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Sento una notifica sul cellulare che interrompe il mio rimuginare sotto la doccia.
"Sono passato da casa tua. Mi spieghi che diavolo è successo allo striscione?"
Ahh e così è passato di qui eh!
Fantastico.
"Kay, rispondi"
Un altro messaggio.
Prendo il telefono, lo metto in modalità silenzioso e vado a dormire. Voglio smettere di pensare a ciò che è successo.
Dopo una ventina di minuti sento dei rumori alla finestra
Dio...
È Mark che lancia pietre contro la finestra della mia camera.
Se non la smette finirà per svegliare Jade che dorme qui a un metro da me.
Mi alzo e vado alla finestra.
''Mark smettila, torna da Vicky! Ah e vaffanculo!" gli dico a voce bassa per non far svegliare la mia amica.
"Cosa?!" sembra non aver ben capito lui
E così opto per uno dei gesti più inequivocabili della storia: un dito medio, e poi torno nel letto.
Poco dopo i rumori alla finestra ricominciano, e contemporaneamente vedo altre notifiche sul mio cellulare.
"Kay non ho capito che hai detto''
"Kay''
"Kayla non smetterò finché non scenderai a parlarmi o per lo meno rispondi ai miei messaggi"
"Kayla!"
Mi sa che serviranno dei nuovi vetri a questa finestra tra poco
Ma intanto sento Jade che inizia a girarsi nel letto...qualcuno sta disturbando il suo sonno a quanto pare
"Mark smettila! Stai per rompere la finestra e per svegliare Jade" sono costretta a rispondergli
"E allora rispondimi per Dio!"
"Come mai non sei con la tua Vicky?"
"Cosa?"
"Mark ti ho visto NON MENTIRE!"
"Kayla scendi ti prego, parliamone"
"Non c'è molto di cui parlare"
"Ho davvero delle cose da dirti Kay, scendi dai"
Decido di ignorarlo
"Kay scendi o continuo a lanciare sassi"
"Sei uno stronzo" gli scrivo, e mi decido a scendere.
Cammino piano assicurandomi di non svegliare nessuno ed esco in giardino
"Kayla oddio finalmente, quanto cazzo mi hai fatto aspettare?!"
"Ben ti sta, che cosa vuoi da me ancora?! Ti ho visto con la tua ex, che cazzo ci facevi? Era il mio 18esimo e tu te ne vai a flirtare con lei?!"
"Non stavo flirtando... È passata dalla festa perché si sta sentendo con un mio amico che era appunto qui stasera"
"E dov'era questo amico? Io ho visto solo voi due parlare di vecchi ricordi piacevoli!"
"L'ho incontrata quando se ne stava per andare, e ci siamo fatti un giro, okay?"
"Mark ho sentito di cosa stavate parlando! Mi fai schifo!"
"Ero incazzato, okay?''
"Incazzato??? Incazzato per cosa?"
"Tu te ne andrai tra poco, sai?"
"E?" non lo seguo
"E mi era passato di mente...o meglio, ho creduto che...che magari restassi qui, che ne so"
"Mark tu lo sai da sempre che io vivo a Boston, qui ho mio padre, sì, ma io vivo a Boston" gli dico "e tu pensi di addossare la colpa a me di questa cosa? Questa sarebbe la tua giustificazione? Io me ne andrò e dunque ora puoi tornare a fare quello che ti viene meglio? Ovvero flirtare con tutte?! Se vuoi fare questa cosa dovresti prima avvisare e lasciare me!"
Non so come facciano a non svegliarsi tutti, perché ormai credo di star urlando
"Kay vieni, facciamo una passeggiata a e parliamone" mi propone, e decido di seguirlo per evitare appunto di svegliare tutto il vicinato
"Allora..." mi dice mentre camminiamo verso la spiaggia "no, non è una giustificazione, ma sono andato un po' nel pallone..."
"Nel pallone?"
"Sì, stava andando tutto benissimo e poi di colpo tua madre esce fuori il discorso che ve ne andrete tra poco, e io...non so, mi è preso un colpo e non ho capito più niente. E anziché magari piangere come un coglione, ho fatto la prima cosa che mi è venuta in mente, ovvero distrarmi"
"Distrarti con la tua ex" gli faccio notare
"Lo so, ho fatto una cazzata, non mi interessa affatto Victoria, si sta pure sentendo con un mio amico, come ti ho detto, e non me ne frega proprio niente, anzi sono felice per loro!" mi dice quando ormai siamo arrivati in spiaggia.
Non c'è ovviamente nessuno a quest'ora e il mare è così nero e calmo da sembrare petrolio. Solo la luce che fa la luna mi permette di vedere qualcosa.
"Non è successo niente con lei, Kay" continua "ho fatto solo il coglione per due minuti, ma non ho fatto nient'altro, perché in realtà nemmeno mi stava piacendo flirtare con lei...stavo solo provando a non pensare a te di là che ballavi qui a Santa Monica ancora per poco. Ma chiaramente non ha funzionato...pensavo comunque a te e quindi dopo poco l'ho salutata, le ho augurato il meglio con il mio amico e son venuto da te per scusarmi e darti questo" mi dice passandomi una scatolina con un grosso fiocco verde.

Il nostro bacio sotto il soleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora