Come prima.

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Aprii lentamente gli occhi e tastai con le dita il materasso alla ricerca di Chris, mano a mano i ricordi della notte precedente incominciavano a prendere forma nella mia testa facendomi arrossire.

"Oh merda, l'ho fatto davvero?" sollevai le coperte per poi riabbassarle immediatamente dopo essermi ritrovata nuda. Nuda! "Si l'ho fatto davvero. Merda merda merda" iniziai a sbottare.

La porta del bagno si aprì e il mio sguardo saettò alla porta mentre stringevo con forza il lenzuolo per continuare a coprirmi.

Chris si appoggiò alla porta e mi scrutò come al solito con i suoi occhi divertiti. Aveva a dosso solo dei jeans sbottonati tutto il resto era scoperto e in bella mostra. Se il mio cervello stava già fondendo adesso avrei potuto buttarlo del tutto.

Sei un'idiota parlò una vocina dentro di me, e non potei che darle ragione.

"Ripensamenti del giorno dopo?" si avvicinò sorridente con passo felpato e sensuale.

Per fortuna riuscii a riconnettere il cervello per farlo fermare prima che si avvicinasse troppo a una me ancora nuda. Nuda!

Okay, forse stavo per avere un attacco di panico. Solo forse.

"Ora tu esci da quella porta" gli indicai l'uscita della stanza "mentre io mi rivesto e cerco di accettare la situazione" conclusi cercando di mantenere la calma.

Si avvicinò lo stesso a me e mi poggiò un bacio delicato sulle labbra che mi fece sciogliere.

"Mentre 'accetti' ciò che è successo, io vado sotto e preparo un pasto salutare che non fai da molto tempo. La colazione" gli feci la linguaccia e lui uscì dalla camera ma prima di scomparire mi lasciò dicendo un'ultima cosa "Per la cronaca, non c'è niente che io non abbia toccato o visto" mi fece l'occhiolino.

Presi il cuscino e glielo tirai contro "EVAPORA."

Sentii la sua risata finché non divenne un suono sordo infondo alle scale.

Afferrai i primi vestiti che mi capitarono in mano e mi infilai sotto la doccia, lasciando che il getto caldo rilassasse i muscoli irrigiditi e mi lasciai andare a un lungo e profondo sospiro.

Mi asciugai, misi i vestiti e mi osservai attentamente allo specchio. Non era cambiato niente, ero sempre uguale. La stessa deficiente del solito.

Sorrisi al mio riflesso "Sei andata a letto con il ragazzo più figo del mondo, anzi demone, quindi smettila di fartela sotto e goditela un po'".

Stavo parlando sola con me stessa e iniziai a ridere stranamente felice, grata che l'ansia fosse passata e mi affrettai a raggiungere il mio demonietto di sotto.

Era davanti a una padella mentre preparava le frittelle e i miei occhi non poterono fare a meno di illuminarsi. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai da dietro, appoggiando il volto contro la sua grande e forte schiena inspirando il suo odore che mi ammaliava e mi faceva impazzire.

Lui si voltò verso di me e mi strinse tra le braccia "La crisi è passata?" mi accarezzò dolcemente i capelli prendendomi in giro.

"Oh si, anche se mi hai lasciata sola al mio destino" lo accusai.

"Se non lo avessi fatto mi avresti ucciso tesoro."

Scrollai le spalle "Dettagli" poi puntai lo sguardo nei suoi occhi ardenti e sorrisi "Perchè faccio paura all'arcidemone?"

Lui alzò un sopracciglio e mise le mani sul mio fondoschiena "Si certo come no piccola umana" poi appoggiò la fronte contro la mia abbassando il volto perse l'aria giocosa"In realtà si, ho sempre paura di te Carol"sussurrò.

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