capitolo 1

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'Viola stai bene?' mi domanda il mio migliore amico Josh vedendomi totalmente ubriaca intenta a salire su un tavolo con una bottiglia di vodka nella mano sinistra.

No non sto bene. Sono alla festa di fine estate con i miei amici e sono ubriaca fradicia. Non riesco a capire cosa sto facendo, vedo la stanza girare ed ho la costanza sensazione di dover vomitare.

All'improvviso mi sento sollevare da terra e prendere a principessa e riconosco subito le braccia forti di Josh. Si dirige verso l'uscita per andare alla macchina e riportarmi a casa.
'È ora di andare a letto scema.'
'Noo sto tanto bene quii!!' dico cercando di scendere ma invano.

Mi ignora, mi stende sui sedili posteriori della sua macchina e poi si mette alla guida.

Mi sveglio con un forte mal di testa e con immagini sfocate di ieri sera: ricordo perfettamente di essermi ubriacata superando il mio limite e ricordo che il mio migliore amico mi ha portata a casa, ma di ciò che è successo a quella festa non ne sono a conoscenza.
Mi alzo dal letto e vado in bagno per lavarmi la faccia con l'acqua fredda, com'è mio solito fare in modo da svegliarmi meglio. Scendo giù ancora in pigiama con la consapevolezza che una volta fatta colazione andrò a farmi una doccia dato che ieri sera quando sono tornata non l'ho potuta fare ovviamente.

Arrivo di sotto e guardo l'orologio: 11.45
Cavolo non pensavo di aver dormito così tanto! Chissà a che ora sono tornata!? Doveva essere molto tardi sicuramente.

Sul forno è attaccato un post-it da parte di mia madre: Sono a lavoro. Torno sta sera. Ho lasciato tuo fratello al campus estivo, Sara lo andrà a prendere alle 17 quando finisce e lo porterà a casa.

Lo leggo, lo stacco, lo accartoccio e lo butto nel cestino sotto il lavandino. Non mi stupisco molto, è sempre a lavoro!! Per carità è una madre single/divorziata che ha due figli e una casa da mantenere ed è un ex-alcolista, la ammiro per come è riuscita a rimettersi sulla retta via però mi piacerebbe che fosse più presente nella mia vita. Ho 16 anni e il rapporto con mia madre è completamente inesistente da quasi 2 anni e mezzo, ovvero da quando mio padre è finalmente andato via di casa e,se per me è stata una vera liberazione, lei ne è uscita distrutta. Ha iniziato a bere, a non curarsi della casa e di me e mio fratello e, dopo quasi 1 anno che la situazione andava così, è stata obbligata ad inscriversi ad un centro di riabilitazione per alcolisti anonimi perché sennò perdeva la custodia mia e di Filippo. Una volta inscritta ci è stata affidata una sorta di tata-mamma da parte degli assistenti sociali: Sara. Lei è quasi coetanea a mia madre poiché ha circa 45 anni e sin da subito è  stata molto gentile e disponibile con noi e devo dire che è diventata veramente una sorta di seconda mamma.
Continua a far parte della nostra vita sia per intervenire in caso Berta (mia madre) abbia una ricaduta e sia per occuparsi di noi dato che, come ho già detto, mia madre è quasi sempre fuori casa per lavoro.

Dopo aver fatto colazione ritorno in camera e, prima di fare la doccia che avevo programmato, prendo il telefono. Noto subito tre chiamate perse e mille messaggi da Sharon, la mia migliore amica, e senza pensarci due volte la chiamo.

'Viola Woods tu mi vuoi far morire di infarto?!' domanda appena risponde senza permettermi di salutarla.

Scoppiò in una risata immaginando lei in questo momento se fosse di fronte a me. Mi riprendo subito cercando di non farla irritare di più.

'Lo so, mi dispiace, sono sparita ieri sera e per tutta la mattinata. Colpa mia!'
'Ovvio che è colpa tua!' -fa un sospiro- 'Dove sei finita? Perché sei sparita?'
'Non volevo sparire semplicemente mi sono ubriacata più del dovuto e Josh mi ha portata a casa, Questo è tutto quello che ricordo. Per quanto riguarda sta mattina ho dormito fino a 20 minuti fa.'
'Sei un caso perso Viola, un caso perso.' sospira di nuovo e in questo momento immagino la sua espressione esasperata e lei che si porta una mano sulla fronte. Soffoco una risata.
'Tra mezz'ora sono da te, va bene? Ti devo assolutamente parlare.' domanda
'Va benissimo, ti aspetto.'

Chiudo subito la chiamata, scrivo velocemente a Josh un messaggio dove lo ringrazio e lo informo che sto bene e che nel pomeriggio passo da lui, e mi fiondo sotto la doccia.
Una volta finita mi sento molto meglio e decido di indossare un pantaloncino nero di tessuto, un top bianco e le mie converse delle stesso colore. Decido di mettermi solo un filo di mascara per sembrare meno assonnata e stravolta.

*mezz'ora dopo*
Con una puntualità assurda sento il citofono suonare e scendo al piano di sotto per aprire la porta. Sharon è sulla soglia con un pantaloncino di jeans chiaro, un top giallo semplice e dei sandali dello stesso colore; porta un po' di mascara, della matita leggera sotto gli occhi e un lip gloss sulle labbra.

Mi fiondo su di lei per abbracciarla e anche se per un attimo esita ricambia stingendomi a sè e capisco che non è più nervosa con me. Chiudo la porta e ci fiondiamo sul divano della sala.

Non posso lamentarmi di avere una casa piccola: dalla porta di ingresso troviamo a sinistra un mobiletto nel qualche sono poggiate alcune decorazioni ed una scatola aperta dove vengono riposte le chiavi; a seguire ci sono le scale che portano alle camere da letto e ad un bagno; di fronte alle scale troviamo un penisola con delle sedie intorno e la cucina; accanto all'ingresso c'è la sala con un divano e di fronte la televisione poggiata su un mobile.

'Non puoi capire cos'è successo ieri seraa!!' urla la mia migliore amica saltellando sul posto per poi ributtarsi sul divano.
'Sono tutta orecchie.'

*spazio autrice*
Ciao a tuttii!!
Non so esattamente se riceverete molti spazio autrice poiché non so bene cosa dire.
Vi volevo dire che sono nuova, è la mia prima storia in assoluto che scrivo sia su wattpad che in generale e per questo mi scuso per la grammatica, la punteggiatura e per qualsiasi cosa dato che non sono molto brava. Mi scuso soprattutto per le parti descrittive perchè veramente faccio pena in quelle hahah
Ho deciso di iniziare a scrivere una storia io  dal nulla, semplicemente perché mi va e perché sono curiosa di vedermi nei panni di scrittrice. QUINDI DA COME AVETE CAPITO HO ZERO ESPERIENZA HAHAHAHA🙈
Cercherò di pubblicare il più spesso possibile perché so quanto sia brutto aspettare molto tempo tra un capitolo e l'altro.
Per quanto riguarda questo capitolo che ne pensate? Ho introdotto, chi più e chi meno, i nostri tre migliori amici.  Ho anche nominato il fratello di Viola, Filippo. È un ragazzino di 10 anni, fa la quinta elementare e i due hanno un rapporto molto forte.
Detto questo vi saluto e ci vediamo al prossimo capitolo!👋🏻✨

Ci ricostruiamo a vicenda?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora