un po inquietante.

"Finalmente vengono mostrati gli scheletri nell'armadio eh Josh?" il suo sguardo malizioso dava a indicare che ci avrebbe guadagnato qualcosa.

Io non smisi un istante di ridere mentre loro non facevano altro che fare battute l'uno dopo l'altro infierendo sul rosso che mi lanciavi sguardi che avrebbero potuto incenerire.

Avvertii una strana sensazione, un brivido alla schiena e smisi di scherzare .

Mi girai verso le scale della zona VIP e sentii il sangue congelarsi nelle vene mentre il sangue smetteva di affluire e il mio volto perdeva colore fino a sbiancare.

No non poteva essere.

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