7.

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Il sole è ormai alto e ancora stanca per le poche ore di sonno, apro gli occhi sbadigliando.

Siamo entrambi nella stessa posizione di quando ci siamo addormentati: siamo distesi sulla coperta, rannicchiati uno vicino all'altra sulla spiaggia vuota.

Sorrido ripensando a tutto quello che è successo mentre cerco di non svegliare Finn che ancora dorme beatamente.

Mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, girandomi per guardalo dormire. Ha la bocca socchiusa e le mani ossute sotto la testa.

Le sue evidenti lentiggini sono illuminate dai raggi del sole e alcuni ricci gli ricadono sul viso, facendo contrasto con la sua pelle chiara.

È dannatamente bello.

Mentre lo guardo mugula qualcosa di incomprensibile per poi stiracchiarsi e stropicciarsi gli occhi.

"buongiorno" dice aprendo gli occhi poco a poco
"buongiorno, scusa se ti ho svegliato" rispondo con voce impastata sorridendo
"non sei stata tu, tranquilla" farfuglia mettendosi seduto "senti c'è un bar qua vicino, vuoi andare a fare colazione?" chiede guardando il mare
"certo, andiamo" replico emozionata.

Usciamo dallo stabilimento balneare e prendiamo le nostre bici per avviarci verso il bar consigliato da Finn.

Dopo essere arrivati in un altro parcheggio quasi familiare, mettiamo il lucchetto e raggiungiamo il bar.

Mi blocco stringendo il braccio di Finn fermandolo.

"che c'è?" chiede confuso
"è il bar di mia mamma, non posso farmi vedere, mi ucciderebbe, dovrei essere a scuola" sbarro gli occhi
"tranquilla, faccio io" mi consola
"ma ti riconoscerà" dico con tono ovvio
"mi inventerò qualcosa, cosa vuoi?" prende il portafoglio
"indifferente, fai tu!" rispondo alzando le spalle
"d'accordo, ti stupirò" dice aggiustandosi la giacca
"come se non lo facessi tutti i giorni" sussurro approfittando del fatto che stia guardando altrove
"come?" aggrotta le sopracciglia
"niente, vai" mi ricompongo mettendo una mano sulla sua schiena.

Mi dondolo guardando la sua figura pagare sorridente e prendere il sacchettino con la colazione datogli da mia mamma che non sospetta nulla.

Ringrazia e esce con nonchalance.

"grazie mille" dico mentre mi passa un croissant al cioccolato e un cappuccino al caramello in un bicchiere d'asporto "tieni" gli porgo i 5$ gli spettano
"oddio ti prego no" fa una smorfia spostandomi la mano
"Finn ma" mi interrompe
"tienili, mi sembra di chiederti l'elemosina" ridacchia facendo apparire delle adorabili rughette vicino alla bocca
"grazie Finn...la prossima volta faccio io!" gli lancio un'occhiataccia ironica
"ma figurati" rotea gli occhi poggiandomi una mano sulla spalla provocandomi un brivido da quel punto che si espande in tutto il corpo.

Passammo una giornata bellissima, tutto sembrava essere perfetto, fino al giorno dopo.

Una mattina come tutte le altre, fredda e buia di novembre.

Il bus giallo che ci porta a scuola tutte le mattine è strapieno come al solito e, aspettando Finn, continuo a leggere il mio libro, la storia infinita.

Vedo la mia testa di capelli neri salire e, senza accorgersi di me...o meglio, in realtà facendo finta di no, si siede vicino ad una ragazza bionda con i capelli cotonati che sembrano carta pesta e, sorridente, le lascia un bacio sulla guancia.

Qual gesto. Affondo i viso nel mio grande giubbotto verde diventando rossa dal nervoso e cercando di capire chi sia la ragazza.

Scendo dal pullman e inizio a camminare da sola verso la scuola dato che Mads è assente, assorta nei miei pensieri, mente un mal di testa inizia a farsi spazio.

8:01 am

Entro nella classe di filosofia scocciata seguita da tutti miei compagni per poi posare poco delicatamente la cartella sul pavimento.

"allora ragazzi, direi che abbiamo abbastanza materiale per fare un test, quindi giovedì prossimo verifica sugli ultimi argomenti che abbiamo trattato" dice il signor Lee appuntando qualcosa sulla sua agenda.

Sbuffando segno sul diario il test della settimana prossima.

Spostano lo sguardo vedo Finn superare la classe, per poi tornare indietro ed affacciarsi alla porta, facendomi l'occhiolino mentre lo saluto con la mano.

Subito dopo un sorriso spontaneo si forma sul mio viso cambiandomi completamente d'umore. Ecco cosa ti fa un saluto dalla persona
giusta.

8:55

La campanella suona per indicare la fine dell'ora e tutti voliamo fuori dalla classe per fare il piccolo intervallo tra una lezione e l'altra.

Vado verso il mio armadietto scontrandomi involontariamente con una ragazza alta e bionda, quella ragazza.

"scusami io non-" si blocca squadrandomi "tu sei Laura, Laura Moore giusto?" chiede alzando le sopracciglia
"sì...e tu sei?" rispondo squadrandola a mia volta
"io sono Taylor Gilliam, nonché la fidanzata di Finn Wolfhard" fa un falso sorrido incrociando le braccia sotto il seno
"okey e allora?" la imito fingendo che non mi importi, ma questa cosa mi sta uccidendo, perché Finn non me l'aveva mai detto?
"certo, fai la finta tonta. Spiegami perché fai la gatta morta con il mio fidanzato, sentiamo?" mi sfida
"per prima cosa il tuo caro Finn non mi aveva mai detto che avesse una fidanzata,
seconda cosa, nessuno sta facendo la gatta morta,
terzo, ma tu che cazzo vuoi dalla mia vita? se sei gelosa mi dispiace" le rispondo a tono.

Mi prende per il collo della camicia sotto il maglione e lo tira facendomi sbattere contro l'armadietto. Inizia ad insultarmi dandomi anche qualche schiaffetto.

In tutto ciò Finn sonounpezzodimerda Wolfhard assiste a tutto, con la bocca aperta e gli occhi sgranati, immobile a guardare la scena.

Avrei voluto risponderle dopo tutto, ma mi lascio cadere ai piedi degli armadietti a piangere, mi sento umiliata e sola, come mai prima d'ora, e la cosa che mi fa più male è che Finn non ha fatto niente per aiutarmi o difendermi, era lì impalato a guardare. Dopo tutto quello che abbiamo passato, credevo che si fosse formato una sorta di legame e che ci tenesse a me, invece mi sbagliavo, come sempre, mi aveva nascosto di avere una ragazza e ha lasciato che mi insultasse e che mi 'picchiasse', bene, ho ufficialmente smesso di fidarmi delle persone. Grazie Finn, io ti amavo.

✨✨✨

Aiuto questo capitolo è stato stranissimo da scrivere, in realtà non so nemmeno cosa ne sia uscito ma spero che vi piaccia :)
Comunque oggi sono andata sul profilo instagram di Yves Saint Laurent a riguardare tutte le foto di Finna giusto per farmi del male🐸 che bello😍
-Rebe🤍

oh, what you do to me||Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora