capitolo 6

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La settimana è passata tranquillamente: scuola la mattina, mi fermavo a vedere gli allenamenti quando c'erano, tornavo a casa e studiavo. Lucas non mi ha praticamente rivolto la parola e da un lato ne sono contenta.

È venerdì, sono a casa di Sharon e ci stiamo preparando per la festa.
'Devi metterti questo!'
'Scordatelo S., già è tanto che vengo, non mi metto anche un vestito così'
'Lo.devi.mettere.'
'Una ragione?'
'Perché saresti una figa assurda con il fisico che hai.'
'Come se avessi autostima.'
'Oh sta zitta. Prendi questo e mettitelo.' ha uno sguardo serio. È inutile farle cambiare idea.
Faccio come dice e dopo 5 minuti torno in camera sua con indosso questo vestito.

Faccio come dice e dopo 5 minuti torno in camera sua con indosso questo vestito

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Sharon invece si mette un vestito simile al mio ma nero. Ci eravamo già truccate prima, io sempre molto basica con correttore, mascara, eye-liner e rossetto color carne.
'Siete pronte?' urlano i nostri amici dal piano di sotto già preparati per andare da 10 minuti.
'Scendiamooo'
Ci precipitiamo all'ingresso ed entrambi rimangono a bocca aperta.
'Wow ragazze siete stupende!' entrambi
'Grazie!'
'Come sempre no!?' sempre modesta lei.
Ridiamo e poi usciamo di casa per andare in macchina. Durante il tragitto ascoltiamo musica e le raccomandazioni di Marcus a sua sorella sul fatto di stare alla larga dal suo migliore amico. Lei annuisce annoiata ma conoscendola so benissimo che farà di testa sua e sicuramente succederà qualcosa tra i due, anche se una parte di me spera di no e non so perché.
Arriviamo davanti casa di Cris e sono le 22.40 circa. La festa è già iniziata e ci sono molte persone, alcune che ballano, altre che bevono, altre che si baciano o c'è chi fa tutto insieme. Poi mi chiedono perché non vengo spesso a queste feste!!!
Seguo i miei amici ad un tavolo pieno di alcolici e Josh mi porge un bicchiere di birra.
'Bevi ma non sgravare come l'ultima festa.'
'D'accordo papà.' lo prendo in giro ridendo
Alza gli occhi al cielo e ride con me.
Sharon mi prende e mi trascina in pista a ballare.
'Nono S. sai che non mi so muovere'
'Si certo, lo dici sempre e poi superi tutte. Zitta e balla con me'
Sospiro e inizio a muovere i fianchi a tempo di musica con lei. Mi diverte ballare ma mi vergogno farlo in pubblico, per fortuna sono tutti troppo impegnati per prestare attenzione a me che ballo.
Dopo un paio di canzoni mi allontano da lei per andare a prendere un'altro bicchiere. Il tempo di riempirlo che ho perso di vista la mia amica sulla pista. Ma dove diavolo è andata? Vago con lo sguardo e dopo poco viene catturato da lui. È appoggiato al muro con una ragazza davanti  e un bicchiere nella mano destra. Non mi ha vista per fortuna ma io non riesco a togliere lo sguardo da lui. Cavolo sta sera è veramente attraente! Ha un jeans nero, una maglietta semplice, una giacca di pelle e le converse dello stesso colore. Il nero gli sta proprio bene, non ci avevi mai fatto caso.
Viola ma che cazzo ti passa per la mente!!!

Entro dentro la casa così da evitare di vederlo. Vago un po' mentre bevo dal mio bicchiere. Mi sto annoiando a morte. Ho perso i miei amici e sono rimasta da sola ad una festa a cui non volevo neanche venire. DI BENE IN MEGLIO.

Esco completamente dalla casa e mi ritrovo sulla strada tra le macchine parcheggiate. Dio un po' di tranquillità.
'Ehy tu, che ci fai qui?'
Come non detto.
'Prendo un po' d'aria.'
'Oh beh ti capisco. Piacere Miller.' me lo ritrovo davanti che mi porge la mano e io per educazione la stringo.
'Piacere Viola'
'Sei molto bella sai'
'Ehm grazie' non mi piace questa situazione
'Se vuoi possiamo conoscerci meglio, magari dentro, in qualche camera, o anche qua fuori se ti va.' no decisamente non mi sta piacendo.
'Sto bene così grazie'
Si avvicina di più a me costringendomi ad indietreggiare e nel farlo mi ritrovo con la schiena appoggiata ad una macchina.
'Oh andiamo una ragazza così bella, tutta sola soletta, non ha bisogno di un po' di compagnia?!' mi mette una mano sulla coscia.
'Decisamente no.' gliela sposto.
'Io direi di si.' mi prende i fianchi con più forza e tenta di baciarmi. Cerco di scostarmi ma la sua presa è più forte. Fa scivolare la mano destra nel mio interno cosca fino a farla salire alla mia intimità.
'Fermati. Fermati.' urlo e mi dimeno più che posso.
'Oh sta zitta bambolina.' restando con la mano vicino alle mie mutandine mette l'altra sul mio collo. Mi sto considerando spacciata oramai.
All'improvviso vengo liberata da qualsiasi presa e Miller è steso a terra che sta prendendo dei pugni.
Ci metto meno di 10 secondi per capire che Lucas lo stava menando.
'Dio Lucas fermati. Così lo ammazzii' urlo
Sferra un'altro pugno e poi si alza e si gira verso di me.
'Stai bene?'
Avevo il viso rigato dalle lacrime e stavo tremando, e non per il freddo perché avevo la mia giacca.
'S-si'- prendo fiato cercando di tranquillizzarmi- 'Grazie'
'Non stai bene e non devi ringraziarmi. Vieni con me ti porto a casa.' si avvicina a me e involontariamente mi ritraggo.
'Scusa non volevo'
'Tranquilla'
'Perché mi hai aiutato?' che domanda stupida.
'Ti stava praticamente violentando. Dovevo restare a guardare?'
'Scusa domanda stupida. Solo non me lo aspettavo.' guardo dietro di lui e vedo Miller ancora steso a terra quasi privo di sensi.
'Andiamo ti porto a casa'
'No non posso andare a casa in queste condizioni. Poi devo dormire da Sharon. Vado dentro a cercarla' faccio per andarmene ma con un passo si mette davanti a me.
'Non ti lascio andare dentro. Sei sconvolta per quello che è successo. Ti porto a casa mia.'
'A casa tua?'
'Non ho intenzione di scoparti. Ci farei un pensierino si ma non dopo quello che ti è successo.'
'Oh ehm okay.'
Andiamo alla sua macchina e saliamo. Durante tutto il tempo siamo rimasti in silenzio e io mi sono tranquillizzata un po'.
Arriviamo davanti ad un palazzo e scendiamo.
'Seguimi.' non rispondo e faccio come dice.

Entriamo, prendiamo l'ascensore e arriviamo al secondo piano. Prende le chiavi da una tasca posteriore dei pantaloni e la inserisce nella serratura; accende le luci dall'interruttore più vicino. Entrando dalla porta ci si ritrova subito il divano davanti con la tv, alla sinistra un tavolo da pranzo di fronte la cucina e poi un piccolo corridoio che porta alle stanze da letto e al bagno: un appartamento piccolo, sembra per una persona sola.
'Vivi da solo?'
'Diciamo' diciamo? Uno o vive da solo o no. Sbaglio? Decido di non fare altre domande, non mi sembra il caso.
'Vieni ti porto in camera.' lo seguo ed entriamo in una stanza quasi vuota a parer mio per essere una camera da letto: c'è solo un letto matrimoniale, un comodino piccolo e un armadio.
'È tua?'
'Si' - dopo qualche secondo di silenzio - 'Il letto è grande ci entriamo entrambi.'
Ha intenzione di dormire insieme? Nononono. Non ho mai dormito con una persona che non sia la mia migliore amica, il mio migliore amico o un parente.
'No tranquillo, posso dormire sul divano di lá.'
'Scordatelo. Ho detto che ci entriamo.'
'Ehm va bene.'
'Non ho intenzione di entrare nelle tue mutande te l'ho già detto.' fosse solo quello a preoccuparmi.
Si toglie tutto restando in boxer e si mette un pantalone della tuta.
'Ma che faii?' dico girandomi.
'Mi metto il pigiama non è evidente?' ride alla mia reazione.
'Puoi girarti tranquillamente, non sei mica la prima che mi deve cambiarmi.'
'Lo so che non sono la prima genio ma di certo non è che mi interessa vederti mezzo nudo.'
Ride di nuovo e si butta sul letto. A quel rumore mi rigiro e lo vedo allungato, con le bracci dietro la testa e le gambe divaricate.
'Lucas c'è un problema'
'Ovvero?'
'Non ho intenzione di dormire con questo vestito e non ho altro da mettermi'
'Dormi in intimo'
'Scordatelo'
'Perché?'
'Ho detto di no' ho assunto un tono inaspettatamente serio anche per me. Non ero mai stata vista in intimo volontariamente da qualche ragazzo.
'Come rompi. Prendi una felpa tanto ti arriva alle ginocchia.' indica l'armadio. Faccio come dice e ne scelgo una grigia semplice.
'Dov'è il bagno?'
'Cambiati qua'
'No'
'Si'
'Chiudi gli occhi'
Sbuffa e si mette una mano su di essi. Mi tolgo i vestiti poggiandoli su una sedie che c'è nella stanza e mi infilo subito la felpa.
'Hai finito?'
'Si' ritorna nella posizione iniziale
'Hai guardato?'
'No' sorride maliziosamente. Bugiardo!
'Che stronzo'
Mi metto anche io sul letto dalla parte opposta, lontana da lui.
'Non ti mangio mica se ti avvicini'
'Sto bene qui'
'Fa come vuoi'
Chiudo gli occhi e prendo sonno. Sono stanca e quel poco di alcool che ho in corpo mi permette di addormentarmi senza troppa fatica.

Mi ritrovo con Miller davanti a me, le sue mani sul mio corpo e io che urlo. Mi agito, gli chiedo di smetterla e piango. Miller si trasforma in lui, colui che mi provoca questi incubi ogni notte. Sento l'ansia salire e continuo ad agitarmi.

'Viola cazzo svegliati. Viola. Viola.' mi sveglio di botto e capisco che era tutto un sogno. Ho il viso arrossato dalle lacrime e il respiro affannato.
'Che cazzo ti è successo?' mi guarda
Faccio dei respiri profondi in modo da stabilire il mio respiro.
'Oh ehm scusa un brutto sogno'
'Brutto sogno? Era un vero e fottuto incubo'
Ha ragione ma non rispondo.
'Stai bene?' annuisco senza guardarlo.
'Posso avere un bicchiere d'acqua?'
'Vieni con me' lo seguo a testa bassa.
Andiamo in cucina e mi siedo al tavolo. Poco dopo mi porge davanti il bicchiere riempito. Bevo continuando a stare in silenzio e senza guardarlo.
'Ne vuoi parlare?' scuoto la testa.
'Da quanto ti capitano?'
'Due anni.'
'Cazzo è tanto tempo. Ne hai parlato con qualcuno?'
'Josh'
'I tuoi lo sanno?'
'Mia madre no'
'Tuo padre?' non rispondo.
'Ti ho fatto una domanda eh'
'Non sono cazzi tuoi' sbotto e mi dirigo in camera sua di nuovo.
La conversazione doveva finire, stava facendo troppe domande a cui non voglio rispondere, non riesco.
Mi rimetto a letto e lui mi raggiunge poco dopo.
'Non volevo risponderti così, scusa'
'Fa niente'
Non riesco a prendere sonno così faccio qualcosa che non mi sarei mai aspettata di fare.
'Lucas'
'Mmh'
'Puoi abbracciarmi?'
'Che?' mi guarda confuso e sorpreso allo stesso tempo.Dovevo starmi zitta.
'No nulla'
Non ribatte e allunga un braccio tirandomi a se.
'Appoggiati'
Poso la testa sul suo petto e lui mette un braccio intorno a me per tenermi vicina.
'Grazie' non risponde e io prendo sonno praticamente subito.

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