11.

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Finn sparì. Letteralmente, non lo vidi per settimane e continua ad essere così.

Non ho idea di dove fosse e di dove sia andato per tutto questo tempo, ma ogni cosa mi ricordava di lui. Perché continuo a parlare al passato se succede esattamente così ancora adesso? Beh, tutto mi ricorda di lui: ogni profumo, ogni dettaglio, ogni ora della giornata e ogni canzone aveva come il suo nome esplicitamente scritto sopra; è come se l'universo mi stia dando dei segnali. Come se avesse avuto tempo per riflettere e adesso però è ora di tornare come prima, è ora di riportarlo a casa da me.

Mentre cammino scomposta e svogliata verso un bar insieme a mia mamma, un ragazzo di schiena androgino, capelli ricci neri rigorosamente ricoperti e scompigliarti da una cuffia rossa e gialla fastidiosamente somigliante, mi si palesa davanti facendomi strabuzzare gli occhi e fermare il cuore, fino a quando si gira mostrando tutt'altra persona da quella che cercavo.

Alzo gli occhi al cielo e faccio un verso di disapprovazione senza attirare l'attenzione di nessuno.

Ci mettiamo in coda per aspettare il nostro turno quando sento un ennesimo ragazzo parecchio davanti a noi dire il suo nome alla cameriera che mentre ascolta, scrive velocemente ripetendolo: <<Finn>>.
-perfetto, arriva subito. Aspetta al bancone, grazie- risponde al ragazzo intento a tirare fuori le poche monetine necessarie per pagare l'ordine.

Mi mordo il labbro inferiore pensando a tante cose nel momento in cui mia mamma mi riporta alla realtà dandomi una spinta per mandarmi avanti.

Non ero mai stata prima così tanto senza vederlo da quando ci conosciamo. È quasi strano perché mi aveva portata in un'altra dimensione, aveva dato una svolta alla mia vita e il mio punto di vista era cambiato drasticamente: quando ero con lui era tutto diverso, i miei occhi vedevano un mondo differente da quello in cui vivevo prima di lui; ora invece è tornato tutto alla solita stupida e noiosissima normalità. Solita routine, nessuno svago, troppi pensieri.

Non posso dire che non mi manchi, come non posso dire che io non sia preoccupata per lui. Non ho nemmeno più visto i suoi genitori e suo fratello che normalmente vedevo la mattina presto uscire per andare a scuola e a lavorare. Non so perché se ne siano andati, o se se ne sia andato solo Finn, non me l'ha mai detto né accennato.

Improvvisamente mia mamma inizia a parlare cercando qualcosa nella borsa.
"ecco!"esclama tirando fuori una busta bianca
"cos'è?" chiedo prendendola
"beh apri" mi incita mia mamma portando le mani incrociate sotto il mento
"wow! andremo in Florida" esclamo entusiasta
"yuppy" urla mio padre chiedendogli di smetterla di mettermi in imbarazzo, per poi scoppiare in una sonora risata che attira l'attenzione di un paio di persone nel tavolo di fianco a noi.

Dovremo aspettare fino ad agosto, ma l'attesa varrà la vacanza, ne sono sicura.

qualche settimana dopo.

Ancora nessuna notizia di Finn. Non posso dire di non essere più preoccupata di prima: il fatto che mi disturba è che non mi ha detto niente, il che è strano, di solito mi diceva queste cose, e non c'è traccia nemmeno del resto della famiglia. Vivendo vicino a me, se ci fosse stato qualcuno, avremmo notato la presenza.

Mi sento che ci rincontreremo, lo so, probabilmente in un momento che nessuno si aspretta, però succederà.

Le giornate sono noiose e fastidiosamente calde nonostante non sia ancora estate e qui a Vancouver è difficile trovarne.

Le ultime settimane di scuola sono sempre strazianti: piene di inutili verifiche per 'stabilire il voto', come citano i miei professori tutto l'anno.

Senza Finn il tempo va a rilento, non sono più emozionata uscendo da scuola al pensiero di vederlo. Mi manca. Maddie dice che sono esagerata, alla fine lo conoscevo da poco, ma c'era qualcosa in lui (c'è ancora) di diverso. I miei genitori non lo notano, fortunatamente, e si chiedono anche loro cosa sia successo agli Wolfhard, ma nessuno sa dare una risposta.

Seduta sul letto ascoltando i miei vinili di Cindy Lauper sento mia mamma urlare dal piano di sotto di raggiungere il telefono.

"arrivo!" rispondo sbuffando mente mi alzo dal letto aiutandomi con le mani.

Mi appoggio al muro a braccia incociate rispondendo con un 'pronto' scocciato.

"ciao Lau" i miei occhi si spalancano ma non dico una parola "volevo solo farti sapere che sto bene e scusarmi perché non ti ho detto niente, ci vediamo presto".

Tutto qui, tutto quello che avevo bisogno di sentire...ma davvero?

Cazzo.

Non era così che doveva andare, perché? perché?

Ho tante domande a cui vorrei essere capace di rispondere, ho mille dubbi, preoccupazioni e ore...ansie?? non so niente, mi ha lasciata così, senza nemmeno una risposta. Meglio di niente comunque.

Non proferisco parola per i successivi 10 minuti: ho bisogno di riflettere.

Non so che cosa succederà e che cosa è successo, ma lo scoprirò, fosse l'ultima cosa che faccio.

✨✨✨

sono ancora viva.
scusatemi per l'assenza ma sapete già la risposta.
amo finn e la musica che sta facendo è troppo. troppo bella. sono innamorata. wow che novità.
spero stiate tutti bene. i love y'all be safe❤️
R.🤍

oh, what you do to me||Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora