Gli sferrai un affondo, Fatuus agilmente lo schivò. Passammo così la maggior parte del tempo mentre sempre più dubbi iniziavano a possedere la mia anima, i dubbi che cercavo sempre di sotterrare lui li stava portando in superficie tutti ma io avanzavo cercando inutilmente di scalfirlo.
Digrignai i denti.
Non ti senti sola? Tua madre ti ha sempre lasciata sola, sei sicura che è perché non ti ha mai voluta tra i piedi? E tuo padre ti ha abbandonata ancora prima di conoscerti... Sei sicura di sapere davvero chi sei? Sono tutte bugie...
"DIO! Lo voglio uccidere!" indietreggiai fino ad arrivare al fianco di Christopher "Come fanno le persone a suicidarsi per questo? Mi sta soltanto facendo incazzare."
Lo sentii sorridere "Se sei così arrabbiata perché ancora non l'hai ucciso?"
Lo guardai per un attimo male "Salta peggio di un canguro e tu non sei per niente utile."
Forse sei tu che non riesci...non ce la farai...lasciati andare...
"Uscite dalla mia testa...uscite fuori!" urlai e mi scagliai nuovamente contro Fatuus che sembrava iniziare a perdere terreno davanti ai miei fendenti incessanti "Non vi sopporto...né te...né lui!" mi sbilanciai indietro per poi scontrarmi in un affondo ancora più mirato colpendolo. Un taglio trasversale gli lacerò il fianco.
Mi ritirai con l'affanno, tutto questo tempo e ancora solo un taglio. Per fortuna dalle spade angeliche ci stanno molto a guarire.
"Mi hai stancato mocciosa" sibilò il fauno e la sua voce si trasformò da seducente in un veleno pronto a circolare nelle vene fino a fermare il cuore. Si avvicinò velocemente e mi afferrò il collo con una mano sollevandomi da terra la spada a causa del sudore e della sua velocità cadde a terra "Presuntuosa umana in confronto a me non sei niente. Niente!" le sue dita mi strinsero con forza e iniziai ad annaspare alla ricerca di aria.
Venni investita da un vento caldo e sentii la terra fremere mentre invano cercavo di sottrarmi alla sua presa.
"Lasciala andare subito" un'ordine imperioso e gelido uscì dalle labbra del mio demone.
Il fauno rise di gusto senza staccare mai la presa ferrea dalla mia gola che iniziava ad invocare pietà.
Delle fiamme avvolsero Fatuus che lasciò la presa su di me lasciandomi cadere rovinosamente a terra. Iniziai a tossire e l'aria fresca invase i miei polmoni.
Christopher si avvicinò lento a lui ormai bruciato dalle sue fiamme infernali, gli arrivò davanti puntando gli occhi nei suoi pieni di dolore e sembrò compiacersene anzi ne trasse vero e proprio piacere.
Poi con forza spinse la propria mano nello stomaco di Faust così forte da infilare il braccio fino al gomito nella sue carni. Dalla bocca del fauno uscì copioso un fiotto di sangue nero come il petrolio, il mio demone insensibile al suo dolore sembrò rigirare la mano al suo interno.
"Ti ho detto di non toccarla" sibilò "e tu cosa fai schifoso insetto, disubbidisci a me?" un sorriso senza pietà prese posto tra i suoi tratti perfetti quasi angelici "Nessuno può toccarla nessuno può farle del male."
Staccò la mano dalla melma nera del suo stomaco e il fauno cadde in ginocchio privo di forze; Christopher si chinò per prendere la mia spada e io spalancai gli occhi, le sue mani parevano andare a fuoco lui indifferente la tenne senza insicurezza e tranciò di netto la testa di Fatuus.
Buttò la spada a terra che immediatamente ritornò ad essere una semplice sfera, e incurante di ciò che era successo si avvicinò a me fino ad arrivare alla mia stessa altezza.
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DeathGame
FantastiqueQuel giorno cambiò tutto, non so ancora se in meglio o in peggio. L’unica cosa che so’ è che lui entrò nella mia vita, più correttamente dalla finestra della mia stanza. "Siete pronti? I giochi stanno per avere inizio." La verità ha mille facce, sic...