Cosa diamine ci faceva..
"Carol. Carol!"
Mi voltai verso la voce insistente di Liam.
"Noi stiamo andando in pista a smuovere le acque" mi fece un sorrisino malizioso "ti da' fastidio?"
Ero scossa "C-certo certo."
Mi rivoltai verso le scale della sala VIP, era stata solo un'allucinazione era impossibile che fosse lui. Infatti trovai solo un angolo vuoto poco illuminato. Tirai un sospiro di sollievo.
Josh mi scosse piano la spalla "Tutto bene Key?" disse.
Lo guardai e gli poggiai a mia volta la mano sulla spalla sorridendo serena "Key? Da quanto non mi chiamavi così?"
Abbassò la testa arrossendo e rise "Non so nemmeno io da quanto, credo che riprenderò a richiamati così però" intorno a noi gli altri si stavano alzando per andare a 'caccia' "posso andare?"
"Yes" gli feci l'occhiolino "non tornare a mani vuote. Ma se vieni con un'oca ti farò rimpiangere di averla mai avvicinata a me" feci un sorriso da angioletto.
Fece una smorfia di preoccupazione prima di andare a raggiungere gli altri "Sei una piccola strega."
Gli feci l'occhiolino inviandogli un bacio volante. Non appena la loro attenzione si spostò ben su altro, smisi di sorridere e tornai a rimuginare preoccupata.
Sentii partire la canzone Womanizer di Britney Spear e se fino a un secondo prima ero seduta pensierosa un secondo dopo ero decisa a fregarmene delle stupide allucinazioni del mio cervellino malato per correre in pista. I ragazzi intorno a me si muovevano decisi incuranti di tutto e li imitai. In fondo con tutto quel buio chi mi avrebbe vista sculettare? Nessuno.
Ben presto un avvoltoi mi affiancò ma non gli diedi confidenza continuando a ballare felice di potermi liberare in qualche modo.
L'allarme scattò quando mi posò la mano sul fianco intenzionato ad avvicinarsi ancora di più.
Mi stavo girando verso di lui per dirgli di ficcarsi quelle mani dove sapevo io, ma venni preceduta.
Un Christopher selvaggio e poco contento aveva afferrato la mano del ragazzo spostandola lontano da me.
Nonostante lo sguardo assassino, amai vedere i suoi occhi ardere e...amai vedere lui.
"Scusami amico non sapevo fosse tua."
"Ora che l'hai capito amico, evapora" gli rispose e il ragazzo non se lo fece ripetere due volte.
Fui attirata con forza contro il suo petto e non potei fare a meno di rabbrividire; era così caldo che non potevo fare a meno di fondermi contro di lui. Quanto mi era mancato, mi sentivo sola e vuota senza di lui e per questa dipendenza lo odiavo. E l'amavo.
Le sue mani scivolarono lente lungo le mie spalle per fermarsi lungo il mio fondo schiena spingendomi a muovermi insieme a lui creando una frizione intensa che mi fece arrossire e pregare dentro di me di averne di più. Avvolsi le braccia intorno al suo collo.
Dovevo essere incazzata con lui, ma ta-dan! Mi ha toccato, la fine dei miei buoni intenti.
Mi parlò all'orecchio cercando di farsi sentire "Chi era quello?"
Mi morsi il labbro concedendomi un piccolo sorriso "Perché sei geloso?"
Si irrigidì e la sua presa sui miei fianchi divenna ferrea.
Mi sollevai sulle punte per arrivare al suo viso e strofinai il naso contro di lui. Mi mancava cosi tanto, tanto quanto non mi era mai mancato nessuno; questo nostro legame era forte, se stava troppo lontano rischiavo di impazzire. Il suo odore forte e sensuale mi spinse a immergere la faccia contro il suo collo.

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DeathGame
МистикаQuel giorno cambiò tutto, non so ancora se in meglio o in peggio. L’unica cosa che so’ è che lui entrò nella mia vita, più correttamente dalla finestra della mia stanza. "Siete pronti? I giochi stanno per avere inizio." La verità ha mille facce, sic...